Un tour affascinante: le bellezze di Napoli Sotterranea

Napoli è una città stupenda, una regina dolcemente adagiata su di un largo cuscino ai piedi del Vesuvio, che si specchia in un golfo incantevole.

Una città troppo spesso messa da parte, etichettata come la “pecora nera” delle principali città d’arte italiane.

Ma, chi pronuncia parole di disprezzo nei confronti di questa splendida città del Meridione d’Italia parla sotto l’effetto di una droga molto pesante: l’ignoranza. Napoli è per i napoletani un gioiello da indossare ogni giorno, per gli italiani, motivo di vanto.

Una realtà urbana che presenta un numero impressionante di meraviglie architettoniche, una storia incredibile e tante tradizioni antiche che si fondono con l’arte, che è possibile ammirare in ogni suo angolo. Una città che ha anche molti difetti, i quali senza motivo vengono utilizzati come principale biglietto da visita.

Napoli ha sicuramente tante insufficienze, ma anche tante cose belle da vedere. E poi, quale città non ha difetti? Nessuna. Quindi, usciamo dal buio tunnel della Napoli brutta e percorriamo le strade di una città incantevole che sempre riesce a far sognare.

Panorama di Napoli con il Vesuvio alle spalle (foto Luciano CC BY 2.0)

Sono tantissime le cose da vedere a Napoli, ma questa volta conosceremo l’altra faccia della città, quella nascosta, la più antica.

Pronti per un tour nella Napoli sotterranea? Un’altra città che non si vede, nascosta dalle bellezze e dalla vivacità della superficie.

Forse, è proprio questa la vera anima di Napoli.

Tunnel scavati nella roccia che ripercorrono epoche diverse a partire dalla fondazione della città e tanti siti di immenso valore e bellezza.

Napoli sotterranea si trova a circa 40 metri di profondità, proprio sotto il cuore pulsante del caratteristico centro storico. Un mondo a parte che si sta scoprendo pian piano: non tutti i cunicoli sono stati ancora esplorati e ancora dormono in un silenzio millenario.

Napoli, come detto, è arte, cultura ma anche tanta storia: è proprio visitando la parte sotterranea che è possibile percorrere un viaggio nel tempo di circa 2400 anni.

Finalmente, grazie all’impegno delle tante associazioni cittadine che si occupano della tutela dei beni artistici è stato avviato un vero e proprio progetto per il recupero e la valorizzazione di quest’altra parte della città, la più antica.

Napoli sotterranea: una tappa fondamentale per chi si reca nella Partenope città.

Un patrimonio raro e dal valore inestimabile che si presenta come una immensa opera di ingegneria civile del passato. Escursioni da brividi: è quasi impossibile descrivere le emozioni che si provano passo dopo passo quando si percorrono i cunicoli che si snodano sotto il suolo cittadino.

Si cammina letteralmente nel ventre della città, nascosti, lontano dalla luce del sole, ma illuminati dal fascino di questa città sotterranea. Sembra quasi di essere sul set di un film di fantascienza, ma è tutto vero: anche questa è Napoli!

Una città antica, che sembra non avere nulla a che fare con la grande realtà urbana che in superficie si sviluppa giorno dopo giorno. Invece, la prima non può vivere senza la seconda e viceversa.

È impossibile immaginare Napoli senza la sua anima sotterranea ed è impossibile non pensare a quello che si ha sopra la propria testa quando si cammina a 40 metri di profondità. Due facce della stessa medaglia. Ovviamente, dato il grande valore stiamo parlando di una medaglia d’oro.

L’anfora suggerisce il modo in cui veniva presa l’acqua dai pozzi (foto Mr. dale CC BY-NC-ND 2.0)

Gli itinerari permettono di compiere un viaggio dall’epoca greca a quella moderna, tra cunicoli e cisterne.

Cosa vedere nella Napoli sotterranea?

