Marco Polo

Tra i personaggi famosi del Veneto non poteva di certo mancare Marco Polo, grande viaggiatore nato a Venezia nel 1254. Lo spirito dell’avventura e del viaggio verso nuovi orizzonti, lontani e non ben definiti, è nato in Marco Polo grazie alla sua famiglia e precisamente al padre e allo zio, che poco prima della sua nascita si recarono in Oriente. Un viaggio lunghissimo dal carattere commerciale che terminò quando Marco Polo spense le candeline del suo 15esimo compleanno. Entusiasmato dai racconti e dalla vita che il padre e lo zio conducevano ormai da anni, anche il giovane Polo decise di aggregarsi a loro per un viaggio molto lungo che lo portò fino in Cina. Un viaggio di 25 anni.

Le grandi capacità di viaggiatore e l’aperta mente di Marco Polo colpirono l’imperatore che gli affidò un importante incarico: ispezionare le regioni al confine del Tibet e lo Yun-nan. Venne poi nominato messere, legandosi così alla figura del sovrano. La fama del giovane veneziano cominciò a correre in lungo in largo, dall’occidente all’oriente. Tanti furono gli incarichi di prestigio che furono assegnati a Marco Polo in Oriente, in veste di alto funzionario amministrativo, diplomatico e informatore. Tornato a Venezia Marco sposa una fanciulla di nome Donata, un matrimonio che regalerà al viaggiatore veneto tre bellissime figlie.

Marco Polo è stato un grande viaggiatore e la maggior parte delle persone lo ricorda così, ma nella parola utilizzata per identificare questo illustre personaggio veneziano è racchiusa anche un’altra abilità, quella del commercio. Fino alla sua morte si dedicherà insieme allo zio di affari e commercio, nonché alla diffusione del suo libro, il Milione.

Il “nobilis vir Marchus Paulo Milioni” (così è chiamato in un documento del 1305) morì nel 1324.

Da visitare è la casa di Marco Polo che si trova proprio vicino la chiesa di S. Giovanni Crisostomo e la Corte del Milion. La casa oggi appare agli occhi di chi si reca nella bella e seducente Venezia non come quella originale e il tutto lo si capisce anche dalla targa commemorativa. Infatti, nell’area dell’antica casa fu costruito nella seconda metà del 1600 il Teatro Malibran, che nel corso degli anni ha subito numerose modifiche e ristrutturazioni. Resta uno dei luoghi più importanti della principale città del Veneto, dove in uno spazio ben definito è racchiusa l’essenza del viaggio infinito, quello della vita di Marco Polo.

Nella Venezia di Casanova

Oggi il suo nome è utilizzato come sinonimo di seduttore, di abile burattinaio che riesce con facilità a muovere i fili del cuore di ogni donna. Una fama che egli stesso si costruì narrando le proprie gesta e tutte le sue incredibili avventure in giro per l’Europa. Giacomo Casanova nacque il 2 aprile 1725 proprio a Venezia da una coppia di conosciuti attori. La prematura scomparsa del padre e l’assenza della madre per motivi lavorativi, spinsero il giovane Casanova a viaggiare per l’Europa. Non un semplice viaggiatore e seduttore, ma anche un amante della scrittura, della poesia e della filosofia. Un uomo dalle grandi capacità, che lo condussero lungo i binari del successo diplomatico e lo spinsero fino al traguardo, che in molti non conoscono, del diventare agente segreto italiano.

Abile con le parole da rivolgere alle più belle donne d’Europa e con quelle da bloccare su carta: la sua più importante opera è “Histoire de ma vie”, un’avvincente autobiografia pubblicata dopo la sua morte avvenuta nel 1798.

Il fascino di Venezia è immenso

Venezia-Casanova è un binomio indissolubile e quando si parte alla volta della bella città italiana è possibile programmare un affascinante itinerario proprio nei luoghi frequentati da Giacomo Casanova. Un preciso itinerario che parte proprio dalla casa dove lo stesso Casanova è nato, vicino a Palazzo Grassi. Di solito Casanova dava appuntamento alle sue giovani amanti nella zona di Rialto (Sotoportego dei Do Mori): che ne dite di portare la vostra amata proprio in questo luogo e nella taverna che qui si trova che dal ‘500 prepara le bevande tipiche di Venezia? Un’occasione per visitare una particolare zona della città che offre l’opportunità di riconquistare nuovamente chi si ama. E poi, una bella passeggiata nella spettacolare Piazza San Marco, tra i bellissimi monumenti e i locali che il seduttore e diplomatico veneziano amava frequentare. La ciliegina sulla torta? Una bella visita a Palazzo Ducale, dove nel sottotetto è possibile visitare la cella dove Casanova fu rinchiuso per adulterio, ma da dove riuscì a scappare.

I luoghi di Casanova permettono di visitare Venezia in modo diverso, entusiasmante.

Giorgione

Tra i personaggi famosi del Veneto è d’obbligo inserire anche un grande artista: Giorgio da Castelfranco, detto Giorgione.

Nacque a Castelfranco Veneto nel 1477, ma dello stesso purtroppo non si hanno molte notizie certe. Tra le poche informazioni che son giunte fino a noi è sicuro che lo stesso artista veneto è stato allievo di Giovanni Bellini, secondo la testimonianza del Vasari. Tra le molteplici opere di Giorgione è possibile menzionare quelle fatte dallo stesso in giovane età: l’Adorazione dei pastori della National Gallery di Washington, l’Adorazione dei Magi, la Madonna col Bambino, la Giuditta, la Laura, la Prova del fuoco.

