I Principali Argomenti
Voglia di partire? Perché non approfittare dell’arrivo delle belle giornate per fare le valigie e concedersi un bel week end fuori porta e magari anche fuori dall’Italia? Hai mai pensato di fare un bel giro in Corsica? Puoi raggiungerla facilmente via mare. Per chi voglia “perdersi” tra le meravigliose bellezze naturali non potrà di certo mancare una tappa sulle scogliere di calcare bianco del porto di Bonifacio, raggiungibili con i traghetti per Bonifacio da diversi porti della penisola.
I luoghi più suggestivi di Bonifacio
Ma Bonifacio, ovviamente, non è solo spiagge, seppur siano la principale attrazione del posto. Si può, ad esempio, vedere la Cittadella (città alta), una scogliera alta più di 70 metri e camminare negli stretti e lastricati vicoli. Fare un salto nelle sale sotterranee del Bastione dello Stendardo, dove ammirare l’architettura medievale, passeggiare sui bastioni e lasciarsi ammaliare dalla vista mozzafiato sulla riserva naturale delle Bocche di Bonifacio o sull’altopiano di Campu Rumanilu. E proseguendo il tour ci si ritrova davanti alla scala del Re d’Aragona, che secondo la legenda fu costruita in una sola notte dai soldati del re aragonese durante l’invasione della città nel 1420. In questo caso sarebbe meglio essere un pochino allenati: bisogna salire 187 graditi per ritrovarsi a picco sul mare e da lì proseguire lungo la scogliera per raggiungere il pozzo di Saint-Barthélemy.
Passando, invece, ai luoghi di culto, è impossibile non visitare la cattedrale di Santa Maria Maggiore, la più grande di Bonifacio. E poi: la chiesa di San Giovanni Battista, nota anche come Cappella della Misericordia; la chiesa di Saint Dominque, una delle poche della Corsica ad avere un’architettura gotica; la chiesa della Santa Croce, dove si racconta che sia custodito un frammento della croce di Cristo; la chiesa di Sant’Erasmo, dedicata al santo patrono dei pescatori e sita proprio vicino il porto. Imperdibile è infatti anche la tappa al porto di Bonifacio, dove magari fermarsi a fare un aperitivo con vista mare.
Dal porto di Bonifacio alla Corsica in traghetto
E una volta arrivati al porto basta prendere il traghetto e partire per la Corsica, dove fare delle belle passeggiate in riva ad una delle innumerevoli e bellissime spiagge, fare un tour artistico e storico tra le attrazioni più famose o, se le temperature lo consentono, sdraiarsi in riva e abbronzarsi. Quali attrazioni vedere quindi? Dipende dal giro che si voglia fare e dal tempo che si trascorrerà sull’isola. Per esempio, se si è amanti della storia, non si potrà perdere l’occasione di vedere i luoghi dedicati a Napoleone, dalla Maison Napoleone al Museo Napoleonico. La sera poi si potrà trascorrere una bella serata in uno dei tanti locali isolani con cabaret, musica. Solo dopo aver assaggiato almeno uno dei tanti prodotti del posto, si intende.
I 7 piatti tipici della Corsica
Sì, al rientro si avrà qualche chilo in più, ma ne vale la pena. È impossibile resistere alla tentazione di assaggiare almeno uno dei 7 piatti tipici della Corsica, ovvero:
- La charcuterie, uno dei tradizionali antipasti a base di carni miste: dal prosciutto essiccato per 18 mesi alla salsiccia di fegato al vino o al filetto di maiale conservato sotto il grasso;
- Il brocciu, un formaggio fresco bianco e tenero (quasi simile alla ricotta italiana), usato in abbinamento alla charcuterie o nelle zuppe, nelle omelette e persino per preparare la lasagna;
- La grigliata di pesce: tonno, gamberoni, molluschi, pesce spada, gamberi. In fondo, la Corsica è pur sempre un’isola!;
- Civet de sanglier, ovvero il cinghiale selvatico, preparato con castagne, finocchio, carote, cipolle e aglio;
- Bouillarbasse, una zuppa di pesce misto (grongo, triglie, scorfano) servita con la salsa rouille, preparata con pangrattato, zafferano, olio d’oliva e un pizzico di peperoncino;
- Veau aux olive, cioè l’agnello alle olive, a cottura lenta per esaltarne il sapore e rendere la carne ancora più tenera;
- Fiadone, un piccolo sformato a base di formaggio brocciu e scorza di limone. L’agrume gli dà il particolare aroma e un tocco di freschezza al palato.
Insomma, dal salato al dolce, non ci sono limiti per il palato (se non a livello calorico!). Ma, d’altra parte, si può sempre assaggiare le specialità locali e poi fare una bella passeggiate per “smaltire” tutto.