Tra l’Umbria e le Marche si trovano posti incantevoli, pieni di storia, d’arte e di tradizioni culinarie. L’aria è pulita e salubre e, di questi tempi, rappresenta un’eccezione. Due località in particolare meritano di essere visitate sempre sia in estate che in invierno, sono Castelluccio di Norcia e Norcia.
II paese di Castelluccio sorge a 1.452 metri di altezza, al centro del vasto Piano Grande, circondato dalle cime dei monti Sibillini, spartiacque fra l’Umbria e le Marche. A causa della sua altezza notevole sul livello del mare è chiamato il “tetto dell’Umbria”. Il piccolo centro, dominato dai 2.476 metri del monte Vettore, si trova a 29 chilometri da Norcia: la strada sale da 600 metri fino al piano di Castelluccio. Deviando sulla destra, una decina di chilometri prima del paese, si può procedere verso Ascoli Piceno, che dista 65 chilometri. Da Castelluccio si può proseguire per altri 22 chilometri fino a Visso, in provincia di Macerata, lungo la linea ideale degli antichi tratturi. Per raggiungere Norcia da Roma si percorre l’autostrada del Sole fino a Orte, quindi si esce in direzione di Terni, a 90 chilometri dalla capitale. Da qui si imbocca la statale 209 della Valnerina e si procede per 50 chilometri fino al bivio di Triponzo dove si gira a destra: dopo 16 chilometri di buona strada si arriva a Norcia. Da vedere. A Castelluccio, la chiesa parrocchiale dell’Assunta, edificata nel Trecento e poi ricostruita. Il portale è del 1528: sull’altare maggiore, un Crocefisso ligneo e una Annunciazione dipinta; agli altari laterali, le statue di San Vincenzo Ferrer, il culto del quale fu introdotto da una colonia di immigrati napoletani nel Cinquecento, e di Sant’Antonio Abate festeggiato il 17 gennaio, giorno della benedizione degli animali, dei quali è protettore. Sulla parete, alcuni affreschi popolari illustrano la vita del santo. Escursioni. Base per le escursioni nella zona è, naturalmente, Norcia, 4800 abitanti, l’antica città patria di San Benedetto, fondatore del monachesimo occidentale, e della gemella Santa Scolastica. Al santo è dedicato il monumento nella piazza principale, dove sorge anche la basilica: nella cripta, è il luogo sacro dove nacquero i due santi gemelli. Da Castelluccio, nella buona stagione, si può raggiungere a piedi il rifugio Zilioli, oltre i duemila metri, e da qui proseguire per il lago di Pilato, zona di leggende; oppure si può continuare verso Scoglio del Lago (2.448 metri), Quarto San Lorenzo e Forca Viola (1.939 metri). Si può anche risalire fino alla cima del monte Vettore e fino alla Grotta della Sibilla.
A pochi minuti da Castelluccio c’è Forca Canapine, centro turistico-sportivo, dove durante la stagione invernale sono aperte numerose piste per sciatori ed è attiva una sezione della Scuola italiana sci; in estate, è sede di una Scuola di deltaplano aperta anche ai giovanissimi.
Specialità gastronomica di Castelluccio sono le lenticchie, molto resistenti alla cottura e rossastre per i materiali ferrosi del suolo: è possibile gustarle anche nei rifugi, assieme ai tortellotti alla ricotta. Norcia è famosa per il tartufo nero, per i salumi e i formaggi. Particolarissimi per il loro sapore sono gli amari e le grappe al tartufo nero, da provare.
Insomma per rilassarsi, respirare aria buona e mangiare sano Castelluccio e Norcia sono le mete ideali tutto l’anno.