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Sant’Antonio da Padova, protettore dei viaggiatori e dei matrimoni, conteso tra Italia e Portogallo, è il santo che ha più seguaci nel mondo. Il 13 giugno, giorno della sua morte, viene celebrato con tantissime tradizioni, laiche e cattoliche, che coinvolgono l’intera cittadina veneta sin dalla vigilia.
“stendardo per la festa di sant’antonio di Padova al convento di Cingoli 2 luglio 2006” by beatrice contardi is licensed under CC BY 2.0
Come viene festeggiato Sant’Antonio a Padova?
Il 12 – 13 Giugno Padova si veste a festa per festeggiare Sant’Antonio, Patrono della Città, proponendo un ricco calendario di iniziative con celebrazioni religiose, eventi, fiera mercato, incontri culturali, visite guidate, momenti spirituali e spettacoli.
Le Cerimonie Religiose con gli appuntamenti tradizionali che si articolano in diversi momenti di incontro religioso; dal pellegrinaggio notturno alla rievocazione storica del transito di Sant’Antonio all’Arcella per terminare con la processione, che ogni anno chiama a raccolta centinaia di fedeli.
Il transito, in particolare, è un evento molto sentito, che si svolge la sera della vigilia della ricorrenza. Si tratta della sacra rappresentazione dell’arrivo e della morte di Sant’Antonio: la cittadinanza espone i drappi antoniani lungo il percorso della processione della statua del Santo trainata da un carro di buoi.
Una volta giunto il carro al santuario ha luogo il Concerto della campane delle chiese della Città che rievoca la leggenda delle campane di Lisbona, città natale del Santo, che avrebbero suonato proprio al momento della sua morte.
Il 13 giugno si chiude con la Processione delle Reliquie del Santo e della sua statua per le vie di Padova. La processione è guidata dal Vescovo di Padova e popolata da bande musicali e gruppi in costumi d’epoca. Al termine della tradizionale Processione, discorsi del Ministro Provinciale e del Sindaco della Città, e benedizione con la Reliquia del Santo.
La sera, sulle sponde del Bacchiglione, si svolgono una fiaccolata rituale e un tradizionale spettacolo pirotecnico.
Ogni anno la Festa di Sant’Antonio richiama a Padova migliaia di turisti, visitatori, devoti, fedeli e pellegrini che invadono pacificamente la Città del Santo e non solo per le celebrazioni solenni del 13 Giugno, ma anche per molti altri appuntamenti a lui dedicati durante la “Tredicina”, i tredici giorni che precedono l’anniversario della sua morte.
Una curiosità: dal 2016 i festeggiamenti in onore del patrono rappresentano anche l’occasione di celebrare la messa per i single a caccia dell’anima gemella. Dedicata ai nubili tra i 30 e i 50 anni, prende spunto da una forma di devozione popolare particolarmente diffusa in Portogallo, terra natale di Sant’Antonio, e nei Paesi dell’America Latina, in cui il Santo è invocato per trovare marito o moglie. Un’occasione per chiedere al Santo un miracolo, “per chiedere, con la grazia della fede, di trovare, oltre le cose perdute, anche ciò che è veramente importante per la propria vita, come appunto l’anima gemella”.
Le giornate sono inoltre animate dalla storica Fiera del Santo con le giostre del Luna Park e le bancarelle di tutti i tipi, dall’oggettistica all’abbigliamento, fino alla gastronomia con i vini dei Colli Euganei.
Le tradizioni civili
“Palmi (RC), 1973, La sfilata e il ballo dei ‘giganti’, del ‘palio’ e del ‘cavalluccio’ nel giorno della festa di San Rocco.” by Fiore S. Barbato is licensed under CC BY-SA 2.0
Oltre ai festeggiamenti religiosi, a Padova ci sono anche le tradizioni civili in onore di Sant’Antonio di Padova e prevedono alcuni eventi specifici per la giornata del 13 giugno:
- la tradizionale “sfilata dei Giganti”, ossia due alte figure di cartapesta che vengono portate in spalla per le strade e le piazze, in occasione delle festività cattoliche cittadine, facendole roteare su sé stesse al suono incessante dei tamburi del tipico “complesso dei tamburinari”;
- la sfilata di una banda musicale per le strade di Palmi nella mattinata;
- lo sparo di colpi di mortaretto in concomitanza di determinati eventi della festa;
- uno spettacolo musicale svolto solitamente nelle vicinanze della chiesa;
- uno spettacolo pirotecnico a conclusione della giornata o al termine della processione.
Inoltre, nei giorni in cui si festeggia Sant’Antonio a Padova, la facciata della chiesa, viene addobbata con delle luminarie così come la strada adiacente, nella quale si svolge anche una piccola fiera di venditori ambulanti.
“Basilica Sant’Antonio Padova” by Marko Maras is marked with CC PDM 1.0
A cosa si deve l’origine di questa devozione?
Vita e miracoli di Sant’Antonio
Quello conosciuto come Sant’Antonio da Padova si chiamava in realtà Fernando Martins da Lisbona, dov’era nato il 15 agosto 1195. Cambiò nome quando si spogliò di beni e averi ed entrò a far parte dell’Ordine Francescano. Infatti, insieme con la povertà francescana adottò un diverso modo di intendere e realizzare la consacrazione a Dio. Si batté a favore dei poveri e dei più deboli, per difenderli dalle ingiustizie.
Invitato al Capitolo generale di Assisi, arriva con altri francescani a Santa Maria degli Angeli dove ha modo di ascoltare Francesco, ma non di conoscerlo personalmente. Per circa un anno e mezzo vive nell’eremo di Montepaolo. Su mandato dello stesso Francesco, inizierà poi a predicare in Romagna e poi nell’Italia settentrionale e in Francia. Nel 1227 diventa provinciale dell’Italia settentrionale proseguendo nell’opera di predicazione.
Le testimonianze relative ai suoi prodigi riguardano soprattutto l’ultimo anno di vita del Santo, il 1231 che egli trascorse a Padova, la sua città adottiva. Che di autentici fatti prodigiosi si trattasse lo si evince anche da quei 49 miracoli che furono presentati al processo di canonizzazione. Un prodigio strabiliante fu quando il Santo, visto che i destinatari dell’epoca non gli prestavano attenzione, iniziò a parlare ai pesci. Essi affiorarono numerosi a pelo d’acqua come in segno di contemplazione. I presenti allora stupiti e mortificati fecero più attenzione alle parole di Antonio.
Numerosi sono i miracoli attribuiti a Sant’Antonio, per questo ricordato come “taumaturgo” cioè operatore di prodigi. Sant’Antonio, da sempre raffigurato con bambini, rappresenta la protezione verso la catena più debole e sofferente della società ieri come oggi.