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La meravigliosa Puglia ci regala tante perle, tra queste nella provincia di Foggia, troviamo Alberona, un comune che conta circa un migliaio di abitanti e che rientra a pieno titolo tra i Borghi più belli d’Italia. Alberona sorge nel Subappennino dauno sulle pendici del monte Stilo. Già la location la dice lunga sul panorama che si può ammirare dal qui: arriva fino al promontorio del Gargano e alle Isole Tremiti.
Un borgo segnato dalla presenza dei Templari circondato da paesaggi impagabili.
Alberona è per questo il posto giusto se si cerca un luogo ricco di testimonianze storiche e un paesaggio con innumerevoli richiami naturalistici.
Cosa vedere al Alberona
Appena si arriva nel borgo di Alberona, si resta colpiti dall’abitato caratterizzato dalle tipiche case in sasso, o in pietra bianca o in muratura tutto sovrastato dalla Torre del Priore, il principale monumento del borgo di Alberona. La torre nel XIV secolo era la residenza del Gran Priore dell’Ordine dei Cavalieri di Malta di Barletta, quando si trasferiva nel suo feudo di Alberona prima ancora apparteneva ai Cavalieri templari.
Passeggiare tra le vie del borgo equivale a visitare un museo a cielo aperto, nelle vie del borgo si possono vedere i portali e stipiti incisi e, ancora, l’unico arco ligneo della zona l’arco Calabrese risalente a XIV secolo. Si incontra poi l’arco dei Mille del XV secolo e la fontana Muta nel XIX secolo, una struttura monumentale e si può visitare il Museum Antiquarium nel quale si possono vedere oggetti risalenti all’inizio del Novecento e l’Osservatorio di Ecologia Appenninica, una struttura di tipo didattica che si pone l’obiettivo di divulgare informazioni relative al territorio del preappenninico dauno, al suo interno è possibile entrare in contatto con strumenti interattivi e pannelli informativi.
Tra gli edifici religiosi troviamo la Chiesa di San Giuseppe che risale a XVI secolo dove si può ammirare il portale realizzato in stile gotico e l’ altare in pietra, la Chiesa di San Rocco edificata nel XVI secolo, realizzata in stile neogotico, che sorge in Piazza Civetta. E poi la Chiesta Madre, costruita dai Cavalieri Templari che conserva ancora a testimonianza templare, il suo campanile e due lastre di pietra con lo stemma dei Cavalieri di Malta.
Cosa fare ad Alberona
Passeggiare tra le vie del borgo e scoprire i suoi tesori che raccontano il suo passato non è la sola cosa che si può fare ad Alberona che regala paesaggi meravigliosi
Chi ama fare escursioni può percorrere i sentieri che attraversano il bosco del Subappennino, il canale dei Tigli, il parco eolico in direzione di Volturino, il Crocione, il monte Cornacchia (la vetta più elevata della Puglia) verso Roseto Valfortore.
Non si tratta semplicemente di percorrere un bellissimo sentiero quanto piuttosto di compiere un vero e proprio viaggio della memoria ripercorrendo percorsi che sono stati segnati dalla presenza dei monaci guerrieri: i Templari.
Le aree boschive di Tuoro, Mezzana, Argario, Guerrana, sono ricche di flora e fauna. Segnaliamo il “canale delle teglie”, caratterizzato da piccole cascate, con le pareti liscissime per il lavoro che l’acqua ha negli anni compiuto, e il suggestivo intrico di liane. Suggestive le antiche case gentilizie di campagna e le masserie che ancora oggi sono come allora, come se il tempo si fosse fermato
Alberona è anche nota come il borgo delle “cento fontane” che forniscono purissima acqua sorgiva. Tra le più conosciute troviamo Pisciarelli, ce sorge nei pressi del centro abitato, Tomarelli, Pilozza e Fontanella e fontana Muta.
Chi ama la pesca può cimentarsi in quella di trote ed anguille.
E poi c’è il cibo che, chissà perché, nei luoghi come questi è così speciale. Ad Alberona è d’obbligo assaggiare alcuni piatti tipici come i cavatelli al sugo di cinghiale, o come la coteca con fagioli. Tra gli ingredienti più impiegati nelle ricette troviamo i funghi, il tartufo, gli asparagi, le olive, l’ origano.
Il Borgo ha anche un ricca offerta di eventi ed appuntamenti lungo tutto il corso dell’anno, molti dei quali legati alle antiche tradizioni locali.
Un curiosità: il nome di questo borgo deriva da una leggenda che narra che alcune famiglie calabresi, arrivate nella zona attorno all’anno 1000, avrebbero trovato riparo nel cavo di un enorme albero, da cui appunto Alberona.
Allora, volete cimentarvi in un viaggio in una terra che è stata vissuta dai Templari?