L’ Umbria è la regione “cuore” delle bellezze d’Italia. Una terra ricca di storia e di natura, dove manca solo il mare.

Ciononostante è meta di turisti soprattutto religiosi, che visitano santuari e luoghi di culto sparsi per tutta la regione. Per questo la ricettività in Umbria ha mille volti e suggestioni, che parlano tutti il dolce idioma locale, tra autentiche nobiltà, povertà ritrovate ed eccellenze dal semplice sapore della genuinità.

Dalle lussuose ed affascinanti dimore d’epoca, ai tipici casali umbri arredati con gli oggetti che si usavano una volta in campagna, magari provenienti da mercatini e rigattieri, cui la modernità ha aggiunto soltanto il massimo del comfort, è possibile immaginare di vivere una vita già vissuta da altri, sicuramente più comoda ma non meno intrigante.

Per il viaggiatore che desidera provare emozioni diverse non c’è che l’imbarazzo della scelta: l’albergo più accogliente, il ristorante dove regna la cucina tipica umbra, con quel pizzico di novità creativa che ne fa presagio di prelibatezze uniche condite con lo strepitoso Olio Extravergine Dop Umbria ed annaffiate dal prestigioso vino Doc e Docg.

Inoltre non meno gettonato è l’agriturismo, soggiorno a contatto diretto con la natura, le sue creature ed i suoi prodotti spesso biologici provenienti direttamente dai frantoi, le cantine e gli orti di casa, o i Bed and Breakfast non meno attrezzati ed ospitali. In Umbria è bello muoversi senza meta e senza bussola, con qualsiasi mezzo di locomozione, ed ove possibile anche a piedi, affidandosi al caso e alla fortuna che da queste parti sempre accompagna il viaggiatore facendogli scoprire una realtà nascosta ed inimmaginabile.

Può essere un castello nei pressi del lago o nascosto tra il verde dei colli, il sereno ansimare degli ulivi ed il rosseggiare delle vigne; un palazzo nobiliare con impressi i segni del tempo; una casa rustica; un mulino che ha fatto il suo tempo lungo un torrente, tornati a nuova vita mantenendo però la loro originale e suggestiva struttura architettonica. Oppure un convento, un’abbazia, una stazione di posta lungo i sentieri della transumanza.

Ma si può unire l’utile al dilettevole anche frequentando vecchie drogherie trasformate in nobili caffetterie, “broseccherie” che occhieggiano da qualche vicoletto del centro storico, vinerie al cui interno il richiamo gastronomico incontra l’arte e la musica, taverne che si riappropriano della loro età durante le numerose manifestazioni storiche.

Insomma ce n’è davvero per tutti i gusti e di sicuro il turista non si annoierà.

Ecco alcuni itinerari da seguire nella regione

Terra d’Umbria, terra d’arte, d’amore e di folclore

Il “Cantico delle Creature” di San Francesco trova forma e sostanza nella pura religiosità del poverello di Assisi, che si alimenta però anche della bellezza e spiritualità che emana da questa terra ricca di alta cultura e di espressioni artistiche di incalcolabile valore.

Nel “cuore dell’Umbria”, proprio dove ebbe ispirazione ed origine il cantico francescano si presenta una interessante e notevole opportunità, quella ai percorrere la Strada dei Vini che si avventura tra vigneti che danno vita ad una prestigiosa produzione enologica: una Docg (Forgiano Rosso Riserva) e quattro Doc (Assisi, Torgiano, Colli Martani e Colli Perugini).

Ci troviamo a contatto con un paesaggio di rara bellezza, dove alla spinta alla meditazione per la sacralità dei luoghi, si aggiunge la meraviglia per i testimonianze offerte dal ventaglio dei centri storici incastonali nel verde di una natura incontaminata.

Molteplici ed allettanti le proposte per l’accoglienza in questa parte dell’Umbria – resa immortale, tra l’altro, dalla magia pittorica del Pintoricchio e di Giotto – in cui alle più famose città d’arte, come il capoluogo Perugia, Todi, Assisi e Spello si affiancano piccoli borghi, non meno suggestivi, come Bettona, Cannara, Torgiano, Massa Martana, Collazzone, Marsciano.

