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Specchia conosciuta anche come “Specchia Preite”, incastonata nel basso Salento a oltre 50 chilometri dal capoluogo di provincia, si distingue come una delle località dal patrimonio architettonico più affascinante della regione. Questa caratteristica le ha meritato il prestigioso titolo di Gioiello d’Italia e l’inclusione nel ristretto club dei Borghi più Belli d’Italia.
Situato su un modesto promontorio a circa 130 metri sul livello del mare, Specchia è a breve distanza dalle incantevoli località costiere di Santa Maria di Leuca e Marina Serra.
Qui è possibile trascorrere una vacanza immersi nella tranquillità del borgo, godendo al contempo della vicinanza alle suggestive coste del Salento.
Il centro storico di Specchia
Il centro storico rappresenta l’epicentro della vita e della storia di una comunità, e quello di Specchia è annoverato tra i più affascinanti del Salento. Conserva ancora oggi l’impianto medievale e si estende entro un perimetro circolare lungo 700 metri, corrispondente alle antiche mura.
L’atmosfera medievale permea ogni angolo, tra le sue chiese e i monumenti che narrano storie antiche. Ma ciò che rende davvero speciale questo luogo è l’intricato labirinto di vicoli, stradine, muretti a secco e scalinate che si intrecciano tra antiche costruzioni e palazzi secolari.
Perdersi senza meta nelle vie del borgo è un’esperienza suggestiva: il silenzio avvolge e ci si sente trasportati in un’epoca passata. E poi, all’improvviso, ci si trova in una piccola piazzetta o di fronte a panorami mozzafiato che regalano vedute caratteristiche del Salento. Qui la storia prende vita di nuovo e ci troviamo inevitabilmente coinvolti, ammirando questa straordinaria bellezza!
Il castello di Specchia
Visitare il castello Risolo è un imperativo assoluto una volta giunti in questo incantevole borgo. Risalente al 1500, l’edificio mostra chiari segni dei rifacimenti avvenuti nei secoli successivi, soprattutto nel Seicento e nel Settecento. Inizialmente isolato dagli altri edifici, il Castello Protonobilissimo-Risolo si fonde ora armoniosamente con gli altri, soprattutto grazie ai torrioni quadrati e imponenti posti agli angoli.
La storia del Castello Risolo di Specchia è altrettanto affascinante: passò di mano tra varie famiglie nobili locali, tra cui i Ratta, i Capua, i Branda, i Trani e i Del Balzo. Tuttavia, la famiglia più celebre ad averlo posseduto è indubbiamente quella dei Protonobilissimo, i marchesi locali che ressero le redini del borgo tra il 1500 e il 1600. Il castello passò poi alla famiglia Risolo, dove, la contessa, l’ultima rappresentante della famiglia, è morta negli anni ottanta. Oggi, invece, una parte del castello è di proprietà del Comune, la restante parte è proprietà di privati.
Attorno al castello si snodano numerose leggende e racconti affascinanti, attirando turisti desiderosi di svelarne gli enigmi e i segreti tramandati dal tempo. Molti ritornano al Castello di Specchia per ammirarne le meraviglie storiche, esplorare il cortile interno con il suo antico pozzo, o salire sulla torre per godere di una vista mozzafiato.
Di Lupiae – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12727773
Il Convento dei Francescani Neri
Uno dei luoghi che non puoi perdere a Specchia è via Giuseppe Garibaldi, una strada panoramica situata al di fuori del cuore antico del borgo, che offre vedute mozzafiato. Da qui, potrai ammirare con una magnifica prospettiva dall’alto sia il Convento dei Francescani Neri, con la sua adiacente chiesa, sia la Chiesa di Santa Caterina.
La costruzione del Convento dei Francescani Neri e della chiesa risale ai primi anni del Cinquecento, con successivi interventi nel Settecento che ne modificarono lo stile seguendo la moda barocca dell’epoca. Oggi, la chiesa, a navata singola, mantiene una sobria eleganza, arricchita da altari barocchi e un dipinto raffigurante Sant’Antonio da Padova.
Di particolare interesse è la Cappella di Santa Caterina Martire, eretta nel 1532 e splendidamente affrescata con scene della vita e del martirio di Santa Caterina. Qui si trova anche una cripta scavata nella roccia, sostenuta da 36 colonne, le cui pareti conservano tracce di dipinti raffiguranti San Cosimo, San Damiano e il martirio di Santa Agata.
Di Lupiae – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12706464
I frantoi di Specchia
A Specchia, è possibile esplorare alcuni frantoi ipogei risalenti al periodo compreso tra il XV e il XIX secolo, che costituiscono preziose testimonianze storiche della produzione dell’olio d’oliva nei secoli passati. Uno di questi è il Frantoio ipogeo Scupola, situato nella corte G. Carducci, a breve distanza da Piazza del Popolo, nel cuore del centro storico di Specchia.
Il frantoio è composto da due ambienti distinti. Il primo, scavato nel tufo nel XV secolo, conserva una macina utilizzata nella vasca di spremitura, quattro torchi di tipo “alla genovese” e le relative vasche per la decantazione dell’olio. Il secondo ambiente, risalente al XVII secolo circa, ospita altre tre macine con i rispettivi “pozzi di calata”, otto torchi di tipo “alla calabrese” e ulteriori vasche per la decantazione. All’interno del frantoio si possono osservare anche vari depositi destinati allo stoccaggio delle olive e aree dedicate al riposo e al ristoro degli operai.