I Villanoviani erano un antico popolo che abitava le zone appartenenti ora all’Emilia e alla Toscana, in particolare quelle attorno alle città di Bologna e delle province limitrofe (Vedi anche Chi erano i Villanoviani).
Era un popolo dotato di attrezzature all’avanguardia nella coltivazione e nell’artigianato. Le costruzioni erano particolari e anche le tecniche di edificazione erano originali.
La loro cultura è probabilemte espressione di una popolazione di origine etrusca.
Custode dell’eredità dei Villanoviani è il Museo Civico Archeologico allestito nel Convento di S. Agostino a Verucchio di Rimini: un gioiello per la rarità dei reperti.
Qui, grazie anche al progetto espositivo d’avanguardia, si entra nella vita dell’abitato che sorgeva sull’altura di Verucchio, vita testimoniata dai materiali delle oltre cinquecento sepolture scavate lungo le pendici.
Proprio i ricchissimi corredi funerari restituiscono l’immagine di una società di principi e guerrieri fondata sull’agricoltura, l’artigianato e il commercio.
Caratteristico del villanoviano è il rito funerario ad incinerazione con tombe entro pozzetti che contengono un ossuario di terracotta chiuso da una ciotola rovesciata o un dolio con il corredo funebre; nelle sepolture più ricche sono state scoperte, all’interno di fosse rettangolari, grandi casse con l’urna cineraria avvolta in un manto, vasellame, mobili, oggetti d’uso, armi, tessuti.
I corredi individuano tombe maschili e femminili: fra le prime si distinguono quelle dei guerrieri che comprendono morsi di cavallo, spade, punte di lance, asce, coltelli; nelle seconde spiccano, oltre a oggetti d’ornamento e vasellame ceramico e bronzeo, fibule in bronzo e ambra, monili (anche d’oro), fusaiole e rocchetti. Un unicum è costituito dai preziosi reperti dì tessuto tra cui un grande mantello semicircolare in filato di lana.
Nel percorso museale si impone la sala “del trono” in cui è esposta la tomba 89 della necropoli Lippi (collocata sotto la rocca) con il ricco corredo di stoffe, armi, fibule preziose e oggetti in legno. Eccezionale e ottimamente conservato il trono in legno intagliato con scene di vita nel villaggio, appartenuto ad uno dei più importanti membri dell’aristocrazia vissuto alla fine dell’VIII secolo a.C.
Una sala infine è dedicata all’area sacra di Pian del Monte, dove si è rinvenuto un pozzo riempito da ceramiche e bronzi databili fra il XIII e il V secolo a.C. Un museo in continua evoluzione per accogliere e valorizzare (con giornate di studio, conferenze e mostre) materiali e risultati di campagne di scavo che proseguono insieme ai lavori di classificazione e di inventario.
E’ un museo tutto da scoprire ed ammirare.
Si trova in via sant’Agostino a Verucchio (RN). Maggiori informazioni su http://www.verucchioturismo.it