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Monopoli, città della provincia di Bari, è una delle mete turistiche preferite per chi sceglie la Puglia per le vacanze. Una cittadina vivace, specialmente durante il periodo estivo, ma che riesce ad essere affascinante anche d’inverno. Nel centro storico, ricco di vicoli e monumenti, si trova la bellissima Chiesa di Santa Teresa, edificio religioso di immenso valore.
La storia della Chiesa di Santa Teresa
Dobbiamo fare un bel salto nel passato. La Chiesa di Santa Teresa risale alla fine del 1500, quando fu fondato il Conservatorio Casa Santa su volere del vescovo di Monopoli Mons. Antonio Porzio di Napoli. Un grande edifico fatto costruire con un unico scopo: proteggere le fanciulle orfane e abbandonate. La raccolta di beni, per l’ampliamento dello stesso edificio, continuò anche per opera del successivo vescovo, Francesco Sorgente. Nel 1646, il vescovo appena citato autorizzò la fondazione di un convento, per ospitare i Frati Carmelitani Scalzi giunti nella cittadina pugliese l’anno prima. I frati continuarono a comprare altri locali e grandi abitazioni: il progetto era quello di creare un grande convento dall’unione di tutti gli immobili acquistati. Il Convento, costruito prima della chiesa, pian piano prendeva forma, inglobando anche il monastero dove ospitare le religiose orfane.
La Chiesa di Santa Teresa venne costruita qualche tempo dopo, tra il 1715 e il 1735. Inizialmente consacrata a San Giovanni Battista ed Anna, in seguito fu affidata in un primo momento ai padri Carmelitani Scalzi, per poi passare alle Suore di Clausura Vescovile di Casa Santa. Non è stato l’unico passaggio di testimone, poiché prima delle Suore conosciute anche come Serve di Maria, furono i Signori della Missione ad occuparsi del religioso edificio.
L’esterno della Chiesa di Santa Teresa
Prima di entrare, per ammirare le diverse meraviglie che decorano gli spazi interni della chiesa, è obbligatorio soffermarsi qualche istante ad osservare la struttura dall’esterno. Il settecentesco edificio è sormontato da una grande cupola, da sempre punto di riferimento per muoversi all’interno del centro storico della città di Monopoli.
La facciata principale (Via Santa Teresa) è stata realizzata interamente in pietra calcarea. La struttura è tripartita e ben visibili sono i capitelli compositi che la decorano in maniera sublime. Il barocco è ben visibile, anche se non si può descrivere, in questo specifico caso, come uno stile troppo complesso. Tanti sono gli elementi decorativi, ma la Chiesa di Santa Teresa, all’esterno, sembra quasi discostarsi da quell’idea troppo pomposa di barocco alla quale siamo tutti abituati. La gradinata permette di accedere al grande portale e alzando leggermente lo sguardo è possibile ammirare un ampio finestrone. Ai lati dello stesso due stemmi a forma di cuore.
L’interno della chiesa
Visitare la Chiesa di Santa Teresa a Monopoli è una delle cose da fare quando in questa città ci si reca per un solo giorno o per vacanze più lunghe. È uno degli edifici storici più importanti del centro, quindi è obbligatorio entrarci e ammirarlo nei dettagli.
Varcata la grande porta d’ingresso si nota subito l’unica navata a croce latina, ai cui lati si trovano diverse cappelle. Proprio sotto la navata principale si trova il sepolcreto, al quale si accede attraverso una botola che si trova in prossimità dell’altare. Quello che colpisce è la luce. Non ci troviamo all’interno di un grande edificio religioso dove domina l’ombra dei diversi ambienti, ma in una chiesa incredibilmente luminosa. Il bellissimo effetto bianco luminoso degli interni è stato ottenuto sfruttando il bianco delle pareti e pregevoli stucchi ben illuminati dalle laterali aperture. Il cuore della chiesa, l’abside, è sormontato da una cupola su un alto tamburo forato.
Sulle pareti bellissimi e preziosi dipinti: la Crocifissione di Cristo con SS. Francesco e Leone Magno di Antonio Mariani del 1600; la Trasfigurazione di Gesù di Andrea Miglionico del 1700; la Trinità e i Santi di Gianbattista Lama del 1711; la Crocifissione di S. Pietro (1500). A rendere ancor più prezioso il patrimonio pittorico della Chiesa di Santa Teresa sono le meravigliose tele collocate in ben visibili punti. Tra le tante possiamo ricordare la tela raffigurante la Madonna e i Santi, di Ignazio Montella.
Straordinari i dettagli in legno dei due loggiati, quello per la cantoria (a sinistra) e quello per l’organo (a destra), così come quelli della fonte battesimale. Quest’ultima è stata realizzata in pietra e con forma che richiama una conchiglia, seguendo la più diffusa simbologia nel Cinquecento.
Le Cappelle della Chiesa di Santa Teresa
Quattro cappelle completano l’interno della bella chiesa:
- Cappella della Madonna del Carmine: al suo interno è custodita la tela che raffigura la Vergine del Carmine nell’atto di donare lo scapolare a S. Simone (tela risalente al 1735). Nella stessa cappella si trova anche la statua di San Pietro e quella raffigurante San Paolo.
- Cappella Giovanni della Croce: al suo interno due teche, una che protegge la statua del Cristo con il corpo avvolto nel sudario, l’altra che conserva la statua della Vergine. Entrambe le statue sono a grandezza naturale. La parete centrale fa da sfondo al dipinto di San Giovanni della Croce in contemplazione tra gli angeli.
- Cappella di Santa Teresa: ospita un bellissimo altare in marmo policromo, con ricche decorazioni nella parte centrale (donato dalla Famiglia Palmieri) e la tela che raffigura La cena di Emmaus (tardo manierismo).
- Cappella dell’Angelo Custode: al suo interno la tela settecentesca raffigurante l’angelo custode in lotta con Satana e la tela L’estasi di Santa Teresa di Ignazio Montella.