Il mistero (toscano) della spada nella roccia. Proprio in Toscana, precisamente nel territorio del Comune di Chiusdino, si trova l’Eremo di Montesiepi e la famosa Abbazia di San Galgano. Preparate lo zaino… si parte alla scoperta di un posto ricco di fascino e… mistero!

San Galgano e la spada nella roccia

Lo sapevate che la “Spada nella roccia” si trova in Italia e precisamente in Toscana?

Avete finito di ridere? Non stiamo scherzando!

Proprio in uno dei luoghi più suggestivi della spiritualità toscana si trova il leggendario simbolo della spada nella roccia. Chiusdino è un piccolo comune della Toscana che si trova a circa 34 chilometri dalla bella Siena, immerso nel tipico paesaggio toscano fatto di meravigliosi colori e dolci pendii. Proprio nel territorio di questo comune con meno di 2000 abitanti sorge la famosa Abbazia di San Galgano. Furono i monaci cistercensi che nel 1218 ne ordinarono la costruzione, facendola diventare uno dei luoghi di culto più importanti di tutto il territorio.

Oggi, un lungo viale di cipressi conduce il visitatore proprio dinanzi ai due principali punti di attrazione che in questo luogo, dove il paesaggio è reso ancor più affascinante dal mistero, attirano un numero sempre crescente di visitatori. Da un lato i resti dell’Abbazia di San Galgano (chiesa gotica), vicino l’Eremo di Montesiepi, dove San Galgano si ritirò per condurre una vita da eremita nel 1170.

“Ok, tutto molto bello, ma la spada nella roccia?”

Avete ragione, la curiosità è tanta! Presso l’Eremo di Montesiepi si trova una cappella che è stata fatta costruire dopo la morte di San Galgano e al centro della quale si trova una grande roccia. Sì, è proprio questa la roccia nella quale San Galgano infisse la sua spada per annunciare l’abbandono delle armi e l’inizio di un nuovo percorso di fede. Tanti sono gli studi e le ricerche per verificare la concreta appartenenza della spada a San Galgano e… ragazzi, è davvero così!
Le maestose mura e le navate che ancora si possono ammirare lasciano il visitatore a bocca aperta, immaginando l’antica maestosità della struttura dell’Abbazia. Quello che si presenta è uno scenario surreale, capace di far battere il cuore e prendere dolcemente a schiaffi l’anima. La spada è proprio lì vicino!

san galgano e la spada nella roccia
Abbazia di San Galgano (Di Vignaccia76Opera propria, CC BY 3.0, Collegamento)

Il mistero della spada nella roccia di San Galgano

La spada nella roccia… parliamone.

Non si sta facendo riferimento ad un mito, ma ad un fatto! È questo il motivo della popolarità (concedete il termine) del culto di San Galgano.
Tutti noi abbiamo visto almeno una volta qualche film o letto libri su Re Artù e la sua spada. Impossibile non restare incantati del ciclo bretone! Ma la spada vera di chi è? Re Artù o San Galgano?

Attenendoci al mito non possiamo che riconoscere la figura del famoso Re come legittimo proprietario della spada conficcata nella roccia, ma… inutile girarci attorno, perché se si fa diretto riferimento ai fatti storici San Galgano vince a mani basse. Insomma, la realtà è questa, cioè quella del mondo toscano; Re Artù e tutti i suoi prodi cavalieri son solo leggenda!

Poi, la Spada nella Roccia di San Galgano è lì, simbolo di una importante conversione, ben visibile e gelosamente custodita sotto una teca di vetro, quella di Re Artù… chi l’ha vista mai?

E che dire della leggenda delle mani e delle braccia? In una cappella che è stata costruita in aggiunta all’originaria rotonda sono visibili, custoditi in una teca ricoperta con un velo nero, gli scheletri di due braccia e due mani. La leggenda narra che si tratta proprio dei resti di uomini che tentarono di estrarre la spada dalla roccia.

Durante un pellegrinaggio di San Galgano a Roma, la spada subì un tentativo di furto da parte di tre ladri. Non riuscirono ad estrarla e la spezzarono. Il castigo divino li raggiunse subito: uno dei tre ladri fu fulminato all’istante, un altro morì annegato poco dopo e il terzo fu aggredito da un lupo che gli tranciò le braccia. Al suo ritorno San Galgano trovò la spada spezzata e pensò di essere lui il colpevole dell’accaduto, poiché si era allontanato per molto tempo. Una voce divina gli ordinò di unire i pezzi e miracolosamente la spada tornò come prima.

Leggenda a parte, la cosa incredibile è che dalle analisi chimiche fatte in epoca moderna le ossa potrebbero risalire proprio al XII secolo. Quindi, altro punto a favore di San Galgano.

Eremo di Montesiepi, spada di San Galgano
La spada nella roccia di San Galgano (Superchilum [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons)

Chi era San Galgano?

La storia di San Galgano è per alcuni aspetti simile a quella di San Francesco d’Assisi.

Galgano Guidotti nacque a Chiusdino nel 1148 e condusse una vita piena di vizi e senza alcun freno morale, fino a quando in sogno non gli apparve l’Arcangelo Michele. È stato questo l’evento che ha fatto cambiare al giovane Galgano la sua visione della vita e il modo di vivere la fede.

All’apparizione in sogno dell’Arcangelo seguì anche un’altra apparizione: i 12 apostoli ordinarono al giovane di costruire una piccola abbazia proprio a Montesiepi e di continuare la sua vita lì, lontano da vizi e tentazioni di ogni genere. Così iniziò la conversione di Galgano Guidotti, ormai sicuro del disegno divino che lo vedeva come protagonista. Proprio a Montesiepi, nello stesso punto dove ancora oggi si può ammirare, conficcò la sua spada nella roccia come segno di conversione. Da Cavaliere divenne servo del Signore.

Galgano morì a soli 33 anni il 3 dicembre del 1181

Alcune informazioni utili per visitare l’Abbazia di San Galgano

Purtroppo della storica Abbazia è rimasto ben poco, ma è possibile tranquillamente visitare alcuni importanti ambienti, tra cui: la Sala Capitolare, lo Scriptorium, il Chiostro e tutte le aree esterne adiacenti. Continuano i lavori di ristrutturazione per il primo piano, dove un tempo si trovavano i dormitori e le cellette dei monaci.

Nell’Eremo di Montesiepi è possibile visitare l’interno della cappella dove è custodita la Spada di San Galgano e la cappella con gli affreschi di Ambrogio Lorenzetti.

Per maggiori informazioni sugli orari di apertura e sul costo dei biglietti ecco il link del Comune di Chiusdino.

 

 

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