I Principali Argomenti
- 1 A Como con Alessandro Volta
- 2 Cosa vedere a Como in 2 giorni: le tappe fondamentali in città
- 3 A spasso sulle sponde del Lago di Como
- 4 Cosa fare a Como: pic-nic, trekking e un bel bagno nel Lario
- 5 Cosa mangiare a Como
- 6 Como: tra leggende e misteri
- 7 Ecco alcuni tour che puoi fare a Como
- 8 Tour consigliati
“Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte…”.
Non potevamo di certo iniziare in modo diverso la descrizione del paesaggio che intorno la meravigliosa città di Como si espande e tutto abbraccia con dolcezza. Un paesaggio che incanta, che emoziona, che al meglio riesce a descrivere la grandezza di Madre Natura.
Luoghi straordinari, dove la natura riesce ancora a farsi ammirare nelle sue più belle forme, ma anche luoghi dove l’uomo è riuscito a creare un qualcosa che, dolcemente, riesce ad incastrarsi al meglio in questo grande puzzle che di artificiale ha ben poco.
In questi luoghi, lungo le sponde di uno dei laghi più famosi e belli della nostra amata penisola, l’uomo ha dato alla luce delle bellissime città, cresciute pian piano. Alcune più grandi, altre più piccole, tutte lungo le sponde del grande Lago di Como.
Tra i tanti piccoli borghi, affascinanti e che possono essere descritti come luoghi ove il tempo non esiste, mete di un turismo sempre crescente, c’è una città bellissima. Silenziosa, ordinata, seducente: abbiamo deciso di fare due passi nel centro storico di Como, ricco centro economico e culturale.
A Como con Alessandro Volta
Partendo dal lungolago si giunge nel cuore della animata cittadina e subito, dinanzi ai propri occhi, impegnati ad immortale i colori del bellissimo paesaggio che abbraccia la città, appare il Museo Voltiano, dedicato al grande inventore Alessandro Volta.
Quello che vi proponiamo non è solo una visita al famoso museo, ma un vero e proprio itinerario nei luoghi della città che ricordano l’illustre personaggio lombardo. Il punto di partenza del nostro culturale itinerario turistico è proprio il Tempio Voltiano, in stile neoclassico, che ospita ricostruzioni degli strumenti scientifici utilizzati da Volta, frutto delle sue incredibili intuizioni, ma anche pezzi originali a lui appartenuti.
Usciti dal museo è possibile raggiungere un altro luogo voltiano: una bellissima piazza che ospita un monumento dedicato a Volta.
Procedendo lungo le strade della città e percorrendo via Diaz, si giunge alla Chiesa di San Domenico. Proprio in questo religioso edificio venne battezzato Volta e nella stessa chiesa fu celebrato anche il rito funebre del famoso fisico.
Non resta che proseguire e scoprire altri 4 importanti luoghi che del fisico hanno memoria: la casa natale di Alessandro Volta; la Torre Gattoni, che ospitava un laboratorio (allestito nel 1783) all’interno del quale Volta era solito condurre alcuni dei suoi esperimenti; The Life Electric, una scultura di ben 16 metri in acciaio, ideata e realizzata da Daniel Libeskind, che rappresenta due sinusoidi contrapposte. La grande opera si trova in un punto ben preciso: rappresenta il terzo polo tra il Faro Voltiano di Como e il Faro Voltiano di Brunate.
Il Faro Voltiano di Brunate, costruito nel 1927 per il centenario della morte di Volta, si trova a Brunate, proprio sulla collina che sovrasta la città: impossibile resistere alla tentazione di fare un giro sulla caratteristica funicolare, costruita nel 1895, che collega il lungolago ad uno dei punti panoramici più belli di tutta la zona.
Cosa vedere a Como in 2 giorni: le tappe fondamentali in città
Programmare un giro turistico, partendo proprio dai luoghi che ricordano Alessandro Volta è il miglior per visitare la città. Però, prima di intraprendere la salita verso Brunate è d’obbligo fare altri due passi nel centro storico della città. Quindi, riproponiamo la domanda: cosa vedere a Como? Prendete carta e penna e segnate tutto:
- Piazza Cavour: bellissima e moderna, sorge proprio dove un tempo c’era l’antico porto medievale. Il porto fu trasformato in piazza nel XIX secolo, al fine di accogliere, in modo elegante, tutti i visitatori che giungevano in questi luoghi.
- Il Broletto e la Cattedrale: simboli del centro politico e religioso della città medievale. I due edifici, quello comunale e l’immenso edificio religioso, sono stati realizzati in momenti diversi e il secondo è arrivato a inglobare anche parte del primo, dando alla luce una costruzione grande nelle forme e nella bellezza architettonica. Un vero e proprio tesoro di immenso valore.
