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Salerno è una delle città più belle della Campania, e si trova in un punto molto strategico, proprio in cima al Golfo omonimo. Spesso trascurata in favore delle vicine Napoli e Amalfi, Salerno ospita una ricca gamma di bellezze storiche, culturali e artistiche.
Salerno fu teatro degli sbarchi alleati durante la seconda guerra mondiale e subì molti danni, ma oggi la città è diventata un importante centro commerciale che vanta uno dei più grandi porti marittimi della costa tirrenica.
Solare, ha un aspetto prevalentemente moderno, che conserva ancora un interessante e caratteristico centro storico con un dedalo di suggestivi vicoli e una ricchezza di bei palazzi e monumenti. Se stai programmando un itinerario e ti stai chiedendo cosa vedere a Salerno sei nel posto giusto!
Dove si trova Salerno
Salerno è una provincia campana che si trova a ovest della foce del fiume Irno nel Golfo di Salerno, a sud-est di Napoli. La vivace cittadina portuale è situata tra due delle zone balneari più conosciute della Campania: la Costiera Amalfitana e il Parco Nazionale del Cilento.
È una delle città più grandi della regione, con un centro storico e interessante e moderne aree residenziali di periferia. Fondata nel II secolo aC, la città si è sviluppata principalmente dal punto di vista commerciale e turistico.
Cosa vedere e fare a Salerno
Con vicini come Napoli e Sorrento, Salerno è spesso (ingiustamente) trascurata. Questa vivace città costiera è ricca di bellezze storiche, dal suggestivo centro storico al lungomare fiancheggiato da palme. Lasciati stupire dai giardini botanici della Minerva, dalla Cattedrale di Salerno ricca di opere d’arte e dal Museo Archeologico ricco di tesori. Se ti stai chiedendo cosa vedere ad Amalfi in un giorno, queste sono le tappe obbligate.
Il Duomo di Salerno
“Basilica di Santa Maria Novella” by Rodrigo_Soldon is marked with CC BY-ND 2.0.
La facciata bianca di questa sacra cattedrale dell’XI secolo nasconde un tesoro di opere d’arte colorate. Percorri i pavimenti piastrellati e ammira con meraviglia i pilastri, gli archi e i soffitti adornati con spettacolari immagini religiose e mosaici, e non perderti l’ornato campanile del XII secolo. La cattedrale è dedicata al santo patrono della città, l’apostolo Matteo. Si dice che la cripta custodisca le sue spoglie, oltre alla tomba di papa Gregorio VII.
Lungomare Trieste
“Salerno fronte mare 1” by giancarlo73 is marked with CC BY 2.0.
Cosa vedere a Salerno per concedersi un’oretta di relax? La passeggiata sul lungomare, che si estende per oltre un km. Fermati nelle piazze lungo la strada per osservare monumenti e fontane, oppure visita le gelaterie sul lungomare per goderti una pallina di gelato rinfrescante su una panchina all’ombra degli alberi. Goditi la vista del Golfo di Salerno con una vista panoramica mozzafiato.
Museo Archeologico Provinciale
“File:MuseoProvincialeSalerno.jpg” by Roquejaw is marked with CC BY-SA 3.0.
Cosa vedere a Salerno per immergersi nella sua storia? Dirigiti verso lo storico quartiere Rione Duomo e troverai il Museo Archeologico Provinciale, istituito nel 1928. Un tempo parte di un’abbazia medievale, il museo ora pullula di reperti rinvenuti in tutta la provincia di Salerno, tra cui resti romani e una famosa testa bronzea di Apollo. Troverai molte informazioni dettagliate interessanti, in grado di coinvolgere grandi e piccini durante un divertente pomeriggio.
Centro storico di Salerno
“Ottati (SA), 2009, Centro storico: stemma.” by Fiore S. Barbato is marked with CC BY-SA 2.0.
Le strade tortuose e acciottolate del centro storico di Salerno sono tra le meglio conservate d’Italia. Tra edifici colorati e balconi in fiore, troverai negozi, piccole botteghe di caffè, trattorie tradizionali e pizzerie, mentre piazze come Largo Campo diventano più suggestive con il procedere della notte. Il centro ospita molti musei e gallerie: aspettati scoperte emozionanti e un’architettura impressionante.
I Giardini della Minerva
“File:Giardino della Minerva Salerno 01.JPG” by Miguel Hermoso Cuesta is marked with CC BY-SA 4.0.