Dai resti dell’antico acquedotto greco-romano ai rifugi antiaerei del secondo conflitto mondiale, dagli Orti Ipogei alla Stazione Sismica Sant’Anna e tanto altro ancora. Avete davvero intenzione di recarvi a Napoli e perdere l’occasione di visitare tutto questo? Non credo proprio, ecco perché Napoli sotterranea deve essere una tappa fondamentale quando ci si reca in questa città in veste di turisti.

La storia di Napoli sotterranea

Bisogna andare molto, ma molto indietro: i primi manufatti di scavi sotterranei risalgono a circa 5000 anni fa. Solo nel III secolo a.C. il popolo dei Greci cominciò ad aprire le prime cave sotterranee dalle quali ricavare il materiale necessario (grandi blocchi di tufo) per costruire le mura e tutti gli spettacolari templi della meravigliosa Neapolis.

Grandi gallerie sotterranee dal duplice scopo: come detto, per riuscire a prendere quanto necessario per la costruzione di straordinarie opere, ma anche per ricreare ipogei funerari. Il tutto sotto il grande Rione Sanità.

È quasi incredibile che sotto la splendida città campana si trovi un tesoro così prezioso e affascinante. Napoli non smette mai di stupire.

I romani, invece, scavarono un gran numero di gallerie per dotare la città di una rete di acquedotti dalla incredibile perfezione: il tutto era alimentato dalle sorgenti del Serino che si trovano a circa 70 chilometri dal centro della città.

Straordinario è dire poco: un acquedotto sotterraneo perfetto che si estende per chilometri e chilometri e perfettamente funzionante. Ma, la cosa ancor più incredibile è che tali cunicoli erano molto stretti e permettevano il passaggio di un uomo senza lasciare troppa libertà di movimento: come siano riusciti a creare quest’opera di alta ingegneria in condizioni non proprio agevoli resta un mistero (sulle pareti ancora sono visibili le tracce dell’intonaco idraulico utilizzato per impermeabilizzare al meglio le gallerie). L’acqua alimentò le fontane e le abitazioni fino agli inizi del XX secolo, quando fu costruito un nuovo acquedotto e si smise di scavare nel sottosuolo.

Ma, i cunicoli vennero utilizzati come rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale, per trovare protezione dagli attacchi aerei che distrussero la città. A testimonianza di quanto detto si possono ancora notare i resti di arredi, graffiti e oggetti di uso quotidiano: gran parte della giornata era trascorsa proprio nella Napoli sotterranea durante il triste e disastroso periodo della guerra.

Alcuni giochi e altri oggetti di quotidiano uso rinvenuti nei tunnel (foto deadmanjones CC BY-NC 2.0)

I percorsi più affascinanti di Napoli Sotterranea

Per poter visitare al meglio questa suggestiva realtà del sottosuolo napoletano è possibile seguire dei percorsi ben precisi, che permettono di giungere nei principali punti di interesse.

Sono tanti gli itinerari da seguire e per visitare Napoli Sotterranea occorre molto tempo, sia perché la superficie è molto estesa, sia perché è impossibile procedere con passo svelto.

La visita è molto lenta, non per gli ostacoli o impedimenti vari e nemmeno perché si cammina su di una superficie impervia, ma semplicemente per il fatto che ogni singolo punto catturerà la vostra attenzione e la mente comincerà a ricostruire la realtà del passato. È come fare un viaggio nel passato e viverlo a 360° da protagonisti. Pronti per queste forti emozioni? Incamminiamoci.

