C’è tempo fino al 28 Novembre per visitare, presso la settecentesca Villa Ponti di Arona, la mostra “Marilyn Monroe. L’Arte della Bellezza“. L’esposizione, curata da Carlo Occhipinti con la collaborazione di Massimo Ferrarotti, intende evidenziare l’attualità e l’umanità del leggendario mito Hollywoodiano attraverso i dipinti, le sculture e le fotografie di grandi artisti internazionali.
Aprono l’esposizione alcuni oggetti appartenuti alla donna divenuta simbolo e manifesto dei grandi mutamenti storici e di costume del Novecento e che in assoluto ha saputo interpretare lo spirito di un secolo in divenire e contraddittorio: gli abiti, le borsette, le scarpe e molti altri oggetti appartenuti a Marilyn Monroe dal 1 Giugno 1926 al 5 Agosto 1962, testimoni di alcuni dei suoi film più importanti: “Come sposare un milionario” (1953), “Il Principe e la ballerina” (1957), “Facciamo l’amore” (1960), racconteranno la storia di una diva, ma soprattutto la storia di una donna perfettamente calata nella realtà del suo tempo.
Oltre alla serie delle dieci “Marilyn” di Andy Warhol del 1962, diventata l’icona della corrente artistica rivoluzionaria della “Pop art”, letteralmente “esplosa” durante la seconda metà del secolo scorso, la mostra propone un’ampia sezione dedicata all’artista Mimmo Rotella, ai suoi décollages realizzati a partire dagli anni Sessanta e ispirati alla Monroe e la raccolta: “Marilyn. Bellezza Eterna”, dieci opere dello stesso Rotella incorniciate dalla lirica inconfondibile di Alda Merini, che a lei dedicò alcune poesie.
A celebrare il “topos” leggendario della bellezza sensuale e della femminilità saranno le elaborazioni foto-serigrafiche dell’artista milanese Giuliano Grittini, i dipinti di Debora Hirsch, Carlo Pasini, Omar Ronda, Tiziano Colombo e la seducente scultura in bronzo di Domenico Neri che intrappola la diva nelle sue dimensioni naturali, ne emana le velleità e le conferisce eterno respiro. L’artista torinese Ugo Nespolo esporrà trenta opere dedicate a Marilyn Monroe appositamente per Villa Ponti e chiuderà la Rassegna la sezione “The last sitting”: icone dall’artista-fotografo americano Bert Stern del giugno 1962, che ritraggono la Monroe a poche settimane dalla sua morte.
La mostra è documentata da un prestigioso catalogo (edito dalla Fondazione Art Museo) contenente la riproduzione delle opere esposte, i contributi critici di Manuela Moscolo e Mario L. Riva e le testimonianze critiche di Alda Merini, Serena Ferrando, Vincenzo Mollica e Massimo Ferrarotti. Completa l’edizione una vasta documentazione inerente alla vita di Marilyn Monroe, curata da Carlo Occhipinti.