Cesare Battisti

“Evviva l’Italia! Evviva Trento italiana!” queste le parole urlate da Cesare Battisti quando fu portato al patibolo. Era il 12 luglio del 1916, quando l’ultimo grande uomo del Risorgimento fu impiccato presso il Castello del Buonconsiglio di Trento.
Geografo, giornalista, uomo politico e ufficiale alpino: ecco chi era Cesare Battisti, morto all’età di soli 41 anni. Un nome che si ritrova ad ogni angolo di numerose strade, che vien nominato quando si intende indicare una precisa piazza e sul quale sono state scolpite statue di ogni genere, tutte per rendere immortale il nome di questo personaggio famoso del Trentino Alto Adige.

Il Trentino italiano: questo il suo unico grande sogno, la sua unica grande battaglia che ha combattuto con tutte le sue forze. La completa unificazione del territorio italiano è la linfa vitale che ha permesso a Battisti di continuare a lottare, ogni giorno della sua breve vita, senza mai perdere la speranza. C’è chi definisce Cesare Battisti come un mezzo nobile e un mezzo borghese, ma ciò che è certo è il fatto che prese a cuore le condizioni delle classi più deboli della sua regione, al tempo una delle più povere di tutto l’Impero asburgico. Non solo un uomo dalle pesate parole, ma un uomo che passò all’azione quando fu necessario. Grandi furono le sue imprese e il suo attaccamento alla divisa, proprio quella divisa che non gli fu fatta indossare al momento della sua morte, poiché considerato come traditore. Può considerarsi traditore chi per 15 anni ha indossato la stessa divisa e combattuto lo stesso nemico?

Un uomo che ha sfidato a viso aperto l’Austria da due fronti: dal punto di vista politico e dal punto di vista militare. Per molti, purtroppo, resta un semplice traditore. Ma, Trento non ha mai dimenticato il suo martire.

In suo onore il Mausoleo, di forma circolare e classica, si presenta in primis come il luogo ove rendere omaggio ad un grande uomo, ma anche come un edificio che si presenta ricco dal punto di vista dell’architettura. I contrasti non sono impercettibili e rendono lo stesso Mausoleo un qualcosa di affascinante sotto molteplici punti di vista. La principale caratteristica di questa struttura è il fatto che per la sua realizzazione sono stati utilizzati soltanto materiali provenienti dalle zone che rientrano nei confini del Trentino. Sedici colonne formano una corona circolare che accoglie l’altare della grande area tombale commemorativa. Nell’ipogeo è posta la cella che custodisce l’arca con le spoglie di Battisti.

Il Mausoleo in onore di Cesare Battisti sulle colline di Trento (foto Llorenzi CC BY 3.0)

Alcide De Gasperi

Tra i personaggi famosi del Trentino Alto Adige troviamo un grande uomo, che ha contribuito a scrivere pagine importanti della storia del nostro Paese: Alcide De Gasperi. Nato in piccolo paese in provincia di Trento, Pieve Tesino, entra in contatto con il movimento cristiano sociale già durante la sua carriera universitaria. Infatti, Alcide De Gasperi è stato sempre un oppositore convinto e fiero del capitalismo liberale e del socialismo e fin da giovane aveva le idee molto chiare circa il suo orientamento politico.

Un uomo che ha fatto tanto per la regione dove è nato, come ad esempio difendere i diritti linguistici dei trentini quando nel 1911 venne eletto al Parlamento di Vienna. Una carriera politica molto importante quella di De Gasperi che incontrò un solo grande ostacolo: il fascismo. Nel 1927, dopo essersi già dimesso dalla sua carica politica, fu arrestato a Firenze con l’accusa di espatrio clandestino e costretto a 2 anni e 6 mesi di reclusione. Questo è il periodo buio della vita e dalla carriera politica di De Gasperi.

Dopo la guerra fu eletto come leader della DC, vincendo le elezioni nel 1948. Le sue idee del tempo giravano attorno ad un unico fulcro: dar vita ad un grande e solido partito cattolico. Il suo impegno per l’Italia, che attraversava un periodo molto difficile al termine del secondo conflitto mondiale, fu davvero grande. De Gasperi riuscì ad ottenere gli aiuti del Piano Marshall per la ricostruzione dell’Italia e della sua disintegrata economia. È lui uno dei padri fondatori dell’Unione Europea.