- Chiesa di San Fedele: la più antica della città, che ancora mette in mostra il suo medievale fascino, conservando al meglio la sua struttura. Tanti sono gli edifici medievali che si affacciano sull’omonima piazza, un tempo mercato e snodo commerciale di Como. È questo il cuore antico della città, che mai ha smesso di battere.
- Musei: tra i tanti luoghi della cultura, dove sono gelosamente custoditi tanti gioielli del passato, possiamo ricordare (tralasciando il già citato Museo Voltiano) il Museo Archeologico Paolo Giovio, il Museo Storico Giuseppe Garibaldi e la Pinacoteca Civica. Piccole tappe che non possono mancare nel giro turistico della città di Como.
- (ex) Casa del Fascio: uno straordinario esempio di architettura razionalista italiana (MIAR).
Cosa vedere a Como? Una semplice domanda che sempre riesce a mettere in difficoltà, poiché sono davvero tantissime le tappe obbligatorie per una completa visita della città.
La cosa meravigliosa è che Como permette di fare un tuffo dal passato al presente in modo a dir poco spettacolare: dai vicoli medievali, dalle strade che ospitano edifici del periodo romanico o rinascimentale, dalle piazze che mostrano alcuni dettagli liberty, si passa alla parte moderna della città.
La cosa incredibile è che non ci si accorge di nulla. È questa la vera magia di Como.
Un consiglio: se avete in programma una visita della città a fine estate, non perdete assolutamente il Palio del Baradello!
A spasso sulle sponde del Lago di Como
Dopo un affascinante giro turistico alla scoperta delle meraviglie del centro città, è giunto il momento di addentrarsi in un paesaggio incantevole. In alcuni casi è difficile descrivere la bellezza di un luogo, proprio come ora.
Trovare le giuste parole per descrivere al meglio questo incantevole specchio d’acqua, che bagna un territorio dove rigogliosa regna la natura, è davvero difficile.
Ecco perché abbiamo chiesto aiuto al grande Manzoni, che grazie ai suoi immortali versi è riuscito, con eleganza, a creare una cartolina di parole.
Il Lario, altro nome con cui è conosciuto lo spettacolare Lago di Como, si estende ai piedi delle Prealpi, con paesaggi da favola e un’atmosfera che è impossibile trovare altrove.
Una location straordinaria, amata dai visitatori italiani e dai numerosi turisti stranieri che in ogni momento dell’anno affollano l’intero territorio. Tanto turismo, ma anche un incredibile silenzio: in questi luoghi si respira un’aria tranquilla e tutti osservano, senza parlare (restare a bocca aperta e senza parole è cosa normale) le meraviglie paesaggistiche.
È un silenzio quasi assordante, che rende ancor più belli i borghi, che si affacciano sulle acque del lago, e la vegetazione, che maestosa abbraccia l’intero territorio.
Partendo proprio dalla città di Como è possibile seguire un itinerario tra i più pittoreschi borghi del Lario, a spasso tra aristocratiche ville immerse nel verde.
Cosa vedere nei dintorni di Como? Ecco una lista dei borghi più belli:
- Cernobbio: unico è il fascino della Riva di Cernobbio e della sua favolosa piazza circondata dalle acque del lago. Un luogo dove trascorrere qualche ora in totale relax, ammirando un paesaggio nel quale si intravedono lussuose ville in stile liberty, altra caratteristica che rende questi luoghi unici e ancor più belli.
- Bellagio: meta rinomata per il turismo di élite. Lussuose ville e residenze nobiliari si susseguono ininterrottamente. La Perla del Lago di Como (così è conosciuta la silenziosa ed elegante cittadina di Bellagio) è il luogo perfetto dove trascorrere una rilassante e romantica vacanza, passeggiando tra i caratteristici vicoli del centro storico.
- Menaggio: tranquilla realtà urbana che oggi vive principalmente di turismo, mentre un tempo era un importante centro mercantile. Esclusive boutique e negozi di lusso si alternano, tra le strade cittadine, a edifici storici dall’antico e immortale fascino. Gode di una posizione straordinaria sulle sponde del Lago di Como.
- Moltrasio: rinomata per le sue ville, per il clima mite e soleggiato, per la tranquillità e perché…semplicemente, è un borgo da mille e una notte.
Veri e propri gioielli di immenso valore, che nelle acque si specchiano in tutta la loro lucentezza. Ma a completare il collier del Lago di Como ci sono anche altre perle: Mandello del Lario, Dongo e Fiumelatte, anche se meno conosciuti, si presentano come borghi spettacolari, dei quali, sicuramente, vi innamorerete. In due giorni visitarli tutti non è possibile, ma inserire almeno uno di questi borghi tra le tappe del proprio viaggio si può fare!
Cosa fare a Como: pic-nic, trekking e un bel bagno nel Lario
Il Lago di Como offre la grande possibilità di staccare letteralmente la spina e rilassarsi immersi in un paesaggio mozzafiato.