Qui atmosfere, folclore e tradizioni si mescolano felicemente con i sapori, in un originale ed armonioso connubio tra vini eccellenti e specialità gastronomiche. E sempre qui è possibile adattare il proprio ritmo vitale a quello naturale della terra e divertirsi a cercare i posti dove i nobili vini nascono e da dove partono per il mondo.

La Terra d’Umbria è dunque terra “sanguigna”, dove l’amore per la natura e il creato ha origini antichissime, origini mai rinnegate e sempre con orgoglio rinnovate.

Le Tradizioni dell’Umbria

Scene medievali a Trevi
Scene medievali a Trevi

L’Umbria conserva numerose tradizioni che fanno rivivere in determinate ricorrenze i tempi lontani del Medioevo. Sono per lo più tradizioni religiose: feste e processioni.

Le principali sono la Festa del Perdono ad Assisi, la Festa della Palombella ad Orvieto, la Festa di San Pancrazio a Calvi, la Festa dei Ceri a Gubbio, la Benedizione delle Acque del Trasimeno a Monte del Lago, la Processione Notturna Illuminata a Trevi.

Poi ci sono la Processione del Miracolo di Bolsena a Orvieto e il Cantamaggio a Terni e ad Assisi. Numerosi sono poi i pellegrinaggi di cui sono meta i Santuari sparsi in tutta la regione. Ed esempio quelli di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, di Santa Rita a Cascia, della Madonna delle Lacrime a Trevi, della Madonna della Stella a Montefalco e della Madonna del Ponte a Narni. Durante la settimana Santa e la Pasqua si svolgono, in varie località, diverse rappresentazione Sacre.

A queste partecipano i componenti di più Confraternite religiose. In queste commoventi cerimonie, si ammira il dramma della Passione per mezzo di brevi scene che ricordano le “laudi” del Medioevo. Le “laudi” erano composizione poetiche, in forma di dialogo, che narravano vicende della vita di Gesù, della Madonna e dei Santi. Furono ispirate dal famoso Cantico delle Creature di San Francesco e costituiscono i primi passi del teatro in lingua italiana.

Ci sono poi in Umbria, diverse tradizioni diffuse che esprimono schiettamente i sentimenti, a volte ingenui altre volte profondi, del popolo. Alcune di esse risalgono addirittura ai tempi degli Etruschi e molte si riferiscono alle vicende fondamentali della vita dell’uomo. Quando nasce un figlio, ad esempio, c’è l’usanza di sradicare l’albero più bello e di piantarlo davanti alla casa. Poi lo adornano con fiori, ghirlande o preziosi. Poi, durante il Battesimo, lo si adagia sull’altare della Chiesa.

Quando invece la sposa entra per la prima volta nella propria casa, la suocera, sulla soglia, le offre un ramo di ulivo simbolo della pace domestica. Intanto il marito va in Chiesa e tira la corda della campana con i denti. In alcune città, specialmente a Gubbio, poi, ogni casa ha due porte. Una, grande, per l’ingresso e per le uscite abituali; l’altra, più stretta, la aprono solo in caso di lutto per far uscire il defunto.

Altre caratteristiche usanze riguardano il lavoro dei campi, specialmente la semina ed il raccolto. Un esempio della saggezza di questo popolo ce la offrono le loro massime, i loro motti ed i loro proverbi. È nato qui il famoso “Barbanera”, che ogni anno esce dai torchi di Foligno. È lui a impartire saggi consigli ed informazioni a chi lavora la terra. Inoltre da infallibili previsioni meteo e su tutto ciò che si verificherà entro l’anno di importante.

La strada del Cantico, vino nobile dell’Umbria

Nel “cuore dell’Umbria”, proprio dove questa grande poesia ha avuto il suo natale si presenta una interessante e notevole opportunità, quella di percorrere la Strada dei Vini del Cantico.

