L’Umbria è una terra ricca di borghi medievali e cittadine che, nonostante l’importante e inesorabile processo modernizzazione che hanno subito, sono riuscite a preservare le bellezze e le tradizioni del passato. Tra le più belle città di questa regione, cuore verde dell’Italia, c’è Orvieto.

Una città che sorge sopra una grande rupe isolata che sembra essere, anzi è proprio così, parte della compagine architettonica. Una strategica posizione quella di Orvieto che da un lato ha permesso un preciso e sicuro controllo del territorio senza la necessità della costruzione di mura difensive, ma dall’altro ha limitato l’espansione del centro urbano.

Orvieto è questa, meravigliosa nella sua unicità e… sapevate che c’è anche una città sotterranea?

Itinerario a piedi per scoprire la città di Orvieto

Una volta giunti ad Orvieto la prima cosa da fare è lasciare la macchina in uno dei parcheggi che si trovano poco fuori il centro storico. È una città da scoprire un po’ alla volta, passo dopo passo, in tranquillità e senza alcuna fretta. Un solo giorno può bastare per vedere tante delle più belle cose che Orvieto ha da offrire al visitatore.

Già da lontano, seguendo l’itinerario che abbiamo proposto per scoprire strade antiche che collegano la Toscana con l’Umbria, si scorge il centro della città, aggrappato sul caratteristico ripiano tufaceo che contraddistingue e rende unica questa realtà urbana dal ricco passato, e il ben delineato profilo del Duomo.

L’auto può essere lasciata ai piedi della città, per sfruttare la caratteristica funicolare (dalla stazione al centro storico) e proseguire a piedi seguendo un preciso percorso per scoprire gli angoli più suggestivi di Orvieto. Si può anche parcheggiare al Campo della Fiera, dal lato opposto della rupe e salire con scale mobili e ascensori verso il cuore della cittadina.

Il consiglio è quello di partire dall’alto, cioè dalla Torre del Moro, punto panoramico di Orvieto (si può scorgere nitidamente anche il Monte Amiata), per poi proseguire lungo i vicoli che portano alle varie piazzette del quartiere medievale. Qui si trova Piazza Cahen, proprio ai piedi della Rocca (Fortezza dell’Albornoz), oggi trasformata in un meraviglioso giardino che affaccia sulla Valle del Paglia. Vicino, proprio nel giardino adiacente, si trova il famoso Pozzo di San Patrizio, costruito per l’approvvigionamento idrico della città. È ancora lì, intatto.

Proseguire lungo l’asse stradale principale, Corso Cavour, permette di giungere nei più famosi luoghi di interesse: la Chiesa di San Domenico, dove si trova il monumento al Cardinale Guglielmo de Braye, Piazza del Popolo, dove si affacciano i maestosi Palazzi Papali e l’importante Palazzo del Popolo, si raggiungono in pochi minuti a piedi.

Proseguendo si giunge a Piazza delle Repubblica: qui si trova il Palazzo Comunale e la Chiesa di Sant’Andrea. Poca è la distanza da percorrere per arrivare nei pressi del Museo Faina, dove è conservata una preziosa collezione di vasi etruschi appartenuti ai conti Faina. Inizia qui la zona del silenzio di Orvieto. Un reticolo di vicoli dove regna un’atmosfera di quiete a qualsiasi ora del giorno e che abbraccia il Duomo, splendido esempio di architettura gotica.

Cosa vedere a Orvieto: i principali luoghi di interesse

Il percorso indicato permette di visitare il cuore della città di Orvieto in una sola giornata, senza fretta e senza perdere neanche una delle cose belle che rendono unica questa città umbra.

Il Duomo

Dedicato a Santa Maria Assunta, rientra nella lista delle più grandi opere medievali italiane. I lavori iniziarono nel 1290 (commissionati da Papa Niccolò IV) e vennero completati circa 4 secoli dopo. Imponente è la facciata con tre grandi portali: statue del ‘300, mosaici policromi e bassorilievi rappresentanti scene del Vecchio e del Nuovo Testamento la rendono affascinante e unica. Di grande impatto è anche il rosone con doppio giro di colonnine con archetti. L’interno del Duomo di Orvieto è diviso in tre grandi navate ed è ricco di capolavori di inestimabile valore artistico. Fermarsi ad ammirare a lungo la Cappella di San Brizio e i tantissimi affreschi della fine del ‘400 è cosa normale: impossibile non restare a bocca aperta dinanzi a tanta bellezza.

Duomo di Orvieto

I Palazzi Papali

Nelle vicinanze del Duomo sorge il complesso di Palazzi Papali: tre strutture del Trecento volute da Urbano IV, Gregorio X e Martino IV che oggi ospitano il Museo dell’Opera del Duomo.
I tre edifici presentano ben visibili differenze nella parte esterna della struttura: ad esempio, mentre il Palazzo di Urbano IV ha una facciata alleggerita da una serie di trifore, quello di Gregorio X ha caratteristiche architettoniche ben più complesse. All’interno i due edifici sono simili, così come il Palazzo di Martino IV che dal 1983 è sede del Museo Archeologico Nazionale.

Pozzo di San Patrizio

Senza ombra di dubbio è il più noto monumento della città di Orvieto.

Il Pozzo di San Patrizio, progettato da Sangallo il Giovane (1483-1546) su commissione del Papa Clemente VII nel 1527, si trova alla fine della strada principale del centro storico, Corso Cavour, occupando una posizione panoramica sui giardini esterni.

