Venezia, capoluogo della regione Veneto, è una delle più belle e caratteristica città Italiane, meta turistica ambita e fra le più importanti a livello planetario, è considerata il luogo strategico di connessione con il Medio Oriente e la sua storia è millenaria.

Venezia Hotel

In questa splendida cittadina lagunare vivono oltre 270.000 abitanti, è situata nel Nord-Est d’Italia ed affaccia sul mare Adriatico.

Venezia è suddivisa in Sestieri, tre di questi (Castello, San Marco e Cannaregio) stanno al di qua del Canal Grande tenendo come punto di riferimento Piazza San Marco; gli altri tre invece, sono Santa Croce, Dorsoduro e San Polo-Rialto.

Queste sei suddivisioni della città sono rappresentate nel “Ferro” (parte anteriore metallica delle gondole – imbarcazioni tipiche della città – che presenta per l’appunto sei punte/linee).

La parte posteriore dell’imbarcazione invece, raffigura l’isola Giudecca che si trova proprio di fronte a Piazza San Marco.

La storia di Venezia

Il primo documento delle origini di Venezia è una lettera di Cassiodoro del 537. L’anno 814 potrebbe rappresentare il momento di nascita dello stato dei Veneti grazie alla spartizione dei territori fra Franchi e Bizantini.

La funzione della città s’era già delineata in precedenza: punto settentrionale dei commerci bizantini verso l’ Europa.

Il momento di maggior potenza viene raggiunto da Venezia periodo delle Crociate, le enormi ricchezze accumulate si traducono in palazzi, chiese ed edifici pubblici.

La spettacolare crescita di Venezia non può non creare attriti fra la città e le altre Repubbliche marinare italiane, in particolare con Genova; i primi scontri avvengono nel 1277 e da allora è un susseguirsi di guerre.

La città è costretta ad una serie di guerre contro i Turchi per poter salvaguardare i suoi commerci nei Balcani; comunque dopo la caduta di Costantinopoli i rapporti con il mondo mussulmano si fanno sempre più difficili.

La proclamazione della Repubblica di San Marco
La proclamazione della Repubblica di San Marco foto di Sanesi – scannerizzata (Pubblico dominio)

La scoperta delle vie delle Indie mette in crisi i traffici veneziani a favore dei Portoghesi ed Olandesi, mentre la scoperta delle Americhe penalizza definitivamente la città.

Dopo le tumultuose vicende napoleoniche, con il Trattato di Vienna lo Stato Veneto viene annesso all’Austria, ma appena giunge in città la notizia dei moti, i veneziani insorgono, proclamando dapprima la repubblica e poi l’annessione al Piemonte. L’unificazione con le altre province italiane avviene nel 1866.

Cosa vedere

Naturalmente, il capoluogo Veneto, è catalogata fra i patrimoni dell’umanità istituito dall’UNESCO, infatti è una città unica nel suo genere, dove non esistono strade ma solo canali e corsi d’acqua navigabili con piccole imbarcazioni (Gondole).

Storicamente venne denominata la Dominante oppure anche come la Serenissima, difatti è stata per oltre un millennio la capitale della repubblica di Venezia.

Un Giro in città in uno o 2 giorni

La città vecchia principalmente vive di turismo, ma anche di manifattura ed artigianato locale, basti pensare ai bellissimi vetri di Murano (piccola isola della laguna di Venezia). Inoltre, la parte di città più recente posizionata sulla terra ferma, presenta una fiorente attività commerciale e punto di riferimento per l’economia dell’intero paese.

Venezia, offre molteplici possibilità a livello turistico e gastronomico, per svariati fattori: storia, cultura, romanticismo, shopping e divertimento; naturalmente offre anche una vasta selezione di hotel a Venezia.