Il suo grande impegno politico per l’Italia mai si arrestò o vacillò minimamente e divenne presidente del consiglio nel periodo di massima egemonia della DC. La riforma agraria, l’istituzione della cassa del Mezzogiorno, il piano Fanfani per la costruzione di case popolari e la riforma tributaria: queste le azioni più importanti portate avanti con successo da questo grande uomo della politica italiana. La sua più grande sconfitta giunse nel 1953, quando finì l’epoca del centralismo, che decretò la fine della sua brillante carriera politica. Alcide De Gasperi morì a Borgo Valsugana nel 1954.

C’è un modo per rendere omaggio e ripercorrere le gesta politica di questo grande e famoso personaggio del Trentino Alto Adige? Certo, basta recarsi a Pieve Tesino dove è possibile visitare la casa natale di Alcide De Gasperi. Un piccolo edifico ottocentesco trasformato in un vero e proprio museo, all’interno del quale si respira un’aria repubblicana e dove le idee dell’Europa unita circolano liberamente da un ambiente all’altro. Un percorso museale che permette, inoltre, di analizzare anche il profondo legame di Alcide De Gasperi con la sua terra d’origine, per la quale ha combattuto con tutto sé stesso, ottenendo risultati importantissimi.

Le opere per la città di Trento di Bernardo Cles

La Val di Non ha dato i natali ad un altro personaggio famoso: Bernardo Cles, nato qui nel 1485 da una nobile famiglia. A Bologna consegue la laurea in diritto canonico e civile e nel 1512 diviene canonico della Cattedrale di Trento. Solo un anno dopo è eletto vescovo di Trento all’unanimità dal popolo.

Durante gli anni del suo principato Bernardo Cles porta avanti una politica di intervento tutta incentrata sulla tutela degli interessi del territorio che governa. Un territorio non molto esteso, ma importantissimo dal punto di vista strategico, grazie alla sua particolare posizione geografica. Nel 1528 promulga lo Statuto di Trento in un nuovo testo rielaborato, che rimane in vigore fino al 1807: 11 volumi in cui sono raccolti i diritti e le leggi dei feudi del principato. Diede vita ad un vero e proprio codice “clesiano”.

Tante le opere portate a termine da Bernardo Cles per valorizzare la bella cittadina di Trento e portarla al livello delle altre importanti città italiane: una nuova struttura urbana studiata nel minimo dettaglio, la ricostruzione della Chiesa di S. Maria Maggiore e la ristrutturazione di tutto il centro storico di Trento. Per suo volere viene edificato (1533) il santuario dell’Assunta a Civezzano (1538) e vengono ampliati i castelli nei dintorni della città.

Il nome di Bernardo Cles resta legato ai lavori di edificazione e decorazione del Magno Palazzo al Castello del Buonconsiglio. Insomma, un uomo che ha sempre cercato di migliorare e rendere perfetta la città di Trento e valorizzare l’intero territorio ove la stessa si trova, con lo scopo di migliorare il tenore di vita di ogni singolo cittadino. Nel 1538 viene nominato Amministratore Apostolico del vescovado di Bressanone, ma due settimane più tardi, il 30 dello stesso mese, muore: la sua salma è stata sepolta del Duomo di Trento.

La bellissima struttura del Duomo (foto Matteo Ianeselli CC BY 3.0)

Proprio il Duomo di Trento è uno degli edifici storici di maggior valore di tutta la città. Basta osservarlo per restare a bocca aperta dinanzi a cotanta armonia di forme: la costruzione non è un qualcosa isolato, ma si integra con il Castelletto dei vescovi che sorge alle sue spalle e il vicino Palazzo Pretorio. Non tanti edifici, ma una sola grande opera da visitare assolutamente. Tutta la piazza ove il Duomo e gli edifici appena citati sorgono si veste con abiti eleganti con rifiniture romaniche. Oggi, gli ambienti che circondano il Duomo ospitano le raccolte del Museo Diocesano Tridentino: un viaggio tra le testimonianze storiche e artistiche della Chiesa di Trento, alla scoperta del vero Tesoro del Duomo. Una visita della città non può non includere un giro tra gli ambienti di questo spettacolare edificio ricco di storia: il Duomo è l’anima della città.

