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Delle Isole Cheradi parla lo storico greco Tucidide nel 391 avanti Cristo: le considera baluardi difensivi di grande importanza strategica, e tali si sono rivelate nei secoli.

Esse sono anche un significativo patrimonio naturale e luogo di storie e leggende.

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Pierre Choderlos de Laclos

Proprio su queste brulle scogliere il generale napoleonico Pierre Choderlos de Laclos volle che fosse eretta la sua ultima dimora terrena.

Una leggenda dunque è legata a questo raffinato nobile francese, che scrisse un unico fortunato romanzo, «Les liaisons dangereuses» («Le relazioni pericolose»), dal quale Stephen Frears e Milos Forman hanno tratto film di successo.

Era già minato nel fisico Pierre Choderlos de Laclos quando giunse a Taranto per comandarvi la piazza militare alle didipendenze del generale Gauvion Saint-Cyr, capo supremo dell’Armata francese a Napoli.

Durante le campagne napoleoniche in paesi torridi e paludosi aveva contratto le micidiali febbri malariche.

“Nondimeno egli s’oprò in Taranto per mettere le cose del mare in perfetta efficienza bellica”, scrive monsignor Giuseppe Blandamura in «Choerades Insulae», un libro stampato dalla Curia arcivescovile nel 1929, «sistemando fortilizi che sorgevano lungo le nostre coste».

Il 5 settembre 1803 Laclos morì di dissenteria nell’ex convento di San Francesco nella Città vecchia, dopo 54 giorni di altissime febbri.

La tradizione ricorda che il generale per suo manifesto desiderio fu seppellito sull’isola di San Paolo, la più piccola delle Cheradi.

La tumulazione avvenne nel piazzale del fortilizio  che prese il nome di Forte Laclos.

Purtroppo le sue spoglie mortali non conobbero «il riposo del sepolcro nell’acre solitudine dell’isoletta», continua monsignor Blandamura, «che soldatesche indisciplinate ed incoscenti poco dopo, infranta la tomba, le dispersero vandalicamente».

Proprio a questo oltraggio è legata la storia del fantasma di Laclos: i pescatori giurano che nelle notti di tempesta, quando il mare con maggior forza si avventa contro la scogliera, si può vedere una figura spettrale che vaga inquieta per l’isola.

Ancora oggi alcuni pescatori particolarmente superstiziosi si rifiutano addirittura di passare davanti all’isolotto, rotta preferita invece di molte specie di pesci e di grossi cetacei.

All’influenza negativa  di questo fantasma di Laclos si fanno risalire molte disgrazie avvenute in mare.

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