In particolar modo, per chi vuole visitare Venezia anche per pochi giorni non deve perdere alcune zone e tradizioni che rendono la visita alla città unica ed indimenticabile:

• iniziamo dal Canal Grande, la famosa via d’acqua che gli abitanti del territorio chiamano Il Canalazzo
• poi, ci sono i diversi Ponti, tutti conosciuti e famosi. Sono il Ponte dell’Accademia, il Ponte degli Scalzi, il Ponte di Rialto, il Ponte della Costituzione, quest’ultimo inaugurato nel settembre 2008.

Il ponte dei sospiri
Il ponte dei sospiri foto di Nino Barbieri (CC BY 2.5)

• simbolo della città di Venezia è la famosa Torre dell’orologio, che con i suoi rintocchi scandisce le ore, grazie ai due giganti, conosciuti come i “due Mori”, ovvero divenuti scuri dai segni del tempo, e quindi invecchiati.
Piazza di San Marco: è considerata il fulcro del sestiere ed il cuore della città (unico spiazzo considerato come Piazza), dove sono presenti i monumenti più importanti: Palazzo Ducale, Basilica di San Marco.

La Basilica di San Marco è l’opera più rappresentativa, eretta tra il IX e XV secolo.

E’ un capolavoro d’architettura. La facciata, a due ordini di 5 ampie arcate, ha coronamento gotico-fiorito ed e’ splendente di marmi e mosaici. Nella Basilica sono da ammirare le raffigurazioni di “Cristo sul monte degli Olivi” e la traslazione del Capo di San Marco.

Accanto alla Basilica si erige  il Campanile, il più alto di Venezia , quasi 97 metri. In vetta al Campanile, si può ammirare la statua famosa per la sua altezza, circa 3 metri, dell’Arcangelo Gabriele. M

agico l’effetto delle ali della statua che si muovono con il vento.

La Basilica Patriarcale di San Marco e il Campanile nell'omonima Piazza
La Basilica Patriarcale di San Marco e il Campanile nell’omonima Piazza foto di Honza Beran (CC BY 3.0)

Lido di Venezia: molto caratteristico perché si tratta di una fine isola che si prolunga per oltre 10 km nella laguna veneziana ed il mar Adriatico. In questa lingua di terrà c’è anche la spiaggia di Venezia.
Museo Ca’ d’Oro: noto palazzo situato lungo il Canal Grande dove è presente la Galleria di Giorgio Fianchetti
Gallerie dell’Accademia: che si trovano in Dorsoduro e conservano  le opere del Carpaccio (Miracolo a Rialto, Congedo degli Ambasciatori inglesi dalla Corte di Bretagna, Incontro e Partenza dei Fidanzati), del Giorgione (Tempesta, Giovane Ignuda, Ritratto di Vecchia), del Tiziano (la Presentazione della Vergine), Gentile Bellini (Miracolo al Ponte San Marco) e infine del Lotto (Ritratto di gentiluomo). Una visita merita la Scuola di San Giorgio degli Schiavoni dove si possono ammirare stupendi affreschi di Carpaccio.
• Fra una visita e l’altra, accomodarsi in un’osteria oppure in un bar all’aperto ed assaporare un Recioto di Soave (vino bianco tipico del Veneto) con affettati e polenta Veneta.

Le isole della laguna

Tutto il mondo conosce Venezia e i monumenti prima citati, come  piazza San Marco, simbolo della città e “cartolina” dell’Italia. Il ponte dei sospiri, le calli e le vie strette, oltre che gli splendidi palazzi rinascimentali.

Ma Venezia nella sua laguna ha anche tante piccole e sconosciute isole. Queste isole della laguna sono una piccola oasi di pace e offrono al visitatore un insolito viaggio tra natura e storia, silenzi e atmosfere surreali.

La prima tappa è San Michele, l’antico cimitero di Venezia raggiungibile con i vaporetti in partenza da Fondamenta Nuove. Si prosegue poi per la più famosa Murano, detta anche l’isola dei fuochi, a causa delle numerose fornaci qui trasferite per salvare dagli incendi la capitale della Serenissima.

