Sorge nei pressi di Andria, a 540 metri sul livello del mare, su un colle della catena delle Murge occidentali, uno dei monumenti più famosi e suggestivi d’Italia, Castel del Monte.

Un po’ di Storia sul Castel del Monte

La sua costruzione, pare sulle rovine di una precedente fortezza, risale alla prima metà del 1200, per volere dell’imperatore Federico II di Svevia che in una lettera del gennaio del 1240, ordinava al Giustiziere di Capitanata, Riccardo di Montefuscolo, di raccogliere il materiale necessario per la costruzione del castello, situato presso la chiesa, oggi scomparsa, di Sancta Maria de Monte.

Non è mai stato accertato poi, se il castello sia stato completato, o se sia stato mai visitato da Federico II, perché fino alla sua morte non vi sono altri documenti a riguardo. Si sa però, che dal 1268, anno della definitiva sconfitta degli Svevi in Italia, Carlo I d’Angiò vi fece imprigionare i figli di Manfredi, Federico, Enrico ed Enzo, utilizzando così il castello come una prigione.

Così venne utilizzato anche durante il regno di Giovanna II e durante la discesa degli Ungheresi nel 1350, escludendo però il periodo, comprendente la prima metà del XIV secolo, in cui venne utilizzato come residenza dagli angioini, che vi celebrarono tra l’altro, le nozze fra Beatrice D’Angiò e Bertrando del Balzo nel 1308, e quelle tra Umberto de la Tour e Maria del Balzo nel 1326. Il castello fu poi venduto nel 1552 ai conti Carafa di Ruvo, e rimase successivamente inutilizzato sino alla peste del 1656, quando divenne il rifugio di alcune famiglie nobili di Andria.

Seguì un altro periodo di abbandono, durante il quale il castello venne spogliato degli arredi e delle decorazioni parietali in marmo, e fu rifugio anche di pastori e briganti, fino al 1876, quando lo Stato italiano lo acquista per la modica cifra di £ 25.000. Ci furono poi numerosi interventi di restauro, i più importanti iniziarono solo nel 1928, e nel 1996 l’UNESCO riconosce al castello, per le sue caratteristiche uniche, la qualifica di patrimonio mondiale dell’umanità.

La mostra “Baci rubati”

baciRomanticismo: chi non ha studiato questo periodo in cui l’era dei lumi cede il passo a valori come l’amore, la passione politica, i turbamenti oscuri dell’anima? Anche la pittura e la letteratura sono espressione del nuovo spirito che ama l’Europa nel XIX secolo: per conoscere alcuni esempi di arte pittorica e letteratura testimonianza del Romanticismo c’è una mostra da non perdere: “Baci rubati e amorose passioni nell’arte e nella letteratura fra Settecento e Ottocento”.
La location della mostra, che chiuderà il 1 novembre, è la splendida residenza di Castel del Monte, patrimonio mondiale dell’Umanità, castello ricco di misteri che sovrasta la pianura dal suo colle, immenso nella purezza architettonica della sua pianta ottagonale, voluto dallo stupor mundi Federico II.

Tornando alla mostra, l’evento è prodotto e organizzato da Alef – cultural project management di Milano, con la collaborazione del Comune di Andria e la partnership di Banca Carime.

Curata da Michela Tocci, Direttore di Castel del Monte, e dalla Storica dell’arte Lorenza Tonani, di Alef, la mostra espone trenta dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private dell’Italia centro-settentrionale, più sette opere meridionali di proprietà di Banca Carime.
Il tema percorso dalla mostra è l’amore, declinato in molti momenti, suggestione per trame letterarie, idologiche, quotidiane, mistiche, drammatiche.

I sette dipinti meridionali sono stati realizzati da autori noti nella storia dell’arte come Giaquinto, De Matteis, Altamura che hanno dipinto celebri coppie come Rinaldo e Armida, Erminia e Tancredi, Aurora e Cefalo, Enea e Didone.

Altre informazioni sulla mostra e su Caste del Monte sul sito ufficiale

Il Castello Ottagonale

Castel del Monte è conosciuto in tutto il mondo per la sua caratteristica forma ottagonale. Misura 16,30 m per lato all’esterno, e ad ogni angolo si trovano delle torri, alte 24 metri, sempre a pianta ottagonale con un lato di 3,10 m.

