Venezia, capoluogo della regione Veneto, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, si impone sulla laguna veneta come quella città magica e speciale che si fa ricordare per la sua particolarità e splendore.

Il suo territorio lagunare è costituito da numerose isole che accolgono varie manifestazioni ed eventi oltrechè nascondere passati storici e monumenti architettonici di pregio e gli immancabili e tantissimi hotel.

Veduta di Palazzo Ducale e del campanile di San Marco a Venezia
Veduta di Palazzo Ducale e del campanile di San Marco a Venezia– foto di Luca Aless ( CC BY-SA 4.0)
Fra le isole più conosciute, che ogni hanno accolgono il maggiore flusso turistico, il Lido di Venezia, dà vita alla parte di costa che segna il confine con l’Adriatico; è qui che sorgono i maggiori stabilimenti balneari e si trovano le spiagge affollate dai turisti mentre ogni anno si ripete la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia che accoglie un gran numero di celebrità.

A nord-est di Venezia, sorge silenziosa ma rilevante, l’isola di Murano; un piccolo gruppo di sette isolette venete, collegate fra loro da ponti, conosciuto in tutto il mondo per l’attività che da secoli qui si svolge: l’artigianato del vetro.

L’arte vetraria veneziana ha origini infatti molto antiche, i ritrovamenti fanno pensare già al VII secolo a.C.. Amurianum, come veniva denominata Murano un tempo, è cresciuta nei secoli per la sua arte vetraria, unica e particolare, sviluppatasi con il maestro Angelo Barovier che segnò il passaggio verso il ‘400 all’uso del vetro bianco molto simile al cristallo. Come Venezia, anche Murano è totalmente urbanizzato e, con i suoi 4500 abitanti circa, risulta essere uno dei comuni più popolosi della Laguna; la località è rinomata in tutto il mondo per la plurisecolare lavorazione artigianale del vetro.

Murano, Venezia
Murano, Venezia– foto di Aqwis ( CC BY-SA 3.0)

Murano venne dunque fondata probabilmente durante le invasioni barbariche dai profughi di Altino, da sempre la città si è inserita nella Venezia marittima e mantenne una propria autonomia fino al 1171 quando fu unita al sestiere di Santa Croce.

Da subito divenne importante per la lavorazione artistica del vetro e venne anche emanato un decreto della Serenissima Repubblica, nel 1295, che sanciva lo spostamento delle fornaci da Venezia in quanto queste avevano provocato, più di una volta, dei gravosi incendi molto pericolosi per la città di Venezia dove le abitazioni erano costruite quasi totalmente in legno
Un periodo più buio venne vissuto da Murano sotto Napoleone quando costui distrusse numerose chiese e conventi, di fatti ad oggi se ne contano unicamente tre.

Abbiamo già menzionato il decreto emanato dalla Serenissima nel 1295 in cui si stabiliva che le vetrerie di Venezia, attiva da oltre tre secoli, fossero trasferite a Murano; questo spostamento consentì a Venezia, conosciuta in tutto il mondo per tali lavorazioni, di controllare meglio l’attività di fatti i mastri vetrai erano obbligati a vivere sull’isola e non potevano lasciarla senza aver ottenuto uno speciale permesso, per evitare che si trasferissero in altre città il know-how di queste lavorazioni.

E forse proprio qualche mastro vetraio che fuggì dall’isola diede origine, nel XV secolo, alla principale attività che fece concorrenza al vetro di Murano, ovvero la lavorazione dei cristalli di Boemia.

Oggi con il vero vetro di Murano, garantito dal suo marchio di autenticità, sorto con la legge regionale nel 1994, sono prodotti splendidi oggetti di raffinato artigianato, lampadari, vasi e molto altro, che si distinguono per l’accuratezza delle forme e la lucentezza dei cristalli. Molto significativa per il turista è la visita alle fornaci, dove si può ammirare davvero la magia del processo produttivo che porta alla creazione di questo particolare vetro di Venezia.

Esposizione nel Museo del Vetro
Esposizione nel Museo del Vetro– foto di Godromil ( Pubblico dominio)

Abbiamo detto che prima dell’avvento di Napoleone nell’isola si contavano quasi venti tra parrocchie, conventi e monasteri; attualmente invece ne rimangono solo tre: Basilica dei Santi Maria e Donato, San Pietro Martire e Santa Maria degli Angeli. Tutte e tre questi monumenti religiosi meritano una visita.

