Quanti nostri lettori, anche i meno avvezzi alla conoscenza delle lingue straniere, avranno almeno per una volta sentito la seguente frase a bordo di un aeromobile: “Non-Smoking Flight”. E’ un fatto che dal 2000 la maggior parte delle compagnie aeree internazionali garantisce aeromobili all’interno dei quali è vietato fumare nonostante a livello internazionale esistano ancora molti vettori meno inclini a seguire tale prerogativa.
Se generalmente (ad esclusione di alcune tratte domestiche) vige la regola “Smoke-free” per U.S.A. Airlines, Alitalia, Iberia, British Airways, KLM, Air France e via di seguito relativamente alle compagnie aeree internazionali più importanti, un tale Alexander Schoppmann, 55enne imprenditore originario di Dusseldorf, un uomo da 30 sigarette al giorno, ha deciso mesi or sono di intraprendere un percorso in controtendenza rispetto alle scelte dei principali vettori associati IATA: l’idea di Schoppmann è quella di offrire ai suoi potenziali clienti “Smoking Flights”, a bordo dei quali è consentito fumare.
Inizialmente le tratte copriranno lo spazio aereo tra Dusseldorf e Tokyo-Narita (forse puntando sulla nomea dei giapponesi considerati incalliti fumatori) e disporranno solo di business class e first class; a breve termine comunque, l’ideatore caro ai tabagisti, si propone di estendere l’operatività della compagnia dall’inconfondibile nome “in codice”: Smintair (Smoker’s International Airways).
La tecnologia che consente la suddivisione degli aeromobili in compartimenti stagni per fumatori è la rivisitazione di un progetto targato Lufthansa, ed è forse destinata a stravolgere il futuro dei voli a lungo raggio.
Il volo inaugurale è schedulato per ottobre 2007 e già da tempo i media (Herald Tribune 09/2006 e Usatoday 10/2006 solo per citare alcune testate internazionali) hanno “battuto la notizia” sull’idea dell’imprenditore tedesco. “Fly the difference” recita la scritta in homepage al sito Smintair; effettivamente la differenza è sostanziale: i fumatori, ammesso che occorresse ricordaglielo, hanno un futuro anche a 10000 e più metri di quota! L’esistenza di una “Smintcard” ricorda, a chi volesse associarsi alla compagnia aerea “per fumatori”, che può farlo in tranquillità e in collaborazione con Mastercard perchè del resto, come recita la famosissima campagna pubblicitaria: ogni cosa ha un prezzo…Per tutto il resto c’è Mastercard!
Verrebbe da pensare ad una campagna pubblicitaria di altissimo livello e ad un prodotto innovativo, se non fosse che già molte compagnie offrono da tempo (anche se solo per alcune tratte internazionali) le stesse possibilità ai viaggiatori-fumatori dalla dipendenza “cronica”.
Non resta che evidenziare però, con sospetto stupore, la reazione dell’opinione pubblica ad una notizia che riassegna diritti apparentemente violati laddove la domanda per un salatissimo posto fumatori in business e first class detta legge e l’offerta inevitabilmente si adegua…
Giacomo Morandi
Links utili: Faqs, Smintair, IATA
In collaborazione con: www.professioneturismo.net
Foto di anteprima: Free-Photos – (Pixabay License)