Su ogni parete dell’edificio, compresa tra le torri, ci sono due finestre: una monofora a tutto sesto al piano terra, ma non sui lati est ed ovest occupati dall’ingresso principale e da quello secondario, e una bifora al primo piano, tranne che sul lato nord, dove è presente una trifora.

Tre scale a chiocciola, situate nelle torri, conducono al piano superiore, dove gli ambienti in origine erano resi comunicanti anche attraverso un ballatoio pensile in legno, posto a livello delle porte-finestre, che correva lungo il perimetro del cortile interno, anch’esso ottagonale, che presentava in origine, una grande vasca in marmo in unico pezzo posta nel suo centro.
Tutte le murature del castello inoltre, sono in pietra calcarea, mentre i portali e gli elementi decorativi interni sono in “breccia corallina”, così come i rivestimenti delle pareti del piano terra. Al primo piano invece, le pareti erano rivestite da lastre di marmo di cui restano ancora alcune tracce.


Foto: Glavo(Pixabay License)

 

I misteri di Castel del Monte

Castel del Monte rappresenta uno degli edifici più affascinanti e misteriosi del mondo. La sua stessa funzione, è ancora oggi sconosciuta.

Alcuni studiosi lo considerano semplicemente una costruzione magnifica, un vero capolavoro di stile, realizzata per esaltare la personalità e la potenza dell’imperatore Federico II e della Corte Sveva.

Altri lo considerano una dimora di caccia, altri ancora pensano che si trattasse di un edificio militare, pur non avendone le caratteristiche tipiche dell’epoca, come il fossato e le caditoie.

Tuttavia, non vi è dubbio che il fascino e il mistero di Castel del Monte, sia legato soprattutto alla sua simbolica forma geometrica. Tutto l’edificio infatti è strutturato sull’ossessiva presenza del numero 8. Ottagonale è la pianta del palazzo, con otto torri ottagonali ad ogni vertice, e con due piani ciascuno con otto sale, ed un cortile ottagonale, al centro del quale vi era probabilmente una vasca ottagonale.

Questa figura geometrica inoltre, è fortemente simbolica: si tratta della figura intermedia tra il quadrato, che è il simbolo della terra, e il cerchio, che rappresenta l’infinità del cielo, e quindi segnerebbe il passaggio dell’uno all’altro.

Per tali motivi, si è spesso accostato il castello a riferimenti e studi astrali e simbolici che lo riconducono alla cultura esoterica medievale dei Templari. In Puglia infatti, che rappresenta un ponte tra Oriente ed Occidente, e precisamente a Bari, i Templari portarono le spoglie di San Nicola dalla Terra Santa. E ci sono anche numerose altre testimonianze in tutta la regione della presenza e del passaggio degli antichi monaci guerrieri.

E la leggenda narra che Federico II sconfiggendo gli arabi, avrebbe portato con sé il Sacro Graal per nasconderlo a Castel del Monte, in una sala segreta del palazzo.

Foto immagine in anteprima: Jack78(Pixabay License)

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3 Replies to “Visitare Castel del Monte… e i suoi misteri”

  1. si trovano pochi siti con un argomento come quello che ho scelto io e poi ho trovato parecchie informazioni qui che hanno aiutato molto la mia ricerca di storia. grazie mille dunque !!!!!!!!!!

  2. Povero, lacunoso, approssimativo. Giusto ricondurre Castel del Monte ai templari, ma dite anche che con Federico II non c’entra un tappo. Il resto è pura fantasia “commerciale”.

  3. La storia di Castel del Monte è molto affascinante, soprattutto se accompagnata da racconti fantastici, leggende e misteri.
    Un amico mi aveva spesso parlato di questo castello bellissimo e mi ero documentato anche da solo in merito, ma non l’avevo mai visto…fino all’anno scorso. Organizzai un viaggio e riuscì a visitare Castel del Monte con toursharingpuglia che, grazie ad una guida specializzata, mi ha chiarito tante cose, mentre per altre non si può che accontentarsi del mistero.
    Godete anche voi della meraviglia di questo luogo magico!
    Complimenti per questo articolo, davvero molto interessante!

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