Cosa fare? Per gli amanti del relax assoluto consigliamo di scegliere una delle bellissime spiaggette che si trovano a pochi chilometri dalla bella città di Como. Il modo giusto per trascorrere un pomeriggio rilassante, dopo aver visitato qualche spettacolare borgo.
Amate le lunghe passeggiate immersi nella natura?
Benissimo, lungo le sponde del Lago di Como è possibile fare trekking lungo i sentieri che conduco a punti panoramici fantastici. Passo dopo passo, osservando dall’alto il lago, si giunge in luoghi dove nessun elemento della moderna realtà è presente. È questo il miglior modo per scoprire le bellezze di un territorio incredibilmente scenografico.
Che ne dite di organizzare un bel pic-nic all’ombra della fitta vegetazione lungo le sponde del Lario?
I ristorantini, romantici e pronti a farvi assaporare i migliori piatti della locale tradizione culinaria, sono delle potenti calamite: è difficile resistere alla tentazione di entrare e assaggiare tutto. Però, è spettacolare fermarsi in mezzo alla natura e consumare anche un pranzetto veloce.
Un semplice panino o un piatto freddo, mangiato lungo le sponde del lago o più su, arrivando a piedi in uno dei punti panoramici più scenografici, può trasformarsi in un pranzo a 5 stelle. Resistere alla tentazione di entrare in uno dei rinomati ristoranti che affollano tali luoghi è difficile, ma è impossibile non rispondere al richiamo della natura.
Cosa mangiare a Como
Abbiamo fatto un tuffo tra le bellezze paesaggistiche di un territorio incantevole, abbiamo nuotato in un mare (forse, è meglio far riferimento al lago) di eleganti edifici che donano al centro città un aristocratico aspetto, ora è giunto momento di assaporare qualche prelibatezza locale.
Cosa assaggiare?
La cucina locale è un mix di forti sapori: la collina e la montagna si uniscono al lago, creando una fusione rustica, ma anche raffinata. Una tradizione culinaria povera, che nella semplicità dei piatti tipici ritrova la sua massima espressione. Impossibile resistere al gusto di un grande fritto misto di lago (alborelle, agoni, bottatrici e lavarelli sono i pilastri portanti di questo piatto), al pesce in carpione (il pesce viene prima fritto e poi marinato in aceto, cipolla e alloro) o al pesce in salsa verde (grigliato e marinato in una salsa di prezzemolo, aceto, mollica di pane, acciughe, aglio, uovo e olio d’oliva). Basta unire a questi piatti il profumo e il sapore dei formaggi locali, assaggiando prima un po’ di polenta taragna, per completare un pasto in grado di mandare al manicomio le papille gustative.
Accompagnate il tutto con un bel Domasino delle Terre Lariane, vino profumato e dal sapore inconfondibile, e concludete con un assaggio di miascia, tipico dolce locale.
Como: tra leggende e misteri
Tante sono le leggende e i misteri che aumentano il fascino turistico del Lago di Como. Avete mai sentito parlare del fantasma di Ghita e dell’anima infuocata? Vi raccontiamo cosa è successo, così da preparavi in caso di avvistamento di strane creature.
La leggenda narra che Ghita, una giovane donzella del posto, mentre tornava dalla casa di alcuni parenti a Cernobbio, fu aggredita da un malfattore. Ci fu una colluttazione e entrambi caddero in un dirupo. L’aggressore morì, mentre la giovane si salvò grazie alle sue vesti che si impigliarono in alcuni rami.
Da quella sera, ogniqualvolta il tempo è burrascoso, si intravede un fuoco, che tutti descrivono come l’anima dannata e infuocata del malfattore. Non finisce qui, poiché nel 1946 un quotidiano locale riportò anche la notizia dell’avvistamento di una strana creatura: secondo le fonti locali si trattava del fantasma di Ghita.
Prima abbiamo consigliato di fare un bel bagno nel Lago di Como, ma fate attenzione: Larry potrebbe attaccarvi. Si tratta di un mostro marino, o meglio lacustre, con sembianze simili a quelle descritte nella leggenda del mostro di Loch Ness. L’ultimo avvistamento di questo immenso Lariosauro risale al 2003, quando un uomo dichiarò di aver visto nelle acque una specie di anguilla dal corpo robusto, lunga più di 12 metri.
Era davvero un mostro? Ancora nuota indisturbato nelle acque del Lario? Domande a cui non possiamo rispondere, poiché nessuno ha informazioni precise in merito. Quello che è certo è che questa leggenda ha aumentato la curiosità nei turisti, che si recano sulle sponde del Lago di Como con la speranza di intravedere il mostro. In Scozia c’è Nessie, in Italia Larry. Ad ognuno il suo mostro, a ogni lago la sua leggenda.
Ecco alcuni tour che puoi fare a Como