Lucca? Pisa? Firenze? Siena? No, questa volta la destinazione è Empoli. Una cittadina che non ha nulla da invidiare alle altre “belle della Toscana”, quasi mai tra le prime della lista (ingiustamente), ma sempre pronta a far sentire il turista “come a casa”.

Cosa vedere nella piccola ed accogliete Empoli

Il turismo in Toscana non conosce crisi: antichi e isolati agriturismi dove rilassarsi, città d’arte, mare e tantissimi itinerari enogastronomici da non lasciarsi sfuggire. No, questa volta non andremo nella signorile Firenze e nemmeno assisteremo al Palio di Siena, ma ci faremo abbracciare dalla piccola e caratteristica Empoli. Una città che è possibile visitare anche in un solo giorno (almeno i luoghi di interesse principali) e capace di far vivere emozioni uniche. In una bellissima atmosfera di leggerezza e tranquillità, lontani dal caos delle più chiassose mete turistiche, è possibile passeggiare tra le strade molto curate (viene chiamata “giro d’Empoli” la passeggiata cittadina che permette di arrivare nei luoghi più importanti del centro cittadino) che conducono nei punti più affascinanti di questa città che, concedete questo particolare e piccolissimo sfogo, meriterebbe un po’ più di pubblicità.

Empoli si trova proprio nel bel mezzo della Toscana: punto strategico per muoversi e raggiungere in breve tempo, magari seguendo itinerari studiati per muoversi tra le bellezze nascoste della regione, le altre bellissime città e i borghi più caratteristici. In un sol giorno è possibile visitare il grazioso centro storico e tante altre cose. Ci si muove velocemente e con estrema facilità.

Ecco cosa vedere a Empoli in un giorno:

  • Collegiata di Sant’Andrea:

    edificio che risale al 1093 e che affaccia direttamente sulla Piazza Farinata degli Umberti (chiamata dagli empolesi “Piazza dei Leoni” per la fontana di Luigi Pampaloni). È il cuore pulsante, il fulcro attorno al quale si è sviluppato l’intero assetto urbanistico della città. A colpire è la bellezza della facciata che con i suoi marmi bianchi e verdi mette in mostra, con fierezza, un romanico stile fiorentino. Le decorazioni dalle geometriche forme e le tante arcate rendono la Collegiata ancor più suggestiva, unica nel suo genere. All’interno sono custodite opere d’arte di inestimabile valore, come il trittico di Lorenzo di Bicci, la Madonna dei Buglioni nella Cappella della Concezione e l’affresco di Raffaello Botticini. Proprio nella Collegiata di Sant’Andrea si può ammirare anche il miracoloso e famoso crocifisso ligneo che fece cessare l’epidemia di peste che scoppiò nella città nel 1399. Visitare quello che è uno dei più antichi musei ecclesiastici (il Museo della Collegiata fu fondato nel 1859) è un’esperienza da fare a tutti i costi. A proposito di “costi”, con lo stesso biglietto è possibile anche visitare il Convento degli Agostiniani (la più antica sede monastica della città), dove oggi si trova la Biblioteca Comunale Renato Fucini di Empoli.

Piazza Farinata degli Umberti (Di mockney piers – https://www.flickr.com/photos/piers_canadas/542766515/sizes/o/, CC BY 2.0, Collegamento)
  • Museo del Vetro:

    lunga è la tradizione della lavorazione del vetro in tutto l’Empolese. Tante le testimonianze di questa affascinante attività artigiana già a partire dal ‘400. Visitare il Muve (che si trova nell’ ex Magazzino del Sale) significa entrare nel vivo della storia, grazie ai richiami ai luoghi di lavoro e ai tantissimi e precisi riferimenti alle fasi della lavorazione. Empoli è la città del vetro. Non lo sapevate, vero?

Museo del vetro (Sailko [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons)
  • Palazzo Ghibellino:

    uno degli edifici storici più importanti della città che affaccia sempre su Piazza Farinata degli Umberti. All’interno è ospitato il Museo Civico di Paleontologia: tantissimi fossili e rocce che documentano la storia della Terra sono qui gelosamente custoditi. Una meta consigliata a tutti, dai più piccoli agli adulti: un fantastico percorso tattico-sensoriale per scoprire come il nostro Pianeta è cambiato nel corso di miliardi di anni.

Palazzo Ghibellino (Paola Pittori [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons)
  • Chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani:

    al suo interno si possono ammirare gli affreschi di Masolino, la tavola di Bicci di Lorenzo e la meravigliosa Annunciazione marmorea di Rossellino. In questa chiesa, un tempo sede dei frati agostiniani, si trovano anche straordinari dipinti del ‘600. Non è un edificio religioso che colpisce per la sua struttura, ma immenso è il suo valore storico e artistico.

  • Casa del Pontormo:

    obbligatorio è visitare la casa di Jacopo Pontormo, grande artista e pioniere del Manierismo che ha fatto la storia dell’arte Empolese. Al suo interno sono esposti oggetti e opere (tanti i disegni e le tavole di studio) che ricordano la tipica espressione artistica del grande maestro, il suo diario e una installazione multimediale che aiuta a capire il percorso artistico del Pontormo. Basta fare pochi passi per raggiungere la Chiesa di San Michele dove sono custodite due sue importanti opere: si tratta di preziose tavole cinquecentesche raffiguranti San Michele Arcangelo e San Giovanni Evangelista.

Quando andare, cosa fare e cosa assaggiare a Empoli

Girare sotto il sole estivo non è sempre piacevole, così come passeggiare durante una fredda giornata invernale. Meglio lasciar stare l’autunno… imprevedibile. Cosa resta? La primavera!

Andare a Empoli in questa stagione significa aver la grande possibilità di partecipare ad una importante rievocazione storica e ad una manifestazione straordinaria. Stiamo parlando del Volo del Ciuco e di LudiComix:

  • Il Volo del Ciuco è una rievocazione storica della tradizione empolese che si svolge nel periodo del Corpus Domini. Non un solo evento, ma tanti giochi del palio, una deliziosa cena medievale e una coloratissima sfilata storica, fino al tanto atteso volo del ciuco. Ragazzi, ad Empoli è possibile vedere gli asini volare!
  • LudiComix è come il Lucca Comics, ma semplicemente di portata minore. Un gioioso festival aperto a tutti gli appassionati di videogame, serie tv, fumetti e chi più ne ha ne metta. Impossibile annoiarsi!

All’inizio abbiamo scherzato un pochino, quindi è obbligatorio precisare che è sempre il momento giusto per visitare questa piccola e accogliente realtà toscana. Durante tutto l’anno si svolgono importanti manifestazioni che permettono di scoprire le locali tradizioni e mettere a nudo la dolce anima della città.

Cucina empolese: cosa assaggiare?

Il carciofo empolese! Questo piatto non deve mancare assolutamente tra i vari assaggi che farete in questa città. Avvicinatevi e aprite bene le orecchie: “c’è anche una Sagra del carciofo che si svolge solitamente tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio”.

Tra le altre prelibatezze da assaggiare è possibile menzionare: i buonissimi salumi e i crostini con fegatini e carne, la famosa ribollita toscana, la zuppa di cavolo nero, i secondi a base di cacciagione (fagiano, lepre e cinghiale utilizzati anche per il ragù tipico delle pappardelle) i cantuccini da inzuppare nel vinsanto e… ragazzi, il menu completo l’è bello che pronto!

Sul sito empoli.gov.it è possibile trovare tante informazioni utili e i contatti dei vari uffici per organizzare al meglio la visita della città.

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