A Murano si visitano le antiche fabbriche del vetro, ma anche la chiesa di San Pietro Martire, che conserva al suo interno due bellissime pale di Giovanni Bellini. Burano è una vivace isola di pescatori, con le case dai muri colorati e il Museo del Merletto, che racconta l’evoluzione di quella che un tempo era la principale attività produttiva dell’isola.

Vista del canale degli Angeli, Murano
Vista del canale degli Angeli, Murano foto di Aqwis (CC BY-SA 3.0)

C’è poi l’isola di Torcetto, un piccolo gioiello con poche case isolate, ampi spazi verdi, un inquietante ponte del Diavolo e la splendida basilica bizantina, la più antica della laguna, affiancata dal battistero.

La leggenda vuole che l’antico sedile di marmo posto al centro della piazzetta sia stato il trono di Attila, il Re degli Unni. Non bisogna dimenticare la piccola San Lazzaro degli Armeni, isola nella laguna sud, sede di uno dei primi centri del mondo di cultura armena, con una ricca e preziosa biblioteca, che conserva migliaia di codici, preziose miniature e un bell’affresco del Tiepolo.

Dopo un’altra breve corsa di vaporetto si arriva all’isola della Giudecca, in realtà formata da otto isolotti collegati da ponti. Particolarità dell’isola: la sua forma davvero originale è a spina di pesce.

Una piacevole passeggiata tra antichi palazzi, monasteri, giardini, cantieri navali e orti conduce alla scoperta della maestose basiliche di Santa Maria della Salute e del Redentore (progettata dal Palladio).

Anche qui un trionfo di opere di Tiziano, Tintoretto, Alvise Vivarini e Palma il Giovane. E, sulla punta, un globo d’oro sorretto da due giganti che simboleggia la fortuna che governa il mondo.

Chiesa del Redentore, Giudecca
Chiesa del Redentore, Giudecca foto di Didier Descouens (CC BY-SA 4.0)

Le isole veneziane sono dunque tutte da scoprire e richiedono un weekend intero per poterle almeno conoscere sommariamente.

Ricordiamo, inoltre, che presso la Laguna di Venezia sarà possibile scegliere tra numerose tipologie di strutture ricettive, inclusi leading camping tra i più noti d’Europa (clicca qui).

I musei di Venezia

Se le piazze e le tante chiese, oltre che i meravigliosi palazzi sono conosciuti in tutto il mondo,lo sono meno i musei che Venezia possiede e che racchiudono la storia e la cultura della città.

Oltre allo splendido Palazzo Ducale, Venezia offre al visitatore numerosi altri interessanti musei. In piazza San Marco si incontra il Museo Correr, con mostre temporanee, una collezione di opere di Antonio Canova e la quadreria che raccoglie capolavori dell’arte veneta dalle origini al Cinquecento.

Ca’ Rezzonigo ospita dipinti, sculture, affreschi e arredi del Settecento veneziano, firmati da autori quali lacopo Tintoretto, il Canaletto e Ciandomenico Tiepolo. Palazzo Venier dei Leoni è la sede veneziana della Collezione Peggy Guggenheim, che espone capolavori del Cubismo, Futurismo, Pittura Metafisica, Astrattismo europeo, scultura d’avanguardia, Surrealismo ed Espressionismo Astratto americano.

Palazzo Venier dei Leoni, in risalto la terrazza panoramica sporgente sul Canal Grande
Palazzo Venier dei Leoni, in risalto la terrazza panoramica sporgente sul Canal Grande foto di G.Lanting (CC BY 3.0)

Un giro turistico in città non deve dunque escludere una visita in uno di questi centri del sapere. Molto spesso durante l’anno sono riservate ai visitatori occasioni e opportunità uniche, come mostra nel Guggheneim “I GIGANTI DELL’AVANGUARDIA: Miró, Mondrian, Calder e le Collezioni Guggenheim” nel 2012.

