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In Abruzzo, oltre cha ai piccoli borghi dell’entroterra e alle splendide località marine, esistono posti incantevoli e di rara bellezza, molto spesso sconosciuti. Come la grotta-santuario di Liscia, che è una delle più suggestive fra le innumerevoli dedicate al culto dell’Arcangelo Michele che costellano l’intero Appennino.
Essa è tuttora meta di numerosi devoti che giungono qui da tutto l’Abruzzo e anche dal vicino Molise; due volte l’anno si ripete l’antico rito di bere l’acqua che sgorga al suo interno, ritenuta miracolosa.
La devozione popolare vi risulta documentata fin dal Seicento, quando i d’Avalos — feudatari di Monteodorisio – fecero costruire davanti al suo ingresso una chiesetta nella quale è esposta la statua del santo.
L’8 maggio e il 29 settembre i fedeli compiono una serie di emozionanti rituali: toccano e strofinano contro le pareti dì roccia fazzoletti e oggetti sacri, poi bevono l’acqua di sorgente che gocciola dalle stalattiti, creduta un rimedio efficace contro vari mali.
Lo stillicidio provoca delle pozze in cui i fedeli sono soliti raccogliere l’acqua mediante mestoli di rame.
I pellegrini si affidano ai poteri guaritori del santo invocando la grazia, come testimoniano i tantissimi ex voto conservati all’interno.
La Leggenda della Grotta di Liscia
Il culto e la devozione di questa grotta-santuario nasce da una antica leggenda, che vuole che un pastore di Palmoli era solito ogni sera aspettare il suo torello che spariva tutto il giorno per addentrarsi in sentieri misteriosi.
Un giorno decise così di seguirlo.
Al passaggio dell’animale la fitta vegetazione si apriva come d’incanto, poi il torello si fermò davanti ad una grotta e si inginocchiò.
Dall’antro scaturì un bagliore accecante e apparve l’Arcangelo Michele. Il pastore perse i sensi e quando si svegliò sentì una gran sete che poté soddisfare grazie all’acqua che all’improvviso cominciò a stillare dalle pareti della grotta.
Oggi, sul fondo della grotta è allestito un altarino con l’immagine dell’Arcangelo in un quadretto illuminato da una lucerna ad olio.
Attigua alla grotta, i marchesi d’Avalos, nei primi anni del ‘700, fecero costruire la cappella votiva, con un unico altare su cui troneggia la statua lignea di San Michele (sec. XVIII), dello scultore napoletano Giacomo Colombo.
Dove si trova la grotta di Liscia
Liscia si trova a circa 30 chilometri da Vasto.
La Grotta è situata vicino al complesso monastico “Eremo di San Michele Arcangelo” di Liscia in località San Michele.