Dal 28 ottobre al 7 novembre si terrà il ricco programma di manifestazioni correlate all’11esima rievocazione storica dell’antica fiera di S. Lucia.

La nostra storia

Il Comitato Antica Fiera di Santa Lucia è nato nel 1997 con finalità socio culturali finalizzate a diffondere la conoscenza della nostra identità veneta in uno spaccato di vita trecentesca.. Si compone di oltre 200 soci figuranti, impegnati nell’arco dell’anno in varie attività promosse per lo studio e la costruzione di oggetti, costumi, addobbi e abbigliamenti vari.

Dal 28 ottobre al 9 novembre il comitato promuove una serie di progetti culturali che arricchiscono e completano il grande evento della rievocazione storica “Antica Fiera 2008”, ricostruita dopo attenti studi e consultazioni archivistiche; fiera che rievoca gli antichi scambi commerciali tra Venezia ed il Nord Europa, attraverso il Guado di Lovadina.


In queste giornate, a Santa Lucia di Piave è possibile fare un tuffo nel passato, che consente ai visitatori di immergersi in un’armoniosa composizione di spettacoli, aromi, cibi ed usi di un tempo. È l’occasione di staccarsi dalle ansie del quotidiano per immergersi nella magica atmosfera dell’Età di Mezzo e godere di vari momenti indimenticabili in compagnia di diversi personaggi suggestivi in panni trecenteschi scaturiti dalla storia di Santa Lucia e dalla sua antica tradizione come: marcanti foresti,

mastri artigiani delle varie corporazioni, venditori, giullari, saltimbanchi, mùsici, sputafògo, falconieri, cacciatori, armigeri, guitti ma anche banchieri, cavalieri, monaci, paggi, putti, cortigiani e nobili.

Ma l’Antica Fiera offre anche l’esperienza unica di cambiare l’euro in moneta sonante d’oro, d’argento o rame che permette all’ospite di diventare protagonista nello spettacolo del gioco rievocativo. E con gli antichi soldi, coniati dal Battimoneta e barattati dal banchiere-cambia-valute, i visitatori possono acquistare le più disparate mercanzie medievali, dalle granaglie alle erbe miracolose, dalle puttine di pezza al vin speziato, dal pane onto, alle mappe ricamate, dalle borse-scarselle ai giochi degli scudieri armati di spada e “scutum”.. Sempre a portata di mano vi è l’opportunità di assaggiare antichi sapori come la zuppa ai cereali dei Frati de la Grantia; o di assaporare in vaselli di cotto gli aromatici speziati caldi, serviti da osti e fantesche nelle Hostarie, mentre gli intenditori di gusti originali possono estasiare il palato con la fragranza dei Bussolà, i tipici dolci veneti bucati.

Gli occhi, intanto, possono spaziare sulla magica atmosfera del mercato, ammirando le danze delle donzelle, ritmate al suono di strumenti musicali antichi, i volteggi di falchi, cavalli e cavalieri impegnati in tornei e combattimenti con lancia e spada; o gli spettacoli di giullari e sputafogo, illuminati dalla suggestiva luce delle torcie, dopo il tramonto del sole.

Dal mercato trecentesco di Santa Lucia si ritorna a casa con negli occhi i colori dei costumi, delle insegne e delle scene che si ripetono con dolcezza nella tranquillità di una pacifica giornata di rievocazione medievale, giudicata un evento culturale di grande spessore storico, un’occasione straordinaria da non perdere.

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