Cosa fare a Venezia

Venezia, una delle città più belle, affascinanti e romantiche del mondo, oltre ad avere numerosi angoli e scorci tutti da scoprire, organizza eventi e attività.

Feste e tradizioni

Scorcio di Venezia

Tante le tradizioni e i posti da visitare a Venezia.

Segnaliamo in particolare , il famoso Carnevale di Venezia: si tratta di una festa tra le più antiche della città, che ancora oggi dopo tantissimi anni turisti provenienti da tutto il mondo vengono ad ammirare alloggiando nei vari hotel di Venezia.

Un’altra antica tradizione è la Festa della Sensa che viene festeggiata nel mese di maggio in occasione dell’Ascensione. Durante questa giornata viene celebrato il matrimonio simbolico tra Venezia e il Mare, per ricordare le vittime della flotta navale.

Tra le manifestazioni più importanti c’è sicuramente il Festival del Cinema, che viene organizzato ogni anno a settembre presso il Palazzo del Cinema. Anche la Regata storica è una festa che richiama tanti turisti, così come la Festa del Redentore che viene organizzata alla terza domenica di luglio. Tra le manifestazioni musicali più importanti di Venezia ricordiamo “Venezia suona”. Ogni anno la città si trasforma in un romantico allestimento musicale con suoni e magie.

Una tradizione veneziana è anche quella del Palio delle Repubbliche Marinare. Le quattro città coinvolte (Genova, Pisa, Amalfi e Venezia) organizzano a turno delle manifestazioni per ricordare gli eventi storici del Medioevo. Anche il 25 aprile , giorno festivo in tutta Italia per la liberazione del nostro Paese, a Venezia è festa due volte. Si celebra infatti la Festa di San Marco, Patrono della città.

Festa della salute

In tutta Italia si svolgono ogni anno molte celebrazioni religiose, sempre particolarmente sentite dalla popolazione, anche perché molte di queste sono ormai diventate delle vere e proprie feste popolari, andando al di là del loro semplice e originario significato religioso.

 

Una delle celebrazioni più importanti che si svolge nella città di Venezia è la Festa della Salute, che attira molte persone ogni anno, tra abitanti del luogo e visitatori, per il carattere religioso che continua a mantenere, ma anche perché si tratta di un’occasione unica per rivivere storia e tradizioni della città approfittando delle varie offerte viaggio Venezia.

L’origine della Festa della Salute è da identificarsi negli anni 1630-1631, biennio in cui la città venne colpita da una terribile epidemia di peste che sterminò gran parte della popolazione: le testimonianze parlano di quasi 47.000 morti (più di un quarto della popolazione), senza contare le 95.000 vittime del Dogado.

La peste, arrivata a Venezia tramite un gruppo di persone di Mantova che erano venute a chiedere soccorso proprio perché la diffusione della stessa malattia nella loro città aveva paralizzato ogni attività, si diffuse velocemente e in modo impietoso.

Nonostante il Governo cercasse di porre rimedio o almeno di limitare la diffusione della malattia, creando delle necessarie misure sanitarie (disinfezioni della città, attivazione dei lazzaretti, seppellimento dei cadaveri infetti con la calce), l’incedere del contagio non si arrestava, rendendo Venezia una città debole e statica anche dal punto di vista economico, nonché diffidente nei confronti di chi poteva essere considerato portatore del contagio.

L’unica soluzione rimasta sembrò dunque quella di chiedere una grazia alla Madonna: i sopravvissuti, circa 10.000 persone, diedero vita ad una processione e girarono per tre giorni e tre notti intorno a Piazza San Marco tenendo in mano candele e statue votive.

Alla fine della processione, il 22 ottobre 1630 il Doge Nicoletto Contarini pronunciò a San Marco un voto per cui la città di Venezia si impegnava a costruire una chiesa grandiosa intitolata alla Salute per ottenere dalla Vergine Maria la cessazione della peste.