Trova la pace in questo pittoresco parco pubblico del vivace centro storico. Fa parte della Scuola di Medicina di Salerno dell’XI secolo, considerata la prima struttura del genere in Europa. Immergiti nella storia scientifica passeggiando sulla terrazza per ammirare l’impressionante flora degli odierni giardini botanici. Ci sono oltre 200 specie, sufficienti per impressionare qualsiasi appassionato di giardinaggio.
Castello di Arechi
Se stai cercando una vista panoramica dello splendido Golfo di Salerno, sali per 300 m fino a questo castello in cima a una collina. Sebbene sia stato in parte restaurato, gran parte della struttura originale rimane. Un tempo potente presidio regionale, il castello – intitolato al duca di Benevento Arechi II – ha una storia interessante. Scoprilo nel museo in loco prima di seguire percorsi naturalistici nel lussureggiante paesaggio circostante.
Da Salerno ad Amalfi
Sarebbe veramente un peccato veniale visitare Salerno e non includere Amalfi nell’itinerario. Le due cittadine sono infatti ben collegate tramite le tratte servite dai bus SITA, le linee ferroviarie e i traghetti che partono dal porto.
Uno degli itinerari più belli è quello che permette di percorrere l’Amalfi Drive (alias SS163) che segue i 48 chilometri di costa più belli d’Italia. Scavata in falesie tagliate da profondi burroni, la strada si aggrappa in alto sul Mar Tirreno in un susseguirsi di panorami e curve mozzafiato delimitati da montagne che si ergono da un lato e lunghi dislivelli dall’altro.
L’alternativa più popolare è prendere l’autobus. Questi passano frequentemente e si fermano nelle città, quindi puoi scendere, guardarti intorno, fare una nuotata, prendere un caffè o pranzare e tornare su un autobus più tardi. Se vuoi trascorrere una gita di un giorno ad Amalfi non dimenticare di vedere Piazza del Duomo, la fontana di Sant’Andrea, il rione Vagliendola e l’arsenale.
Cosa mangiare a Salerno
Non c’è modo migliore per scoprire una destinazione che entrare in contatto con la cultura, la cucina e la comunità locale. Ma il cibo a Salerno è più che nutrirsi, è un momento sacro. Sono molti i prodotti tipici esportati in tutto il territorio nazionale: tra i tanti abbiamo scelto quelli migliori da provare direttamente in loco.
Soppressata di Ricigliano
Prodotto nella provincia di Salerno, principalmente a Ricigliano e San Gregorio, questo salume tradizionale italiano è composto da tagli magri di maiale, grasso di maiale, sale e grani di pepe. Quando l’impasto viene messo nelle budella, la salsiccia viene bucata per far uscire l’aria e solitamente viene pressata per almeno ventiquattro ore.
Viene quindi essiccato e leggermente affumicato per un paio di giorni. La salsiccia è tradizionalmente gustata come antipasto, solitamente accompagnata da pane e vino rosso.
Barilotto
Il Barilotto è un formaggio italiano originario della Campania, in particolare del Cilento. Il formaggio si ottiene dal latte di bufala riscaldando il siero derivato dalla produzione della mozzarella di bufala. Di solito viene lasciato stagionare per almeno 40 giorni prima di essere consumato. La pasta è dura, liscia e soda. Gli aromi sono delicati, freschi e burrosi, mentre i sapori sono cremosi e delicati. Si consiglia di servire il Barilotto con miele o per accentuare la dolcezza del formaggio.
Caciocavallo dell’emigrante
Il caciocavallo dell’emigrante è un formaggio tradizionale italiano originario di Salerno. Il formaggio è di latte crudo di vacca (a volte di pecora) ed è farcito con soppressata. La pasta è morbida e semidura, mentre il sapore è delicato, lattiginoso e complesso.
Il formaggio viene solitamente stagionato da 60 giorni a oltre 12 mesi. La soppressata era nascosta all’interno del formaggio perché i migranti di Salerno volevano portare la carne negli Stati Uniti, ma la pratica era illegale. Con questa preparazione la soppressata era invece nascosta all’interno del formaggio.
Carciofi di Paestum
Conosciuto anche come Tondo di Paestum, il carciofo di Paestum viene coltivato a Salerno, dove prospera nel microclima fresco e piovoso della zona. Sorprendentemente tenero e delicato, il Carciofo di Paestum presenta un colore da verde intenso a viola brillante e ha un sapore particolarmente forte, leggermente astringente.
Questa varietà di carciofi può essere consumata fresca, alla griglia, bollita o fritta in tempura. Essendo un ingrediente essenziale della dieta mediterranea, il carciofo di Paestum svolge un ruolo importante nella cultura gastronomica e contadina del sud Italia, in particolare in Campania.