Storia e caratteristiche di un meraviglioso borgo: benvenuti a Spello!

A Spello il tempo si è fermato! Proprio così. Passeggiare tra i vicoli dell’incantevole borgo umbro, immerso nella rigogliosa natura, tra le dolci colline della provincia di Perugia, è un’esperienza indimenticabile.

Il silenzio e la tranquillità del luogo, che offre scorci pittoreschi, sia nel cuore del curato centro storico, che dalle terrazze panoramiche, è interrotto solo dal cinguettio degli uccelli e dal bisbigliare dei turisti.

Si commenta sottovoce, si descrive ogni meraviglia di Spello con poche parole pronunciate con tono moderato, proprio perché è un peccato rompere la dolce atmosfera del borgo.

Spello ha origini antiche e le numerose opere architettoniche, i palazzi, le mura e le torri, ne sono la massima testimonianza. Un antico centro umbro che nel 41 a.C. cadde sotto il dominio di Ottaviano Augusto, che trasforma questo piccolo agglomerato di bianche case in pietra nella Colonia Iulia Hispellum.

Ecco che all’ingresso del paesino, dolcemente arroccato su di collina, si può leggere l’iscrizione: “Splendidissima Colonia Iulia”.

Spello: “Splendidissima Colonia Iulia”

Spello ha conservato il suo originario assetto urbanistico e si presenta oggi come uno dei borghi più belli della penisola italiana, dove non solo le antiche costruzioni si manifestano agli occhi dei turisti in tutto il loro antico splendore, ma anche le tradizioni sono state conservate e tuttora gelosamente custodite.

Nel 487 si ha la prima notizia, documentata, della presenza di un vescovo a Spello, segno di un Cristianesimo che ha varcato le porte del borgo.

Invece, nel 571 la piccola città umbra viene assorbita dal Ducato di Spoleto: è questo il preciso periodo storico che vede la suddivisione della città in tre ben distinti quartieri, Porta Chiusa, Mezota e Posterula.

Spello, nel 1238, si è trovata direttamente coinvolta nella lotta Chiesa e Impero, cioè la tra la città di Spoleto e la più grande Perugia. Un periodo buio della storia del borgo, che è ritornato a splendere tra il 1484 e il 1583, quando il Papa concede Spello in vicariato ai Baglioni di Perugia. Spello viene arricchita con tantissimi capolavori del Rinascimento, che hanno reso tale comunità un gioiello dal valore inestimabile.

Oggi Spello si presenta con una caratteristica unica: un insieme di piccole case, che si sviluppano lungo piccoli vicoli che arrivano fin al punto più altro del borgo, dal colore rosa, con leggere sfumature di bianco.

È l’effetto della pietra, direttamente prelevata dal cuore del Monte Subasio, utilizzata per la costruzione delle caratteristiche case. Il centro urbano è protetto dalle mura augustee, che si interrompono con archi e porte, che permettono di entrare e scoprire tutti i valori di questa bellissima realtà italiana.

A piedi per il centro storico: cosa vedere a Spello

Spello può essere descritto come un vero e proprio album fotografico, da sfogliare con delicatezza e senza fretta, contemplando l’immortale bellezza di ogni singolo scatto. Un susseguirsi di bellezze, per infinite emozioni: benvenuti a Spello.

Si procede a piedi per visitare il borgo e per non perdere neanche un piccolo dettaglio: dalla parte più bassa, il Borgo, si sale per stretti vicoli, dove i colori dei fiori si fondono con le delicate tonalità della pietra utilizzata per le costruzioni, fino ad arrivare alla parte alta, il Belvedere.

Ogni passo è una pagina di storia e tradizioni che viene sfogliata: l’atmosfera è indescrivibile, sembra ritrovarsi come i due protagonisti del film “Non ci resta che piangere”, Massimo Troisi e Roberto Benigni, in tutt’altra epoca, lontanissima dalla moderna società.

Si passa sotto la Porta Consolare, sormontata da tre statue di epoca repubblicana, la quale è affiancata da un’alta torre medievale. Un particolare colpisce l’attenzione del più attento osservatore: la pianta d’ulivo posta sulla sommità della torre, simbolo di pace e testimonianza di una delle eccellenze locali, l’olio.

Ogni vicolo è una realtà indipendente, che mette a nudo la sua anima attraverso i bellissimi fiori che si trovano in ogni angolo, i quali adornano le case-torri. Uno spettacolo da non perdere assolutamente.

Lungo l’asse principale si trova la Chiesa di Santa Maria Maggiore (XI secolo), che conserva intatti i fregi romanici della facciata, nonostante l’intervento seicentesco che ha ingrandito l’intera struttura. Varcato il portone d’ingresso, una vera e propria galleria d’arte si manifesta dinanzi ai propri occhi: bellissima la Cappella Baglioni con affreschi del Pinturicchio e gli affreschi del Perugino che adornano il coro ligneo.

Adiacente all’edificio religioso appena citato si trova la Pinacoteca Civica, immersa tra i colori dei balconi fioriti del Palazzo dei Canonici.

I curati e colorati vicoli del centro storico

Proseguendo per Via Cavour, la strada che porta al cuore pulsante di Spello, si possono ammirare le numerose e caratteristiche botteghe, che offrono la possibilità di gustare gli ottimi prodotti della più antica tradizione culinaria locale, nonché di ammirare le opere dei più abili artigiani, che soprattutto con il legno, danno vita a vere e proprie opere d’arte.