Le preghiere dei fedeli vennero evidentemente ascoltate, e nel Novembre del 1631 la peste poté dirsi debellata. L’architetto incaricato di costruire la chiesa fu Baldassare Longhena, che progettò un’imponente edificio (adatto ad esaltare la Vergine e la grandiosità della Repubblica), dall’originale pianta circolare, simbolo della corona della Madonna e della sua verginità.

La Salute venne costruita sulla Punta della Dogana, nel punto in cui in precedenza si trovavano degli abituri malsani.

Da allora e fino ad oggi ogni anno il 21 Novembre (giorno in cui venne consacrata la Chiesa) i Veneziani ricordano quei terribili anni e la grazia ricevuta dalla Vergine, e la festa della Salute è considerata come l’occasione per perpetuare il ringraziamento alla Madonna per aver placato la peste.

Moltissime sono infatti le persone che ancora oggi si recano alla Salute per accendere un cero votivo alla Madonna, e per rendere la processione più fluida viene costruito ogni anno un ponte provvisorio su barche, il Ponte Votivo, che attraversa il Canal Grande collegando la zona di San Moisè e Santa Maria del Giglio con la Basilica del Longhena, conferendo alla città un nuovo aspetto, grazie anche alla partecipazione attiva delle strutture turistiche come la maggior parte dei bed breakfast a Venezia.

Vista dell'interno 21 novembre
Vista dell’interno 21 novembre foto di Unofeld781 (CC BY-SA 3.0)

Ma la festa non è solo un evento religioso, ma anche laico, e molte persone partecipano alla processione più per rivivere le antiche tradizioni che perché mosse da un sincero sentimento religioso.

I bambini, in particolare, si godono questa festa, grazie alle numerose bancarelle di dolciumi, palloncini e giocattoli che trovano spazio nei pressi della basilica.

La Festa della Salute può anche essere un’occasione per i visitatori di assaggiare un gustoso piatto, che viene tradizionalmente preparato in questa giornata: la castradina, piatto a base di carne di montone che ricorda ciò che i veneziani mangiavano maggiormente durante la pestilenza, grazie ai rifornimenti alimentari concessi alla città dai Dalmati, sulle cui terre erano diffusi, appunto, i montoni.

Sia per la sua natura religiosa che per il suo carattere folcloristico, la festa della salute attira ogni anno un numero così elevato di visitatori e pellegrini da rendere necessario l’uso di sensi unici pedonali già dal ponte dell’Accademia.

Venezia è una città bellissima, ricca di storia, arte e cultura. Ognuna delle sue numerosissime chiese nasconde delle meraviglie da scoprire, e la Salute è sicuramente una delle Chiese più maestose e conosciute della città. La festa del 21 novembre è un’occasione per ammirarla in un contesto particolare, e per assaporare una ricorrenza molto amata dai Veneziani.

Giornata della Memoria

Il 27 gennaio in Italia ricordiamo lo sterminio degli ebrei, più tristemente noto come Olocausto e Venezia fu la prima città europea, persino prima delle terribili vicende della seconda guerra mondiale, a emarginare gli ebrei.

La visita a Venezia può essere dunque un’ottima occasione per scoprire anche questo lato della cittadina e visitare il ghetto di Venezia.

Pesca in valle nella Laguna

Inoltre questa cittadina per sua natura geomorfologica, dedita alla pesca, grazie all’iniziativa pescaturismo gestita da Laguna Pesca e Pescaturismo, società di pesca tradizionale, in collaborazione con L’altra Venezia offre a visitatori/turisti l’opportunità di poter assistere alla cernita del pescato, imparare a cucinarlo secondo la tradizione locale, direttamente nei luoghi della pesca.

Qui è appunto è possibile trascorrere una giornata densa di emozioni, poter osservare i più antichi ed affascinanti metodi di cattura e gustare il pesce appena pescato riscoprendo le ricette della tradizione locale.

Venezia può essere una città costosa e sovraffollata, ma se prenotate in anticipo un albergo economico oppure prendere in affitto case vacanze Venezia non dovreste avere problemi.
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