Gualdo Tadino: la storia, il borgo e le sue meraviglie

Il piccolo borgo umbro di Gualdo Tadino, nella provincia perugina, si presenta come un vero e proprio dipinto, realizzato da un abile artista. Le sfumature cromatiche tra centro urbano e territorio circostante e l’armonia delle forme dell’abitato, rendono questa piccola, ma bellissima realtà urbana un vero e proprio gioiello, tra i più preziosi del turismo italiano e, nello specifico, umbro.

Fondato agli inizi del Duecento da un piccolo gruppo di gente umile, sorge alle pendici di un colle, sormontato da una suggestiva rocca, che è stata residenza di qualche governatore perugino. Una Rocca che è stata soggetta a diversi restauri, cambiando anche la sua normale destinazione d’uso, ad esempio diventando un carcere ed ora, invece, un museo civico.

Tra i vicoli del centro storico (foto Little pole hillCC BY-NC-ND 2.0)

Il caratteristico borgo di Gualdo Tadino si sviluppa in una posizione più bassa rispetto alla prima citata rocca, immerso nella semplice bellezza dei campi, che tutt’attorno lo circondano.

La struttura urbana dell’abitato riprende i classici schemi, quelli che si vedono nelle storiche città italiane, ma anche europee: tutto ruota attorno ad un asse principale, al palazzo del Podestà e al palazzo municipale, che si affacciano sulla caratteristica piazza principale.

Si, perché Gualdo Tadino, seppur oggi meta di un turismo sempre crescente, che ha comunque cambiato leggermente il suo originale aspetto, conserva gelosamente le sue antiche origini, non abbandonando mai le sue vesti di antico borgo molto raccolto.

Sono tantissime le chiese che sorgono sul territorio comunale di Gualdo Tadino, a dimostrazione del fatto che il borgo appartiene, da un punto di vista geografico e non solo, all’area devozionale di Assisi.

Sembra quasi di trovarsi in una città santa, ma così non è: l’antica realtà di Gualdo Tadino si può tranquillamente descrivere come una comunità sostanzialmente povera e di modeste ambizioni. Sono così spiegate le numerose conquiste degli ordini religiosi, in diverse epoche, e delle diverse casate, quelle che hanno rappresentano il vero potere dell’Italia centrale.

Terra umile, terra di conquiste, ma anche un vero e proprio regno di culture e meraviglie architettoniche, le quali vanno a caratterizzare la vera anima del borgo di Gualdo Tadino. Semplicità che si alterna a piccoli sprazzi di grande eleganza e moderato lusso: ecco come potrebbe essere descritto il centro abitato.

Un giro per le strade principali: ecco cosa vedere a Gualdo Tadino

Basta percorrere la via principale del paese e addentrarsi in qualche sua piccola e suggestiva arteria, per entrare in pieno contatto con la vera anima di Gualdo Tadino.

Come detto in precedenza, è la semplicità la vera eleganza di questo borgo: a differenza di altre città storiche (ad esempio Perugia e Siena, le quali riprendono gli stessi schemi urbanistici) le case dei poveri rappresentano un vero e proprio elemento portante dell’assetto urbano.

In che senso? Le modeste case, appartenute a chi nella società non rivestiva un ruolo di prestigio, né tantomeno poteva essere etichettato come benestante, non sono elementi indegni da mascherare in modo pittoresco, ma si alternano ai più prestigiosi palazzi, in una perfetta armonia.

Un semplice e delicato susseguirsi di edifici grandiosi e di piccole e modeste abitazioni: l’anima di Gualdo Tadino non si nasconde, ma si manifesta in ogni angolo. Un vero e proprio valore aggiunto.

Messa a nudo l’anima di questa piccola realtà umbra, è possibile soffermarsi e ammirare gli edifici più importanti del borgo. Tra tutti spicca il Palazzo del Podestà, con l’alta Torre Civica: costruzioni che risalgono al XIII secolo, sede del magistrato preposto al governo cittadino.

Ci troviamo nella Piazza Soprammuro, nel cuore del borgo, ove l’imponente struttura che un temo occupava gran parte della piazza, oggi si presenta ridimensionata, a causa del violento terremoto del 1751.