Ci troviamo a contatto con un paesaggio di rara bellezza, dove alla spinta alla meditazione per la sacralità dei luoghi, si aggiunge la meraviglia per le speciali testimonianze offerte dal ventaglio dei centri storici incastonati nel verde splendente di una natura incontaminata.

Qui atmosfere, colori, tradizioni si sposano felicemente con i sapori, in un originale ed armonioso connubio tra vini eccellenti e specialità gastronomiche.
E’ una terra ricca di storia, di tradizioni e di specialità enogastronomiche, molte delle quali famose nel mondo.
La strada del Cantico è dunque tutta da percorrere, senza “saltare” tappe o accelerare i tempi.

Strada dell’ulivo in Umbria

strada dell'olio in Umbria

In Umbria c’è una strada che divide dolci declivi, si perde nei boschi, si ritrova nel traffico di antiche e moderne arterie, incrocia le più belle suggestioni artistiche e monumentali, costeggia monti, laghi, fiumi e fonti purissime, incontra personaggi, storie e racconti, si ferma davanti a case coloniche, frantoi e ristoranti.

È una sola la Strada dell’Olio umbra, che porta alla scoperta di fantastiche emergenze e forti emozioni su e giù per l’Umbria, che tutta attraversa ed unisce, come unica è la Dop pur nelle diverse caratteristiche di quello che, a ragione, viene definito l’oro verde della regione per le sue straordinarie proprietà organolettiche.

Andiamo allora a spasso per l’Umbria, senza mappa né bussola, guidati dall’istinto e dalla curiosità, seguendo il richiamo dell’ulivo e dell’olio, sempre accompagnati dalla fantasia. Un percorso, anzi, cinque itinerari che, andando a solcare le tipicità dei colli di produzione in cui si divide la Dop Umbria, fanno conoscere luoghi impareggiabili e personaggi autentici e straordinari, carichi di esperienze e umana comprensione.

Dietro ogni angolo si possono scoprire sapori ancestrali, di commovente e deliziosa semplicità, umili case e ville lussuose, oggetti e persone, grandi individualità e forza popolare. Luoghi appartati di una sconvolgente bellezza, antichi palazzi “umidi” di storia, atelier di artisti, botteghe artigiane e opere d’arte, piccole locande e osterie, aziende agrarie e agrituristiche, vecchi frantoi, capaci ancora di mantenere intatto il senso del tempo. È questo, e molto di più, il mondo discreto e affascinante attraversato dalla Strada dell’Olio Dop Umbria.

Un mondo particolarmente emozionante per chi, attento al richiamo dell’ulivo e dell’alta qualità dell’olio umbro, cerca percorsi diversi e non affollati, alla scoperta dei veri “borghi del gusto” e quindi di eccezionali tipicità gastronomiche, artistiche, culturali e paesaggistiche.

I colli sono: Colli Assisi Spoleto, Colli Martani, Colli Orvietani, Colli Amerini, Colli del Trasimeno. Ciascuno di loro ha qualcosa da far vedere e gustare e soprattutto tutti hanno l’olio migliore d’ Umbria e forse d’Italia.

Visitare il capoluogo dell’Umbria: Perugia… la città del cioccolato

Fontana Maggiore in Piazza IV Novembre a Perugia
Fontana Maggiore in Piazza IV Novembre a Perugia, Umbria

Perugia, il capoluogo dell’Umbria, è una splendida città di origine etrusca, che sorge su di una collina che domina la Val Tiberina, vicino al Lago Trasimeno.

>Meta di migliaia di turisti e di studenti, che ogni anno scelgono di trascorrere qui le loro vacanze o i loro anni di studio, Perugia è una città d’arte, che conserva intatte straordinarie opere artistiche ed architettoniche.