Da non perdere, in quanto interesse storico-artistico, è il Palazzo Giustinian dove nel 1861 il sindaco di Murano Antonio Colleoni e l’abate Vincenzo Zanetti decisero di fondare all’interno di tale palazzo il Museo del Vetro, volto a narrare la storia e l’evoluzione di quest’arte che ha reso celebre il centro abitato in tutto il mondo; qui si trovano vasi, coppe, sculture e maestosi lampadari, tra i quali il più imponente arriva ad avere ben 60 bracci.

Da vedere, infine, c’è anche il Faro di Murano che è una costruzione cilindrica in marmo d’Istria molto importante nonostante sia in una posizione più interna rispetto al mare; è situato all’estremità di Viale Garibaldi (Bressagio) più precisamente in Fondamenta Francesco Maria Piave.

Maestri vetrai in via d’estinzione

Il vetro è lavorato da secoli in modo sublime da maestri vetrai di Venezia, celebre nel mondo quello prodotto a Murano, ma c’è un paradosso. O si va da giovanissimi a bottega da un maestro muranese, oppure lì non c’è un luogo di alta formazione, di specializzazione per l’arte vetraria a livello accademico e universitario.

Come se fosse qualcosa di avulso dalla cultura locale. Solo alcune iniziative private valorizzano negli ultimi tempi hanno valorizzato al massimo livello questo patrimonio di artìgianato-artistico. Se ci fosse un master, qui verrebbero da tutto il mondo.

Lo svedese Bertil Vallien, del movimento Studio Glass (sorto nel 1962), lavora negli studi Kosta Boda, con una speciale tecnica del vetro a stampo. La sua prima personale in Italia, a Palazzo Cavalli Eranchetti, è un seducente “catalogo” di possibilità. Quel viso, appena intuibile, incamiciato nel vetro opaco arrivando a un risultato magnifico, sconfessa chi ancora considera l’arte vetraria arte minore.

Bottiglia Vetro Murano
Bottiglia Vetro Murano– foto di rsteve254 ( Pubblico dominio)

L’ex Convitto della Cini, in disuso, restaurato dall’architetto Annabelle Selldorf, diventa centro permanente espositivo, oltre che di formazione e consultazione. Venini è il cuore di questa iniziativa (i più importanti designer del ‘900 hanno lavorato per questo marchio).

E dal patrimonio di questa azienda si attinge per realizzare la prima mostra di taglio storico (curata da Marino Barovier), ricostruendo l’attività del famoso architetto Carlo Scarpa nella sua veste di direttore artistico di Venini dal 1932 al 1947.

Insomma è solo tramite l’iniziativa privata che l’arte della lavorazione del vetro continuerà a vivere. E’ anche questo un segno della crisi che ci attanaglia.

L’artigianato veneziano è comunque solo una delle tante caratteristiche che rendono la città conosciuta in tutto il mondo.

Venezia è città ricca d’arte e come tale racchiude in sé le originali opere di molti artisti italiani, e semplicemente passeggiando per la città troveremo monumenti e chiese ricchi di storia, inoltre è semplicissimo trovare un albergo Venezia storico ed in tipico stile artistico veneziano.

Maschere al Carnevale di Venezia
Maschere al Carnevale di Venezia– foto di Wanblee~commonswiki ( CC BY-SA 3.0)

L’evento più stravagante e maestoso, il Carnevale di Venezia, ricrea un magia unica per le vie e le piazze della città che per dieci giorni vengono colorate dalle maschere e costumi veneziani, in un incontro unico di musica e divertimento.

La mancanza dell’uso dell’auto e la sola possibilità di girare la città a piedi o nella caratteristica “gondola”, attraversando i canali veneziani, fanno di Venezia anche la “Città degli innamorati”, dove si possono compiere lunghe passeggiate affiancate dal dolce rumore dell’acqua.

Venezia un mix unico al mondo, che tutti vogliono visitare e dove trovare anche tantissime offerte hotel, una città incantata che regala ai suoi visitatori un soggiorno da fiaba.
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