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Oggi ci troviamo nell’arcipelago delle Isole Egadi, composto da tre isole principali ed altre due di minore importanza collocate a circa 7 km dalla costa occidentale della Sicilia, nel mezzo di Marsala e Trapani; le cinque isole fanno parte della provincia di Trapani e nel loro insieme costituiscono il comune di Favignana.
L’arcipelago, strettamente collegato con la Sicilia e di dimensioni di 37,45 chilometri quadrati è formato da cinque isole: Favignana, Marettimo e Levanzo sono le principali, mentre Formica e Maraone sono le minori, formate per lo più da scogli.
I primi insediamenti umani nelle Isole Egadi si hanno principalmente a Levanzo e Favignana, anche se in misura minore in quest’ultima isola; questi insediamenti, così come si suppone, sembra siano derivati dalle glaciazioni che crearono un passaggio naturale tra l’Africa e la Sicilia.
Queste isole vennero conquistate dai Romani nel 241 a.C. in seguito alla Prima Guerra Punica, ma passarano nelle mani dei Vandali con il crollo dell’impero romano ed in seguito dei Goti ed infine dei Saraceni.
ISOLA DI FAVIGNANA
– Indubbiamente la più rinomata e conosciuta è l’Isola di Favignana che si trova a circa 7 km dalla costa occidentale sicula di fronte alle Isole dello Stagnone di Marsala; la sua superficie è di 19 chilometri quadrati ed il suo sviluppo costiero, frastagliato e ricco di cavità e grotte, si estende per 33 chilometri.
La forma dell’isola, a farfalla, ha dato nell’antichità il nome Aegusa, appunto farfalla, mentre l’attuale nome deriva dal Favonio ovvero un vento caldo di ponente che ne determina il clima molto mite.
Numerosi sono gli accessi al mare, in gran parte scoglieri però, i principali sono Lido Burrone (sabbia), Cala Azzurra, Cala Rossa, Cala Grande, Grotta Perciata e Calamoni.
ISOLA DI LEVANZO
Tra le cinque isole delle Egadi è la più piccola, infatti presenta una superficie emersa di appena 5 chilometri quadrati; è formata da rocce calcaree bianche e vede la presenza di numerose grotte; non ha strade rotabili, a parte un piccolo tratto di strada asfaltata che conduce alla spiaggia del Faraglione. Sulla costa si affacciano alcune grotte, tra le quali la più nota è la Grotta del Genovese che presenta incisioni e pitture rupestri di 11000 anni fa.
ISOLA DI MARETTIMO
Tale isola è la più occidentale delle Egadi e si è staccata dalla terraferma millenni prima delle altre due isole principali; degne di nota sono le diverse grotte raggiungibili peraltro solo dal mare.
ISOLA DI MARAONE
Questo è un piccolo lembo di terra, o forse sarebbe meglio dire un grosso scoglio di forma stretta e lunga poco più di 600 metri e con una larghezza, che nel punto maggiore, non supera gli 80. Si trova tra l’isola di Levanzo e la costa di Trapani.
ISOLA FORMICA
– Anche questa isola può essere iscritta come un piccolo lembo di terra, quasi un grosso scoglio situato tra l’isola di Levanzo e la costa di Trapani; nel corso dei secoli venne abitata dai Fenici prima e poi dai Cartaginesi, Greci, Italici, Romani, Arabi e Normanni. Su questo isolotto si può ancora ammirare una vecchia tonnara con i resti di due antichi edifici, un faro e la comunità terapeutica per tossicodipendenza “Mondo X” fondata da Padre Eligio.
La Tonnara di Favignana
Nelle splendide e affascinanti isole Egadi, si celano nella cucina siciliana , segreti e tanti misteri circa la mattanza del tonno, che qui si pratica fin da tempi remoti. Incisioni che raffigurano tonni si trovano nella grotta preistorica del Genovese a Levanzo, altre collegate alla lavorazione e salagione del pesce sono ancora visibili a Favignana.
La bottarga, piatto che si degusta proprio su queste isole, sembra risalga all’epoca fenicia, ma anche i Romani lavoravano la bottarga sotto sale dentro conche scavate nella scogliera vicino al mare, ancora visibili nella Cala San Nicola.
Il termine bottarga deriva dall’arabo but rikh che significa “uova di pesce salate”. Gli arabi erano conosciuti nel bacino del Mediterraneo per le loro raffinate tecniche culinarie, che prima trasmisero agli spagnoli e poi agli italiani, spesso assieme al nome dei prodotti. La storia di Favignana e della sua tonnara è legata fortemente a questo grande pelagico, ai suoi ritmi, ai suoi periodici passaggi, alla calata e al salpato delle reti, alla possibilità che i negozianti davano ai tonnaroti di comprare a credito, per poi pagare alla “nisciuta da tunnara”, evento molto importante che dava vita ad un breve periodo di benessere economico.
A questi eventi veniva dato anche un significato religioso: in tonnara è ancora allestita una sorta di croce con affisse immaginette di santi, tutte le fasi della pesca sono precedute da preghiere e canti propiziatori e seguiti da religiosi ringraziamenti.
L’immagine della Madonna sita sul promontorio del Calvario che guarda il mare, sulle sue braccia non tiene il Bambinello ma un tonno.
Oggi l’attività della pesca del tonno, tanto prosperosa fino agli anni Settanta, si è ridotta notevolmente a causa della diminuzione della specie, determinata anche dalla concorrenza dei giapponesi che praticano una pesca indiscriminata nelle antistanti acque internazionali.
Il tonno rimane comunque il pesce preferito per chi trascorrere le sue vacanze nelle isole Egadi. Ogni trattoria o ristorante ha un piatto in cui il tonno è protagonista assoluto. Anche per i più piccini, che di solito sono riottosi al consumo del tonno, sono stati preparati ottimi stuzzichini. Ovviamente tutti da provare!
Per informazioni dettagliate e consigli sulla zona, potete visitare in sito www.egadi.com
Per informazioni e prenotazioni online dei traghetti per le Egadi, visitate il sito www.ufficiotraghetti.it