Oltre ai colori, è la semplicità del borgo, che unita alla massima ospitalità della gente del luogo, a rendere una semplice passeggiata nella bella Spello un’esperienza piacevole sotto ogni aspetto.

Il centro della città è ben rappresentato dal Palazzo Comunale, al cui interno è custodito un reperto importantissimo: il Rescritto di Costantino del 330 d.C., che concedeva alla città diversi privilegi. Nella bella piazza sorge anche la bellissima Rocca Baglioni.

Continuando a salire si giunge nella parte alta di Spello e passando sotto i resti della Porta dell’Arce di giunge al Belvedere, uno dei punti più belli di tutto il borgo. Il panorama e le bellezze urbane sono pronti a rapirvi, ma non fermatevi e proseguite lungo la Via delle Mura Vecchie per giungere al cospetto della bellissima Porta Venere.

Una monumentale opera arricchita da antiche torri, le Torri di Properzio, dedicate al poeta latino. Fuori dalle mura si trovano i resti di un anfiteatro romano del I secolo d.C.

Le Torri di Properzio

Forse, passeggiare tra gli edifici storici, le antiche case, percorrendo i suggestivi vicoli immersi nei colori delle più svariate specie di fiori, è una delle esperienze più belle che chi ama viaggiare tra le bellezze italiane può provare.

Cosa fare a Spello: gli eventi più importanti

Tra i diversi eventi e le folkloristiche manifestazioni che animano il borgo umbro, sono 4 le feste da non perdere assolutamente, per sentirsi uno spellano doc:

  • La Festa dell’Ascensione: festa religiosa che si tiene al Santuario della Madonna della Spella, da dove è possibile godere di un panorama mozzafiato, ai piedi del Subasio.
  • Incontri per le strade: una bellissima manifestazione che anima il centro di Spello nei mesi di luglio ed agosto, con spettacoli teatrali, tanta buona musica e danze.
  • Festa dell’olivo e sagra della bruschetta: evento che si tiene nella prima metà del mese di dicembre, che offre la possibilità di degustare il prodotto locale d’eccellenza, l’olio, nelle taverne dei tre quartieri del borgo. Un olio tra i più pregiati d’Italia, che accompagna il gusto di un piatto semplice e gustoso, la bruschetta.
  • L’Infiorata di Spello: è questa la manifestazione che attira il numero maggiore di turisti. Spello si trasforma letteralmente in un immenso prato fiorito. Un grande evento che coinvolge tutta la popolazione, per la realizzazione di vere e proprie opere d’arte fatte di fiori. Colori e profumi invadono le stradine del borgo e quadri fatti di petali dei più bei fiori vengono posizionati nei più bei punti del paese. A terra lunghissimi tappeti colorati: milioni di petali per realizzare meravigliose composizione di arte sacra. È questo il Corpus Domini a Spello, che unisce religione e tradizione in quella che è una forte partecipazione e grande coinvolgimento di tutta la popolazione. Uno spettacolo unico.
  • Spello in presepe: bellissima manifestazione che regala, nel periodo natalizio, un’atmosfera meravigliosa al borgo. La cittadina si trasforma in uno splendido presepe all’aperto. Nicchie, angoli di negozi, laboratori artistici si prestano all’allestimento di scene che tipicamente si trovano nei presepi. La “Via dei Presepi” parte da via Fontanello con tante piccole composizioni per poi giungere al presepe, fuori concorso, di Pierluigi Fuso che negli anni è divenuto il simbolo del concorso grazie ad una maestria artigianale ed una passione che ogni anno richiama centinaia di turisti. Nello stesso periodo “La Natività… nell’arte” è la contemporanea di opere in ceramica realizzate da artisti contemporanei nazionali e internazionali, esposte nei siti storico-artistici del centro storico.

Curiosità storiche: la lussuria di Porta Venere

In passato le donne di Spello timorate di Dio dovevano cercare di non transitare sotto la maestosa Porta Venere.

Perché? Secondo un’antica superstizione l’antica porta dedicata alla Dea dell’Amore esercitava una strana influenza sulle donne che passavano sotto.

Una superstizione (che si può inserire tra le leggende umbre) che si fortificò quando fu ritrovata sopra il teatro di Fidelia un’antica statua, originariamente collocata sull’arco di Porta Venere.

Una statua di una nuda dea, che secondo alcuni storici rappresentava la lussuria. Fu dato un vero e proprio significato a tal ritrovamento: “i furti amorosi e gli atti legati alla passione amorosa nascosta non potevano mai essere occultati del tutto, poiché prima o poi tutto sarebbe riemerso, proprio come la statua”.

Quindi, le donne erano timorose a passare sotto l’arco per paura di diventare impudiche, pronte a tradire l’amato o il marito sotto l’effetto di una sorta di maleficio, che poggiava sulla lussuria più accesa.

Ecco perché si preferiva passare per le case vicine, ma mai sotto l’arco di Porta Venere.  Si dice che qualche ragazza provò ad attraversare velocemente l’arco invocando la dea dell’amore per poi rinchiudersi in casa in preda a pura eccitazione e sensi di colpa incolmabili.

 

Foto di Mariano Cheli

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