Fondata nel I sec D.C., Trani, nel corso dei secoli, ha conosciuto alti e bassi pilotati da Re e Despoti che si sono succeduti nelle varie dominazioni fino a che non raggiunse il suo massimo splendore sotto la dominazione Sveva e l’influenza templare.
Porto obbligato per i viaggi verso e da la Terra Santa, i Templari ersero nella Nostra città una delle loro Domus più accreditate testimoniata ancor oggi dalla Chiesa di Ognissanti(già dei Templari) .
Documenti e testimonianze storiche ci riportano che…compito principale di questo leggendario ordine cavalleresco, fondato tra il 1117-1118 da nove cavalieri capeggiati dal francese Ugo de Panys, era la difesa dei pellegrini.


Molteplici furono gli episodi di cui le mura tranesi furono testimoni dell’arduo valore templare nell’assolvere questo pio compito. . Trani era uno dei porti d’imbarco preferito per i pellegrini ed i crociati che si recavano in Terra Santa per imbarcarsi da uno dei suoi Porti verso la Palestina,
sia perché era l’unica, insieme a Brindisi ad avere un Porto chiuso, sia per la qualità del vento, la cui brezza notturna spirava in modo continuo e costante vero est, tanto che la locuzione “ vento di Trani” divenne, nel Golfo Adriatico, di uso comune, per indicare un vento favorevole.

Per i pellegrini che si recavano in Puglia per imbarcarsi da uno dei suoi Porti verso la Palestina, il punto di raduno era costituito da Benevento, ove partendo dalla Porta Aurea , si attraversava il Ponte Valentino e ci si inoltrava nel territorio di Paduli girando verso Montemalo, attraverso Ponte Ladrone, sino a raggiungere da Ponte del Diavolo, Equo Tutico. Qui aveva termine la Salaria e iniziava la Via Romulea che congiunge la Via Egnathia con la Via Appia conducente ad Aquilonia e Venosa. Da Equo Tutico lungo il dorsale delle montagne dell’Arianese si raggiungeva attraverso la via Greci-Faeto, la contrada Tres Portulae che segnava il confine tra la Puglia, l’Irpinia e la Campania, e di qui per una strada abbastanza larga e comoda si giungeva ad Aecas, vicino a Troia e subito dopo a Herdonia. Da questo punto si poteva seguire l’itinerario Hierosolymitano passando per Canosa, e superato il Ponte Romano dirigersi verso Andria, di qui seguendo il tracciato del fiume Alvedium si arrivava a Trani, dove si entrava in città attraverso la Porta Vetere. Normalmente per i Cavalieri del Tempio che s’imbarcavano a Trani, il viaggio iniziava da Benevento nei primi giorni di marzo, per giungere a Trani il tredici dello stesso mese quando veniva aperta la mazza (porta) del porto. L’apertura della “mazza”, di cui si conserva ricordo sul muro posteriore della chiesa di Santa Teresa, dava luogo all’Aprimento del Mare, che veniva fatto con una solenne cerimonia dall’Arcivescovo, che per l’occasione indossava il Palio, e dal clero in pompa magna, con la benedizione delle acque, delle barche e degli uomini di mare,con grande concorso di popolo, e la partecipazione della Curia del Mare, dei pellegrini, da più giorni già presenti in città, e dei cavalieri crociati. Era da questo periodo, che era consentita la navigazione per via dei venti costanti, sino all’11 novembre, quando veniva proclamata la Clausura del mare. La navigazione, per chi partiva dalla marina di Trani, ma anche di Barletta, era agevolata dal Castrum posto a Sancta Maria de Monctis, visibile a oltre cinquanta miglia marine per le navi che seguivano la rotta dell’Epiro. Gli imbarchi avvenivano da Sancta Maria Salinis,o, Barolo, dove i Templari avevano la chiesa di Sancta Maria de Magda, un Ospitale per i Pellegrini, e il Templum Domini, e Trani, ove nella zona della Conca, nei pressi delle terre di Alexii Grifonis, appena fuori le Mura, questi avevano un Ospitale e l’Omnium Sanctorum Ecclesia. Gli stessi, prima di partire per Gerusalemme prestavano giuramento all’Arcivescovo Bertrando di Trani, di osservare i Canoni della Chiesa, di difendere i pellegrini e la Città Santa con la propria vita, sulla base di una convenzione sottoscritta nel 1169 tra il Capitolo Generale dei Templari in Gerusalemme, rappresentato da fra Riccardo e fra Raniero, e l’Arcivescovo Bertrando e il clero di Trani e Barletta, intorno alla concessione fatta allo stesso Ordine della Chiesa di Santa Maria de Magda in Barletta e la formula del giuramento che dovevano prestare i Cavalieri in partenza per la Terra Santa.
Al fine di valorizzare i passati storici di questa città ecco che ancora una volta l’Associazione Storico Culturale Trani Tradizioni, sotto la sapiente guida del Presidente Carmela Cassese coadiuvata da Giuseppe Forni, riporta in scena sulla scia del successo delle precedenti edizioni

La Notte dei Templari rappresentata nel suggestivo scenario della Trani medioevale che abbraccia la già citata chiesa di Ognissanti ed il blasonato Duomo, ai piedi del quale si svolgerà il momento clou della rievocazione il prossimo 19 Aprile.
La manifestazione, che ad oggi gode dei patrocini della Regione Puglia, Città di Trani e Curia Arcivescovile altro non attende che ricevere il plauso da tutti coloro che, amanti della storia e desiderosi di condividere attimi affascinanti vengano a Trani per applaudire, se li ritengono meritevoli, un cast di giovani che si prodigano culturalmente e scenograficamente per rendere ancor di più Trani, con questa manifestazione, un polo d’attrazione turistico.
Programma:

DOMENICA 19 Aprile 2009 ORE: 20,30

Domenica mattina in giro per la città Cavalieri Templari a cavallo.

Ore 20:30 Inizio manifestazione:
– Chierico dinanzi la Chiesa dei Templari illustra la storia-
– arrivo dei Templari;

Ore 21:00 Aggressione alle pellegrine da parte di briganti e intervento dei Templari in loro difesa,
– corteo per il centro storico sino ad arrivare in Piazza Duomo;

Ore 21:30 Piazza Duomo- briganti tendono un’imboscata al Re che viene difeso dai Templari in una serie di combattimenti-
– spettacoli degli arcieri, funerale di un Templare.
– Corteo per le vie del centro storico e rientro nella Chiesa dei Templari;

Ore 23:00 Chiesa dei Templari- il Re affida al popolo il destino dei briganti.

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