In passato, la maestosa struttura e il suo fossato serviva anche a proteggere la città, mentre oggi è un luogo dove è gelosamente custodita la storia e la cultura locale.

Al suo interno si trova il Museo Regionale dell’Emigrazione “Pietro Conti”. Quello del 1751 è stato un terremoto devastante, che ha letteralmente distrutto gran parte delle meraviglie del borgo e tra queste anche il Palazzo Comunale del 1246.

L’edificio che è possibile ammirare oggi è stato costruito nel 1768 e al suo interno si trovano delle sale davvero meravigliose. Impossibile non incantarsi dinanzi alle decorazioni dei pittori eugubini Rodolfo Rossi e Clodomiro Menichetti, che hanno immortalato con la loro arte i più importanti episodi della storia di Gualdo Tadino.

In Via Calai si trova, invece, un bellissimo palazzo gotico del ‘300, che è stato recentemente restaurato.

Spicca tra gli altri edifici per la sua facciata in pietra di raffinata fattura e per le eleganti bifore con archi trilobi. Per entrare nel cuore del paese e per poter ammirare gli edifici appena citati e tutti gli altri monumenti, è necessario passare per una delle due meravigliose Porte cittadine: la Porta di San Benedetto e la Porta di San Donato.

La prima, detta anche “Porta di Sotto”, è stata fatta costruire dall’imperatore Federico II si Svevia nel 1242 e si materializza come l’ingresso posto a sud-ovest.

La seconda, ingresso est della cerchia muraria, conserva sulla facciata lo stemma di Papa Niccolò V, mentre nella parte interna uno stemma del Cardinal Antonio Ciocchi del Monte.

Cattedrale di San Benedetto (foto Sailko – CC 3.0)

Le chiese presenti a Gualdo Tadino sono davvero tantissime, ma tra quelle più caratteristiche è possibile ricordare la Chiesa di San Francesco, bellissimo esempio di architettura legata all’ordine Francescano e la Cattedrale di San Benedetto, che presenta una stupenda facciata romanico-gotica con un grande rosone, magistralmente scolpito e un campanile neo-romanico.

In entrambe è possibile ammirare stupendi dipinti, affreschi e sculture dei più abili artisti umbri e non solo, gelosamente custoditi. Basta uscire dalle mura del borgo per poter ammirare altre strutture, religiose e non, che caratterizzano l’intero territorio comunale di Gualdo Tadino.

Tra le tante è la Rocca Flea (X secolo, uno degli esempi più significativi di architettura militare medievale in Umbria) ad occupare il gradino più alto del podio, seguita dal bellissimo Castello di Crocicchio (nell’omonima frazione) e dalle tantissime chiesette sparse qua e là tra le principali frazioni di Gualdo Tadino.

La bellissima Rocca Flea (foto Massimiliano Mariani – CC 3.0)

 

I musei a Gualdo Tadino: un tuffo nel passato e nelle tradizioni

Sono quattro i principali musei, sempre aperti, che è possibile visitare sul territorio di Gualdo Tadino:

  • Museo Civico della Rocca Flea: la Pinacoteca accoglie, oltre alle principali tavole di Matteo da Gualdo, significative opere di età rinascimentale delle principali scuole umbre e marchigiane. Impossibile non soffermarsi delle ore sulle bellissime opere qui custodite, come lo splendido polittico di Niccolò di Liberatore, un capolavoro di inestimabile valore (1471). C’è poi una sezione dedicata alle ceramiche artistiche, dove sono esposti manufatti risalenti al XV secolo e di opere prodotte verso la fine dell’800.
  • Museo degli Antichi Umbri e della ceramica: si trova all’interno del Palazzo Cajani, che ospita una sezione del Museo della Ceramica a lustro di Gualdo Tadino in cui è esposta la collezione civica di ceramiche. La sezione più importante del Museo è quella dedicata alla produzione di Alfredo Santarelli, artista locale. Nei tre piani sottostanti si sviluppa il Museo archeologico dedicato agli Antichi Umbri, il misterioso popolo, il più antico in assoluto, ampiamente citato dallo storico Plinio il Vecchio.
  • Museo Regionale dell’Emigrazione: nasce per valorizzare il patrimonio storico, culturale ed umano legato al grande esodo migratorio italiano del 1800. Il museo è un vero e proprio centro di ricerca sulle migrazioni, un bellissimo laboratorio didattico, cineteca e centro audiovisivo. Il luogo perfetto da dove partire per un viaggio nel viaggio. Il protagonista assoluto è ovviamente l’emigrante.
  • Museo Opificio Rubboli: è qui che è possibile ammirare le pregiate ceramiche di Gualdo Tadino. Paolo Rubboli diede vita, negli anni’70 dell’Ottocento, ad una produzione pregiata di maioliche a lustro oro e rubino. Il percorso museale comprende 4 stanze, che corrispondono alle fasi della produzione e della manifattura e il locale delle muffole, gli antichi forni del 1880.

Eventi a Gualdo Tadino: tra giochi e feste sacre

Un piccolo borgo, tante feste e una tradizione popolare che si presenta viva più che mai e che rivive nelle principali feste e nelle manifestazioni incentrate sui giochi del passato. Tra gli eventi da non perdere assolutamente è possibile menzionare “I Giochi de le Porte”, che annualmente si svolgono l’ultimo fine settimana di settembre.

A sfidarsi in diverse prove (corsa con il carretto, tiro con l’arco e con la fionda e corsa sui somari) sono i quattro rioni cittadini.

Forte è il richiamo alle antiche giostre equestri che caratterizzavano le ricorrenze patronali e nei tre giorni che precedono la disputa del palio, la città si immerge in un’atmosfera tipicamente medioevale. Il tutto si conclude con il grande rogo del fantoccio gigante raffigurante la Bastola, il personaggio nemico di Gualdo (una strega), secondo la leggenda.

A Grello, invece, antico castello del territorio, il 23 giugno si celebra la “notte del fuoco”. Una manifestazione molto antica, che prevede una vera e propria gara tra i portatori del fuoco dei diversi rioni, attorno alle diroccate mura castellane. Una festa attorno alla quale aleggia la presenza delle streghe.

Tra le feste religiose del territorio di Gualdo Tadino di ricordano, invece, la Festa dell’Ascensione al Serrasanta (si celebra da tempo immemorabile, nel pieno vigore della primavera, presso il santuario della SS.ma Trinità) e la Festa del Maggio nella frazione di San Pellegrino.

L’arte della ceramica a Gualdo Tadino

Insieme a Deruta è Gualdo Tadino a detenere il primato della produzione della più raffinata ceramica di tutto il territorio umbro. Immerse nel suggestivo paesaggio delle colline umbre, sulle quali sorge Gualdo Tadino, sono state ritrovate numerose fornaci adibite alla cottura della ceramica. Una grande testimonianza di una antica vocazione, di un’arte che ha reso celebri gli artigiani locali del passato e chi, ancora oggi con passione porta avanti questa antichissima attività. Già nel Trecento i ceramisti gualdesi portavano in giro per i mercati umbri e anche al di fuori dei confini regionali, i loro prodotti, che si caratterizzavano per la pregiata fattura e per le raffinate decorazioni. Un vero e proprio vanto di una terra dove l’artigianato è stato da sempre il settore trainante dell’intera economia.

Un esempio della perfetta lavorazione della ceramica (foto Florixc CC BY-SA 2.0)

L’eleganza di queste ceramiche era data dalla tecnica del lustro: una decorazione ottenuta attraverso l’applicazione di un impasto di sali metallici e argilla diluito con aceto di vino: la speciale cottura a cui le ceramiche erano sottoposte, donava alle stesse un effetto cromatico molto accentuato, di colore dell’oro, rosso rubino e dell’argento. Oggi la produzione di ceramiche a Gualdo Tadino è cambiata: l’industria è il centro di tutto, con la produzione di piastrelle, rivestimenti e vari oggetti di raffinata fattura. Un vero vanto per la città.

 

 

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