Bellissima anche La Tempesta (Galleria di Venezia) e I tre filosofi e la Venere (Pinacoteca di Dresda). Ma, è un’altra l’opera di Giorgione che segna l’affermazione della pittura tonale veneta: La Pala di Castelfranco nella chiesa di San Liberale. Una pittura tonale che vede l’assenza del contorno di qualsiasi figura e una generale morbidezza delle forme e dei colori.

Giorgione morì nel 1510 a Venezia a causa della peste.

Molte opere di questo grandissimo artista veneto si trovano ancora nei luoghi che son stati a lui cari. Nella sua città natale, la bella e romantica Venezia, sono tantissime le opere che si possono ammirare e che offrono la possibilità di scoprire il dettaglio della particolare tecnica pittorica utilizzata da Giorgione. Come detto, la Pala di Castelfranco si trova nella chiesa di San Liberale accanto alla quale si trova la casa natale di Giorgio da Castelfranco, che ospita un bellissimo museo a lui dedicato e un bellissimo fregio monocromo ad affresco.

Presso le Gallerie dell’Accademia, invece, sono custoditi capolavori come La Tempesta, La Vecchia, la Nuda. L’arte a Venezia si manifesta sotto un numero incredibile di forme e Giorgione è uno dei più famosi artisti che ha regalato a questa città, alla regione di appartenenza e a tutta l’Italia delle opere incredibili ed inimitabili.

Canaletto

Giovanni Antonio Canal, conosciuto come Canaletto, nacque alla fine del ‘600. La prima tappa della sua formazione si è svolta nella bottega del padre, specializzato nella produzione di meravigliose e ricercate scenografie per allestimenti teatrali di vario genere.

Canaletto si spostò da Venezia alla volta della città eterna, dove soggiornò per circa due anni. Tornato a Venezia cominciò a farsi conoscere come pittore di vedute. Ben presto la sua fama cominciò a girare di quartiere in quartiere, di città in città e di regione in regione. L’arte del Canaletto era davvero tanto apprezzata nel mercato locale dei collezionisti veneziani. Il console inglese Joseph Smith assunse un ruolo centrale nelle vicende del Canaletto, promuovendo la sua arte nel mondo inglese.

Nel 1746 Canaletto lasciò la sua bottega, o meglio il suo atelier veneziano al nipote e si trasferì a Londra. 10 anni di lavori, riconoscimenti e tanto altro ancora: l’attenzione dei maggiori committenti aristocratici del regno Unito era ormai conquistata.

L’arte di Giovanni Antonio Canal è stata sempre ricca di dettagli, rivolta alla perfezione più assoluta: è come se avesse scattato delle bellissime foto del passato, che oggi noi possiamo ammirare in quelli che son le naturali armonie di colori.

Presso Palazzo Grimani a Venezia vengono esposti in ben precisi periodi dell’anno schizzi e disegni del Canaletto, provenienti da collezioni pubbliche e private. Un’occasione unica per ammirare da vicino il dettaglio dei suoi disegni e la grazia di ogni linea tracciata dal veneziano artista. Mostre permanenti dei capolavori di Canaletto si trovano nella Galleria dell’Accademia e al Museo del Settecento Veneziano di Ca’ Rezzonico. Presso il Museo Correr si può ammirare una camera ottica, strumento allora impiegato per la rappresentazione di vedute; secondo la tradizione questo particolare strumento è appartenuto proprio a Canaletto.

Le bellissime ville di Palladio

Un semplice architetto? No, un vero e proprio artista. Andrea, detto Palladio, figlio di Pietro della Gondola, nacque a Padova nel 1508.

La sua vera formazione è avvenuta a Roma, tra le incredibili architetture e quella che è un’immortale arte che si manifesta ad ogni angolo delle strade. È stato amore a prima vista: i monumenti imperiali lo hanno letteralmente rapito e condotto in un mondo per lui non del tutto nuovo, ma che comunque non conosceva nel dettaglio. Cominciò a studiare le tecniche costruttive e i materiali utilizzati per le imponenti opere. Questo con l’idea di riportare in vita tali opere, creandone di nuove, con forme del passato ma dalla moderna costruzione.

Nel 1540 Palladio inizia la sua attività di architetto e lo fa nel migliore dei modi, facendosi conoscere grazie ad opere come Palazzo Civena a Ponte Furo (Vicenza) e Villa Godi a Lonedo. Circa 9 anni dopo l’inizio della sua carriera di architetto ebbe la sua consacrazione grazie alla ricostruzione delle Logge della Basilica di Vicenza. Un’opera che ha colpito le nobili famiglie vicentine e veneziane, che cominciarono a contendersi questo bravissimo architetto.

Il Veneto è la terra di Palladio e tantissime sono le costruzioni portate a termine sotto la supervisione di questo grande architetto: Palazzo Chiericati, Villa Barbaro di Maser, le chiese veneziane del Redentore e di S. Giorgio Maggiore, la Rotonda e tantissime altre ancora, tra cui ville sparse su tutto il territorio veneto (le ville da lui progettate, distribuite in tutto il Veneto, così come i monumenti della sua arte nel centro di Vicenza, sono ora iscritti nella Lista Unesco del Patrimonio Mondiale dell’Umanità) e che come piccoli diamanti illuminano maggiormente il territorio che ospita Vicenza e Venezia.

Nel 1570 Palladio pubblicò I quattro libri dell’architettura, all’interno dei quali è conservata nero su bianco la sua idea di architettura, il suo genio, la sua cultura e i suoi ideali. Palladio ha conquistato grazie al suo lavoro un posto tra i grandi personaggi famosi del Veneto e grazie al riconoscimento di “consulente architettonico della Serenissima”. Palladio morì nel 1580

 

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