A cominciare dal suo suggestivo centro storico, che si sviluppa tra Piazza Italia, Corso Vannucci, Piazza Matteotti e Piazza IV Novembre, la più importante della città, con la famosa Fontana Maggiore, simbolo di Perugia, il capolavoro scultoreo di Nicola e Giovanni Pisano, costruita tra il 1275 e il 1278, su disegno di Fra’ Bevignate.

Qui si trova anche il Palazzo dei Priori, un imponente edificio in stile gotico, eretto tra il XIII e il XV secolo, con al suo interno la Sala dei Notari, arricchita da bellissimi affreschi duecenteschi, ed altre pregevoli decorazioni, e la “Galleria Nazionale dell’Umbria”, dove sono custoditi importanti capolavori dell’arte italiana medievale (dipinti, sculture, oreficeria, tessuti pregiati) opera di famosi artisti, come Piero della Francesca, Duccio di Boninsegna, Pinturicchio, e il Perugino.

E sono tantissimi i palazzi e i luoghi di culto, testimoni della lunghissima e prestigiosa storia della città, che meritano di essere visitati. Come per esempio, la Cattedrale di S. Lorenzo, risalente al XIV-XV secolo, con il suo grande portale barocco, che contiene al suo interno importanti opere d’arte, tra cui la pala d’altare raffigurante la “Deposizione della Croce” di Federigo Barocci.

C’è poi il Palazzo del Capitano del Popolo, risalente al XV secolo, in stile rinascimentale, la Rocca Paolina, del 1500, il Palazzo Donini, sede della Presidenza della Giunta Regionale, e la Torre degli Sciri, eretta nel 1200 e alta 46 metri, è oggi l’unica rimasta intatta delle numerose torri che svettavano su Perugia.

San bernardino
Oratorio di san Bernardino

Molto interessante è poi la Chiesa gotica di San Domenico, costruita intorno al 1300, su progetto di Giovanni Pisano, caratterizzata da un grande finestrone absidale pregevolmente istoriato, uno dei più grandi d’Italia, con i suoi 23 metri di altezza e 8 metri di larghezza, eseguito dal perugino Bartolomeo di Pietro nel 1411.

>ui vi ha sede il “Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria”, suddiviso in due grandi sezioni; una dedicata alla Preistoria, e l’altra al periodo Etrusco-Romano. Vi è poi la Chiesa di San Severo, costruita nell’XI secolo, che conserva un affresco raffigurante la “SS. Trinità” attribuito a Raffaello, e l’Oratorio di San Bernardino, in stile gotico, con la sua splendida facciata policroma scolpita dal fiorentino Agostino di Duccio.

Eurochocolate

La città di Perugia però, non si caratterizza solo per le sue bellezze artistiche ed architettoniche, ma anche per le sue importanti manifestazioni, prima fra tutte “Eurochocolate”, la rassegna dedicata interamente al cioccolato.

Si svolge ogni anno, nel mese di Ottobre, per le vie e le piazze principali della città, richiamando sempre tantissimi appassionati e golosi che arrivano qui da tutta Italia ed anche dall’estero, per degustare le tantissime varietà di cioccolato disponibili, i vari piatti a base di cioccolato preparati dai migliori chef e pasticcieri nei loro stand, e per ammirare le sculture di cioccolato realizzate da esperti artigiani.

Umbria Jazz

Da segnalare anche “Umbria Jazz”, una delle manifestazioni jazzistiche più importanti a livello mondiale, che si svolge a Perugia ogni anno nel mese di Luglio, e che ha visto esibirsi, nei vari concerti organizzati nel centro storico della città, i più grandi artisti del genere, tra cui Dizzy Gillespie, Miles Davis, ed Herbie Hanckok.

A circa 2 km da Perugia infine, si trova un interessantissimo parco divertimenti faunistico, “La Città della Domenica”, di enormi dimensioni (40 ettari di parco), denominato anche la “Disneyland Italiana”, dove è possibile incontrare diverse specie animali in libertà, e dove poter entrare in contatto con il mondo delle fiabe, grazie alle presenza di diverse ricostruzioni di edifici e di castelli legati appunto al mondo fiabesco.

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