Le montagne del grande Messner

Perché Reinhold Messner rientra nella lista dei personaggi famosi del Trentino Alto Adige? Semplicemente perché è lui il vero re delle vette del Trentino. Stiamo parlando di uno degli scalatori più famosi non solo in Italia, ma nel mondo intero. Una persona che ama la montagna e che ama sfidare i propri limiti. Messner sembra quasi parlare con le alte pareti rocciose lungo le quali si è arrampicato, con i sentieri impervi che lo hanno portato letteralmente sulla cima dei tetti rocciosi più alti in assoluto. La sua più grande impresa resta la scalata dell’Everest senza l’ausilio dell’ossigeno: fu il primo a riuscirci.

Sono ben 14 le vette a 8000 metri che Messner è riuscito a scalare, ma tra le sue incredibili imprese sportive e di amante della natura rientrano anche le traversate a piedi dell’Antartico, della Groenlandia e del Tibet. Insomma, stiamo parlando di un uomo senza limiti.

Reinhold Messner è nato il 17 settembre 1944 a Funes in Alto Adige, in una piccola valle laterale della Valle Isarco: qui da piccolo ha imparato a scalare le montagne. Una passione che lo ha letteralmente rapito sin dalla giovanissima età e lo ha portato a scalare più di 100 montagne. Uno spirito libero che ama far volare i propri pensieri sulle ali del vento che soffia ad altra quota. Un vero e proprio pioniere di questo che oggi è uno sport molto praticato.

Legato al suo nome c’è un progetto museale molto importante, il Messner Mountain Museum. Non un semplice museo, ma un vero e proprio progetto di ampie vedute che fino a questo momento ha portato alla realizzazione di ben 4 musei in Trentino Alto Adige (Firmian, Castel Juval, Ortles e Ripa) e un altro nella provincia di Belluno. Per tutti gli amanti di questo sport, ma anche per chi semplicemente ama la montagna, rappresentano delle tappe fondamentali da inserire in un proprio viaggio. All’interno dei musei prima citati è possibile trovare cimeli, oggetti sacri e tantissimi ricordi legati ad ogni singolo viaggio di Messner nel mondo. Sono luoghi in cui è racchiusa tutta la bellezza e la vera essenza della montagna. Ogni visita si trasforma in vera e propria escursione in quota. Il giro completo dei MMM (Messner Mountain Museum) è un’esperienza unica e potrebbe materializzarsi in vero e proprio itinerario di viaggio in località immerse in territori incantevoli.

Ötzi: l’uomo venuto dal ghiaccio

Grandi politici, scalatori di fama mondiale, ma anche una mummia tra i personaggi famosi del Trentino Alto Adige. Ötzi è l’uomo venuto dal ghiaccio: un corpo maschile che si è perfettamente conservato grazie alle particolari condizioni del ghiacciaio nel quale è stato trovato.

Inseriamo Ötzi in questa lista di personaggi famosi non per le sue imprese, ma per la curiosità scientifica a cui ha dato vita, attirando su di sé l’attenzione del mondo intero. Stiamo parlando di una persona davvero anziana, di un 1.60m di statura e con un peso di 50 Kg: secondo gli studi condotti sul corpo mummificato di Ötzi, gli si attribuisce un’età di circa 5000 anni. Morto all’età di circa 45 anni.

Accanto al suo corpo sono stati rinvenuti diversi oggetti di grande interesse archeologico: un arco e delle frecce, un coltello, un’ascia, delle esche e una sacca per trasportare tutto questa attrezzatura da caccia. Una scoperta a dir poco sensazionale, che ha permesso di approfondire gli studi sull’uomo delle epoche passate.

“a tu per tu con l’uomo del passato”.

Per conoscere Ötzi basta recarsi al Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano, in una struttura appositamente costruita per mantere costante la temperatura e assicurare l’ottimale conservazione. Un’occasione un’unica per conoscere un uomo di un’epoca così lontana, ma attenzione alla maledizione di Ötzi. Si narra che molte delle persone che sono state a contatto con la mummia, tra studiosi e vari addetti ai lavori, sono state colpite da varie disgrazie, come ad esempio il medico legale.

Forse, è meglio recarsi a Merano (precisamente in Val Senales) dove è stato ricostruito il mondo di Ötzi. Un parco archeologico per adulti e bambini, che ruota attorno alle attività che l’uomo di 5000 anni fa portava avanti per sopravvivere.

 

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