Ecco i principali percorsi di Napoli Sotterranea:

  • Tunnel Borbonico: un lungo tunnel riscoperto nel 2005, che collega Palazzo Reale e Piazza del Plebiscito a Piazza Vittoria, attraversando la collina di Pizzofalcone. Si tratta di un preciso percorso strategico voluto da re Ferdinando IV di Borbone, che doveva fungere da via di fuga rapida per l’esercito. Cavità immense utilizzate come sicuro rifugio per i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Ancora presenti sono le auto e le moto d’epoca, antiche statue e altri oggetti di valore e di quotidiano uso, che la gente portava qui per salvare tutto dai bombardamenti.
  • Scavi di San Lorenzo Maggiore: ci troviamo nei sotterranei della Basilica di San Lorenzo, a circa 10 metri di profondità. Ben visibili sono i resti del macellum, l’antico mercato romano, e delle botteghe che si affacciano sulla strada. Tutto ciò che qui è ancora ben visibile ci riporta all’epoca romana: tutto, nonostante il tempo abbia provato a cancellare queste importanti tracce, è perfettamente intatto.
  • Catacombe di San Gennaro e di San Gaudioso: si trovano sotto il Rione Sanità e risalgono al II secolo d.C. Ben conservati sono i molti simboli cristiani, mosaici ed affreschi tra cui quello che ritrae la Morte che vince su tutto (si dice che sia stata questa rappresentazione ad ispirare la Livella di Totò). Forte è l’immagine degli scolatoi: nicchie in cui gli “schiattamuorti” facevano perdere i liquidi ai cadaveri prima della sepoltura.
Le Catacombe di Napoli (foto CC BY-SA 4.0)
  • Ipogei greci ai Vergini: sempre sotto il grande Rione Sanità sono stati rinvenuti dei siti di immensa importanza, gli ipogei della necropoli ellenistica. La più antica testimonianza in tutta Europa di tombe greche. Quello che più ha lasciato a bocca aperta gli studiosi e gli archeologi è il perfetto stato di conservazione del sito.

Percorsi incredibili, affascinanti e sempre pronti a far vivere al visitatore un’esperienza che mai sarà dimenticata.

Tutto questo nel sottosuolo di una delle città più caratteristiche e belle di tutto il Sud Italia. Tra i principali percorsi è possibile inserire anche il Cimitero delle Fontanelle (dove è possibile capire il profondo legame tra i napoletani ed il mondo dei defunti perché vi si praticava il rito delle anime pezzentelle) e il Museo del sottosuolo (altro rifugio utilizzato per sfuggire ai bombardamenti della guerra, dove è possibile ammirare oggetti di ogni genere, che permettono di rivivere indirettamente quei tragici eventi).

Napoli è una città vanitosa, che si mostra in tutto il suo splendore in superficie, ma che ama mettere a nudo anche la propria anima. Sopra e sotto lo spettacolo è garantito!

La leggenda del “Monaciello” della Napoli sotterranea

È lui uno dei personaggi più importanti del panorama del folklore napoletano e che si presenta come il protagonista di diverse leggende.

Ma, chi è il Monaciello? Uno spirito che abitava le costruzioni di Napoli molto dispettoso, ma anche buono, a seconda di come lo si tratta. Infatti, per chi riesce a scherzare e mostra rispetto per questa stramba creatura le sorprese positive non mancano: il Monaciello può lasciare soldi nei cassetti di casa o nelle tasche dei vestiti lasciati appesi. Ma, se si offende questo spiritello la sua vendetta non tarderà ad arrivare: dispetti e tante botte ricevute di notte quando si dorme.

La leggenda del Monaciello nasce proprio con l’attività dei pozzari, cioè gli uomini che si occupavano dell’approvvigionamento dei pozzi sotterranei. Erano loro i veri padroni della Napoli sotterranea e conoscevano ogni singolo cunicolo del sottosuolo.

Dato l’alto tasso di umidità che erano costretti a sopportare a 40 metri di profondità erano soliti indossare un mantello per coprire il capo e gran parte del corpo. Questo particolare abbigliamento li ricollegava ai monaci francescani e da qui il soprannome di Monaciello.

Queste persone, i pozzari, potevano entrare direttamente nelle case delle persone direttamente dai pozzi e lo facevano soprattutto quando le donne erano sole in casa. Ecco come è nata la leggenda del Monaciello.

Maggiori informazioni su https://www.napolisotterranea.org

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Napoli Sotterranea
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