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Patrona della cittadina di Alezio, a pochi chilometri da Gallipoli, in provincia di Lecce, è la Madonna Assunta.
Qui meglio conosciuta come Santa Maria della Lizza, titolo che secondo alcuni deriva dall’antico nome messapico del paese, Alixias. I suoi festeggiamenti principali si svolgono il 14 e 15 agosto; il 27 agosto, invece, per il motivo che vedremo in un altro post, ci sono le celebrazioni minori, detti «la Lizziceddha» (piccola Lizza).
Il culto e la devozione si svolgono attorno all’effige della Santa Vergine custodita nella chiesa di Santa Maria della Lizza.
La cittadina di Alezio , l’antica Aletium dei romani, era un piccolo borgo poco distante da Gallipoli, di cui sentiva molto la vicinanza, tanto da divenirne quasi una frazione. Il suo territorio è ricco di storia e di arte.
Qui si insediarono i Messapi, antico popolo della Terra d’Otranto, ai quali seguirono greci, romani e vari altri popoli dominatori.
Oggi la cittadina è un centro commerciale e turistico, è dotata di un museo e di varie piccole imprese famigliari che portano avanti la tradizione della produzione di olio e di vino.
Il culto dell’Assunta
L’inizio del protettorato dell’Assunta si perde nella notte dei tempi ed appunto per questo sfugge ad una precisa collocazione storica.
Si suppone comunque che il culto sia stato introdotto ad Alezio dai monaci basiliani intorno all’anno Mille, ed è una supposizione avvalorata dal fatto che la chiesa di Santa Maria delle Grazie, tra Alezio e Gallipoli, anticamente era chiamata «Assunta dei basiliani», titolo che ricordava una cripta eremitica ipogea che era nei paraggi e dove, appunto, si venerava la Vergine.
Secondo la tradizione popolare la patrona fu l’artefice di un miracoloso evento, accaduto il 27 agosto del 1886. La sera di quel giorno, Alezio venne sconvolta da un terremoto di tale intensità e durata da far temere la distruzione dell’intero paese. Sopravvive ancora la memoria storica delle scene raccapriccianti che si susseguirono, come quando la chiesa dell’Addolorata si congiunse quasi con un palazzo che sorge su un suo lato.
Da quel momento gli abitanti invocarono la protezione della Madonna sulla loro piccola comunità. Il culto quindi ha origini antiche e continua ancora oggi ad essere molto sentito dalla popolazione: luminarie, bancarelle, canti e balli allietano le serate, mentre nel santuario si celebrano messe e si venera la Sacra Effige di Maria
Assunta, portato solennemente in processione il 14 agosto per le vie del paese.
Le origini della chiesa
Non si conosce la data esatta delle costruzione della chiesa di Santa Maria della Lizza, ma l’ipotesi più accreditata, suggerisce varie fasi di edificazione tra la seconda metà del XII e la prima metà del XIII secolo durante le dominazioni normanna e sveva. La presenza dei resti dell’ affresco (sicuramente il più antico della chiesa) raffigurante un volto di Madonna, di evidente matrice basiliana accrediterebbe, una retrodatazione di circa due secoli. In seguito all’assedio di Gallipoli (1268-69) da parte di Carlo I d’Angiò, la chiesa aletina fu elevata a sede episcopale e intitolata per l’occasione a Santa Maria de Cruciata e naturalmente a Sant’Agata come la cattedrale di Gallipoli.
L’episodio è documentato da una lettera di papa Giovanni XXII che da Avignone esortava Milezio, vescovo di Gallipoli, e tutti i fedeli, a raccogliere fondi per “edificare et reconstruere la cattedrale ad Alicia(Alezio).”
L’aspetto esterno rispecchia la caratteristica volumetria romanica, con pianta a croce latina, i bracci del transetto sporgenti sulle pareti longitudinali dell’unica navata ed il presbiterio absidato orientato verso est, secondo l’antica liturgia cristiana.
L’intero complesso è stato di recente ristrutturato e all’interno è tornato lo splendore di un tempo, calce e varie pitturazioni di colore avevano ricoperto affreschi e muratura del tempo originario.
Caratteristico è il pronao. Addossato alla facciata ovest (la principale), divide ancora oggi gli studiosi sulla sua esatta datazione. Vi è maggiore concordanza nel riconoscere la sua costruzione successiva a quella della chiesa.
Alcuni lo ritengono opera di Carlo d’Angiò e gli attribuiscono funzioni difensive che, peraltro, troverebbero riscontro nell’altissima e massiccia mole.
Secondo altri, al contrario, la torre venne elevata dai gallipolini come atto di devozione alla Madonna che aveva protetto la loro città assediata dalle truppe di Carlo.
Vedi anche http://www.nelsalento.com/guide/alezio.html
La festa della Lizza
Per tale festa patronale, molto sentita dagli abitanti del luogo, si preparano i solenni festeggiamenti che culminano con la processione della statua della Vergine e uno spettacolare fuoco pirotecnico atteso fino all’alba del 16 agosto.
I festeggiamenti civili vedono l’allestimento di imponenti luminarie per le vie principali del paese e di centinaia di bancarelle che vendono merce di ogni genere.
Tipico della festa è il mercato degli animali, che si svolge al mattino presto. Recentemente ridimensionato a causa anche dei limiti imposti dalle autorità sanitarie.
Una volta si trovava di tutto: dai cavalli agli asini, dalle galline ai canarini. Oggi è massimamente una mostra mercato di animali di piccola taglia e di volatili.
Gli organizzatori si attendono anche per quest’anno la partecipazione numerosa di pubblico e pellegrini, persino superiore a quella degli scorsi anni, vista la presenza record nel Salento di turisti.
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