I Principali Argomenti
La città di Verona, ha per il suo santo patrono, una devozione che dura ininterrotta da sedici secoli. Per il santo vescovo “moro e pescatore”, i veronesi eressero nel tempo una magnifica Basilica, più volte ricostruita e centro del suo culto.
Quando e Come viene festeggiato San Zeno a Verona?
Dal 17 al 21 maggio, il quartiere San Zeno ospita l’iniziativa “San Zeno in festa”. Una 5 giorni di eventi, spettacoli, concerti, stand gastronomici, prodotti locali, artigianato tradizionale, mestieri antichi, giochi e giostre per bambini in tutto il quartiere. Rispetto alle celebrazioni tradizionali di patroni, quella di San Zeno ha una connotazione meno religiosa e più votata alla riscoperta del territorio.
Per tutta la durata della manifestazione rimarranno aperti in piazza San Zeno gli stand enogastronomici, e nei pomeriggi, nei giardini di piazza Pozza, sarà aperta una zona dedicata ai più piccoli con giochi gonfiabili, trucca bimbi, palloncini, baby dancing e spettacoli di magia.
In questi giorni il visitatore potrà conoscere i prodotti della tradizione e i lavori degli artigiani. Ci saranno scultori in grado di riprodurre gli oggetti in legno di una volta (falce, martello, catino per lavarsi ecc.), artigiani dei giochi in legno per bambini. E ancora l’arte del mosaico, il pirografo, il basso rilievo, il tornio, il cestaio, l’artigiano di orologi, l’arte della ceramica e dei giochi in metallo.
“Detail of the portal (12th century) of the Basilica of San Zeno Maggiore, Verona” by Prof. Mortel is licensed under CC BY 2.0
Artigianato, ma anche sapori e gusti del territorio con gli spazi dove sarà possibile acquistare i prodotti tipici locali, oltre alla cucina espressa tipica e tradizionale veronese. Tra i prodotti che si potranno degustare ci saranno risotti, tortellini di Valeggio, bigoli con le sarde e gnocchi. Non mancheranno i burger di tastasal e carni venete di diversi tagli.
Non mancano attività per coinvolgere ragazzi e bambini, organizzate da animatori professionisti con giochi in legno autocostruiti con materiale riciclato, laboratori creativi manuali e momenti di animazione, in grado di coinvolgere bambini, genitori, ragazzi e nonni. Un’attività intelligente, culturalmente e socialmente utile, divertente e stimolante che trasforma le piazze in luoghi di gioco e divertimento. Un evento in grado di portare in piazza tutti i cittadini e coinvolgere l’intera comunità, al di là della fede e del credo religioso.
La vita di San Zeno
Proveniente dall’Africa, forse dalla Mauritania, dal 362 alla morte fu vescovo di Verona, dove fondò la prima chiesa. Dovette confrontarsi con il paganesimo e l’arianesimo, che confutò nei suoi discorsi. I suoi iscritti ci danno notizie importanti su di lui e sulla sua attività pastorale. Viene ricordato per l’esempio della sua carità, dell’umiltà, della povertà e della generosità verso i bisognosi.
Non si sa, se egli giunse a Verona con la famiglia, né il motivo del trasferimento; d’altra parte bisogna considerare che nel IV secolo, dopo la fine delle grandi persecuzioni contro i cristiani, la Chiesa prese davvero un respiro universale, con scambio, viaggi e trasferimenti, di personaggi di grande dottrina e santità.
“San Zeno, Verona” by Gruenemann is licensed under CC BY 2.0
Rimasto nella bella città veneta, Zeno, avrebbe condotto una vita monastica, fino a quando nel 362, quando fu eletto vescovo di Verona, carica che ricoprì fino alla sua morte. Secondo le fonti agiografiche visse in austerità e semplicità, tanto che pescava egli stesso nell’Adige il pesce per il proprio pasto. Per questo è considerato protettore dei pescatori d’acqua dolce.
Decine sono gli episodi miracolosi e i prodigi, che la tradizione e la leggenda, attribuiscono a San Zeno, sempre in lotta con i diavoli, perlopiù dispettosi, che cercavano di ostacolarlo nella predicazione e nel suo ministero episcopale.
“File:Iconostasis and crypt entrance – San Zeno – Verona 2016 (2).jpg” by José Luiz is licensed under CC BY-SA 4.0
Anche il papa s. Gregorio Magno, alla fine del VI secolo raccontò un prodigio avvenuto in città, attribuito alla potente intercessione del santo; verso il 485 una piena del fiume Adige, sommerse Verona, giungendo fino alla chiesa dedicata a san Zeno, che aveva le porte aperte; benché l’acqua del fiume avesse raggiunto l’altezza delle finestre, non penetrò attraverso la porta aperta, quasi come se avesse incontrato una solida parete ad arginarla.
“Adige River” by ewg4xuva is licensed under CC BY-SA 2.0
Una vicenda curiosa riguarda una scommessa che il santo avrebbe fatto con il diavolo: con la vittoria in una partita a palla, giocata con la punta di una montagna, egli avrebbe ottenuto in premio una fonte battesimale in porfido (oggi visibile all’entrata della chiesa) che il diabolico rivale fu costretto a portare sulle spalle fin da Roma.
La festa liturgica di san Zeno è il 12 aprile; nella diocesi di Verona, però, la ricorrenza è stata spostata al 21 maggio, giorno della traslazione del corpo fatta dai santi Benigno e Caro dalla temporanea sepoltura nella Cattedrale alla zona dell’attuale Basilica di San Zeno Maggiore, avvenuta il 21 maggio 807. A lui i devoti veronesi dedicarono la loro basilica, capolavoro dell’arte romanica.
“File:Basilica di San Zeno a Verona .jpg” by Adert is licensed under CC BY-SA 4.0