È possibile prenotare delle visite guidate per scoprire tutte le caratteristiche del Pozzo che si presenta con una struttura cilindrica con due scale elicoidali che non si incontrano: una per la salita e l’altra per la discesa, così da evitare l’incontro tra chi andava a prendere l’acqua e chi saliva già carico. Il pozzo è illuminato da ben 72 finestroni che conferiscono allo stesso un’immagine leggermente inquietante. Indescrivibile è il gioco di luci ed ombre che si vanno a creare nei suoi anfratti.

Pozzo di San Patrizio (Fantasy [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons)
Secondo la leggenda irlandese ambientata nell’Isola di Donegal, San Patrizio venne guidato da Cristo verso una grotta molto profonda. In questa grotta i fedeli potevano vedere tutte le sofferenze che i peccatori subivano, come conseguenza dei peccati commessi in vita. Il pozzo di Orvieto, data la somiglianza incredibile con il luogo della famosa leggenda irlandese, il Purgatorio di San Patrizio, prese lo stesso nome, cioè Pozzo di San Patrizio, anche se aveva funzione totalmente diversa.

Interno del Pozzo di San Patrizio (Di AntichiteraOpera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento)

Palazzo del Popolo

È il simbolo per eccellenza dell’architettura civile di Orvieto. Tanti sono stati gli interventi di restauro, sia per l’esterno che per gli ambienti interni (l’ultimo nel 1990). Un tempo residenza di chi deteneva il potere cittadino, oggi sede di eventi culturali e attività congressuali. Da vedere è la Sala dei Quattrocento, ricca di affreschi dei vari Capitani del Popolo.

Palazzo del Capitano del Popolo (Di Claudio CaravanoOpera propria, CC BY-SA 4.0, Collegamento)

Chiesa di San Domenico

Ad attirare l’attenzione è la facciata bicolore della chiesa: il travertino chiaro e la pietra basaltica scura creano un suggestivo effetto cromatico che sottolinea la bellezza dell’impianto romano-gotico. Al suo interno sono custoditi diversi affreschi e un monumento in onore del Cardinale Guglielmo de Braye.

Palazzo dei Sette

Un edificio costruito alla fine del ‘200 come sede dei sette magistrati cittadini e poi del governatore pontificio. Tanti gli interventi di ristrutturazione anche per questo importante edificio storico: gli ultimi lavori, terminati nel vicino 1996, hanno previsto una precisa ristrutturazione degli ambienti interni per ospitare una mostra d’arte contemporanea. Alle spalle del Palazzo dei Sette si può ammirare un altro simbolo della città di Orvieto, la Torre del Moro (torre civica medievale).

Orvieto sotterranea

Quante sono le cavità scavate nella rupe tufacea che sorregge Orvieto? Tante, tantissime. La città ipogea nasconde circa 1200 tra grotte, cunicoli e pozzi. Non solo: sono stati ritrovati anche antiche fornaci, cantine e frantoi che mettono in risalto l’anima più antica della città. Il percorso che le esperte guide fanno fare ai visitatori è agevole per tutti e consente di conoscere l’altra faccia di Orvieto, quella più misteriosa.

Orvieto sotterranea (Asurnipal [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons)
Questo il link di Orvieto Sotterranea.

Dove mangiare e cosa comprare ad Orvieto: botteghe e ristoranti

Nel cuore della città, precisamente nel quartiere medievale (Via Ripa Serancia), si trovano i più importanti luoghi del gusto. È questa la parte più golosa di Orvieto. Il duecentesco convento dedicato a San Giovanni ospita oggi il Palazzo del Gusto e nelle cantine, rigorosamente scavate nel tufo, si trova l’importante Enoteca Regionale dell’Umbria. Nel Palazzo del Gusto si organizzano corsi di cucina ed eventi gastronomici a 5 stelle.
Lungo Corso Cavour si trova anche l’enoteca La Loggia dove è conservata una pregiata selezione dei più importanti vini umbri: l’Orvieto Classico Pourriture Noble, l’Orvieto Calcaia di Barberani e l’Umbria Rosso Fobiano sono solo alcuni dei più famosi vini della zona.

Cosa mangiare? E dove? In tanti consigliano la trattoria La Volpe e l’Uva che da sempre propone i più gustosi piatti della trazione culinaria umbra. Per la colazione o l’aperitivo, invece, il Bar Montanucci è il più frequentato della città, punto di ritrovo per gli orvietani.

Cosa comprare? Gli amanti del vino non potranno resistere alla tentazione di acquistare una bottiglia di valore nelle enoteche prima citate, da bere a casa in ricordo della meravigliosa giornata passata in questa bella città. Chi ama le antiche arti può recarsi presso la bottega L’Arte del Vasaio, dove acquistare vasellame e terrecotte decorate in stile classico. Un bel modo per portare a casa le tradizioni e un po’ di storia di Orvieto.

Sul sito del Comune di Orvieto è possibile trovare tante informazioni utili e contatti per organizzare al meglio la visita della città.

Per essere sempre aggiornati su eventi e manifestazioni di ogni genere (come Umbria Jazz Winter o Orvieto con Gusto) è possibile consultare il sito inorvieto.it

Tour consigliati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


CAPTCHA Image
Reload Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.