Camigliatello Silano

Foto di: Samuele Wikipediano 1348, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Tra le località montane più famose della Calabria e del Sud Italia spicca Camigliatello Silano. Posto a oltre 1.200 metri di altitudine, e con una popolazione di poco meno di 1.000 abitanti, è una delle zone silane a maggiore vocazione turistica, in particolar modo durante l’inverno, quando viene copiosamente ricoperta da fiocchi di neve.

Il punto di forza di Camigliatello Silano sta nell’essere inserita nel Parco Nazionale della Sila, che offre molteplici occasioni per fare escursioni nei boschi di faggete durante tutto l’anno e avvistare la fauna tipica del posto. Ma, questo piccolo paese, dispone anche di un moderno impianto di risalita e di due piste da sci, ed è particolarmente rinomato anche per la sua cucina.

Tra storia e cultura: ecco cosa vedere a Camigliatello Silano

Camigliatello Silano ha una storia millenaria: basti pensare che sulle rive del lago Cecita sono state rinvenute importanti testimonianze di insediamenti risalenti al Paleolitico. Questa zona, piuttosto florida, favoriva infatti gli insediamenti di agricoltori e pescatori. Questo primitivo insediamento preistorico, situato lungo la Piana di Cecita, è oggi tutelato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici.

Altri scavi archeologici hanno portato alla luce un’area sacra di epoca greca e un importante insediamento di epoca romana, con un grande edificio dedicato all’estrazione e lavorazione della pece. Tutti i reperti rinvenuti durante queste campagne di scavo sono custoditi presso il Museo Archeologico della Sila, un grande polo scientifico-espositivo che racchiude tutta la storia di Camigliatello Silano.

Per quanto riguarda le attrazioni in paese, da non perdere Via Roma, il corso principale di Camigliatello, dove è possibile trovare ristoranti tipici, botteghe artigiane e negozi di souvenir. Da non perdere la Chiesa dei Santi Roberto e Biagio, realizzata negli anni ‘30 e impreziosita da un mosaico absidale realizzato nel 1980 dall’artista Ugolino da Belluno.

Cosa mangiare a Camigliatello Silano

Il fiore all’occhiello della gastronomia silana è senz’altro il famoso caciocavallo silano DOP, un formaggio semiduro a pasta filata, prodotto con latte vaccino, dalla forma ovale o tronco conica. Molto diffusa è la tradizione del “caciocavallo impiccato”, che prevede di appendere il formaggio al di sopra di una brace ardente, per poi spalmarlo con il coltello su una fette di pane casereccio.

L’autunno è una delle stagioni migliori per provare le eccellenze gastronomiche della zona, grazie alla presenza di molte sagre. In primis, la sagra del fungo, uno dei piatti più celebri della tradizione silana. L’evento dura 3 giorni, dando la possibilità a locali e turisti di assaggiare varie specialità a base di funghi, e prodotti tipici della Calabria, allietati da spettacoli folkloristici. Nello stesso periodo viene organizzata la “Sagra della patata della Sila”, che viene coltivata solo sull’altopiano della Sila, con annessa fiera dell’artigianato locale.

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