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Luglio non significa solo estate e vacanze. Perché, se visiti Palermo in questo periodo, il 15 luglio potrai vedere di più. È il mese di Santa Rosalia, patrona della città. È una delle tradizioni più antiche della Sicilia, tanto che la città diventa una sorta di teatro dedicato alla religione, alle tradizioni, ai colori e alla musica.
Mezzo milione di persone si radunano nella città di Palermo per onorare l’eroina siciliana Santa Rosalia a partire dalla sera del 14 luglio. La processione inizia dalla Cattedrale di Palermo e presenta un carro a forma di nave che trasporta la statua di Santa Rosalia.
“699_D7B6137_bis_Palermo_la_Cattedrale” by Vater_fotografo is licensed under CC BY-SA 2.0
Si tratta di un’esperienza incredibile…ma sapete perché i palermitani le sono così devoti?
Come viene festeggiata Santa Rosalia a Palermo?
La festa di Santa Rosalia ha inizio la notte del 14 luglio: generalmente intorno a mezzanotte i fuochi d’artificio illuminano il cielo della città.
Il percorso inizia dalla Cattedrale di Palermo e acquista energia man mano che sempre più fedeli si uniscono al grido di “Viva Palermo e Santa Rosalia!” lungo la strada. Il “carro” riccamente decorato (si pensi a un grande palcoscenico in movimento) contenente la statua di Santa Rosalia si dirige infine verso il Foro Italico vicino al mare, dove la sfilata culmina con uno stravagante spettacolo pirotecnico.
“Cappella di Santa Rosalia (Casa Professa)” by Palazzo Isnello is licensed under CC BY-SA 2.0
A grandi artisti, performer e artigiani viene affidato ogni anno il compito di creare meravigliosi effetti di luce sulla Cattedrale di Palermo, organizzare spettacoli dal vivo, rappresentazioni e danze (che rappresentano gli ultimi giorni della peste in città) in tutto il centro storico. L’intero concept dell’evento viene sviluppato seguendo ogni anno un tema diverso .
È una sfilata eccezionale che richiama tantissime persone provenienti da ogni parte di Palermo e anche curiosi visitatori che per la prima volta si imbattono in questa tradizione senza tempo.
Il pezzo forte è il carro a forma di nave trionfale con la statua di Santa Rosalia. Ogni anno è diverso, sono coinvolti molti artisti e senza dubbio è il simbolo della festa. Straordinari effetti scenografici e coreografie caratterizzano questo evento che possiamo definire una vera celebrazione della vita. Il “Fistinu a Sanruzza” è un’alta espressione del folklore siciliano. Non solo religione, questa celebrazione include musica, spettacoli e anche una fiera dove puoi comprare caramelle, cibo da strada, ecc.
“Viva Palermo e Santa Rosalia” by Rino Porrovecchio is licensed under CC BY-SA 2.0
La celebrazione tiene in vita le tradizioni gastronomiche palermitane. Assaggiate i babbaluci, piccole lumache bollite con aglio, prezzemolo e olio d’oliva e terminate il pasto con una fetta di cocomero: questo è il vero sapore di questa festa! Non mancano i classici siciliani come sfincione, pasta e sardine, calia e simenza (ceci arrostiti e semi di zucca) e panino con le panelle (panino con frittelle di ceci).
Un altro rito tipico della giornata: tante famiglie iniziano a radunarsi nel “Foro Italico”, il lungomare di Palermo, sin dalle prime ore del mattino, con cibi confezionati (lasagne, pastalforno e altro), per consumare al meglio posti a sedere per assistere agli spettacolari fuochi d’artificio.
Il 4 settembre invece la tradizionale acchianata (“salita” in lingua siciliana) a Monte Pellegrino conduce i devoti al Santuario in circa un’ora di scalata a piedi.
Chi era Santa Rosalia?
Santa Rosalia è spesso chiamata (in dialetto siciliano) ‘La Santuzza‘. Appartenente alla nobile famiglia dei Sinibaldi, cresce alla corte di Ruggero tra fasti e ricchezze, ma ricevendo anche una forte formazione cristiana e un’ottima educazione. La regina Margherita, moglie di Guglielmo I detto il Malo e figlia del re di Navarra, la sceglie come damigella d’onore per le sue eccezionali qualità di regalità e gentilezza e per la sua delicata bellezza.
Sia per sfuggire alla volontà dei genitori che la costrinsero a un matrimonio di convenienza, sia per la sua forte devozione al Signore, decise di vivere da eremita sul Monte Pellegrino (Palermo), dove morì sola nel 1166. La sua santità non sarebbe arrivata fino a quasi cinque decenni dopo, quando Palermo era nel bel mezzo di una pestilenza mortale.
“Il Santuario di Santa Rosalia” by Sicilia Mare is licensed under CC BY-ND 2.0
Nel 1624 una pestilenza colpì Palermo e fu in questo periodo che Rosalia apparve ad una donna malata. La donna si riprese miracolosamente tre giorni dopo. In seguito Rosalia apparve a un cacciatore, e in questa visione gli ordinò di portare i suoi resti dalla grotta compiendo una processione in giro per la città per alleviarla dalla peste. La peste fu debellata da Palermo e, pochi mesi dopo, Rosalia fu nominata santa il 15 luglio 1625 per aver salvato la città.
Al giorno d’oggi, è possibile visitare il suo santuario dei sul monte Pellegrino a Palermo e la santa viene celebrata il 15 luglio.
Una prima piccola festa si tenne nel 1625, e divenne sempre più sontuosa nel corso dei secoli: oggi è uno degli spettacoli e delle sfilate artistiche più spettacolari della Sicilia.