Treviso è un’affascinante cittadina che si trova nella pianura veneta, a pochi chilometri da Venezia, con la quale, tra l’altro, è stata spesso paragonata per i numerosi corsi d’acqua che la solcano, e che le conferiscono un aspetto incantevole. Per tale motivo è stata spesso soprannominata “città d’acque”.
Dante Alighieri nella Divina Commedia la descrive come il luogo “là dove a Sile e Cagnan s’accompagna”. Ed oltre a questi due fiumi, la città è bagnata anche da altri due corsi d’acqua, che sono il Botteniga e lo Storga.
Treviso ha saputo mantenere quasi inalterato nel corso degli anni, la sua antica struttura di città medievale, ed è ricca di monumenti, di splendide costruzioni, ma anche di vicoli suggestivi, di graziose stradine, di ponti e caratteristici canali.
Il visitatore non potrà che ammirare le tantissime bellezze qui presenti. A cominciare da Piazza dei Signori, il cuore della città di Treviso, dove si trovano alcuni dei più importanti palazzi cittadini, come il Palazzo della Prefettura, e soprattutto il grandioso Palazzo dei Trecento, dove si riunivano i 300 membri del Maggior Consiglio del Comune. È il maggiore edificio civile della Treviso medievale, con la sua merlatura guelfa, con la facciata lineare arricchita da una serie di trifore romaniche, e con al pian terreno un corso di portici. Finito di costruire nel 1210, fu in gran parte ricostruito dopo la seconda guerra mondiale, quando fu gravemente danneggiato dai bombardamenti. Conserva al suo interno pregevoli affreschi di varie epoche, e gli stemmi degli antichi podestà.
Molto bello è poi il Duomo, costruito intorno al XII secolo, che comprende il Battistero di S. Giovanni, con il campanile, la Cattedrale dedicata a San Pietro, il Vescovado, e nella parte retrostante, le Canoniche. La sua imponente facciata è costituita da un’ampia scalinata che porta ad un arioso pronao, contornato da sei colonne in stile ionico. All’interno, si trova un impianto a tre navate, di cui la centrale, è in stile neo-classico. Caratteristica del Duomo è la sua struttura a sette cupole, cinque situate nella navata centrale e due che chiudono le cappelle. Tra le opere d’arte di maggior rilievo si segnalano i dipinti di Domenico Capriolo, di Paris Bordone e Pomponio Amalteo, e soprattutto l’“Annunciazione” del Tiziano.
Da visitare è poi la Chiesa di San Francesco, realizzata tra il 1230 ed il 1270, poco distante dalle Mura, per volere di Papa Innocenzo III. In stile romanico-gotico, con un soffitto a cassettoni di legno e il pavimento in cotto, ha una pianta a croce latina. Tra le opere di maggior rilievo qui conservate, ricordiamo, nella cappella a sinistra, un bellissimo affresco, la “Madonna col Bambino e Sette Santi”, opera di Tomaso da Modena. Nella seconda cappella a sinistra, un affresco “Madonna e Quattro Santi”, datato 1351, e nella cappella maggiore il dipinto “Quattro Evangelisti”, opera di un allievo di Tomaso da Modena. All’interno della Chiesa poi, si trova la tomba di Francesca Petrarca, figlia del poeta, che morì di parto a Treviso nel 1384, e l’arca sepolcrale di Pietro, il figlio di Dante Alighieri, defunto nel 1364, durante un soggiorno nel capoluogo.
La Chiesa di San Nicolò, costruita nei primi anni del 1300 dai Domenicani, grazie anche ai notevoli finanziamenti ricevuti dal Papa Benedetto XI, è la più imponente e ricca della città. In stile romanico-gotico, è formata da tre navate e cinque cappelle absidali. Al suo interno si possono ammirare numerosi affreschi trecenteschi, alcuni affreschi di Tomaso da Modena, alcune tele di autori veneti minori del 1600, e un importante affresco di San Cristoforo. L’altare barocco della Madonna del Rosario, e quello di San Rocco. E molto interessante è il grande organo a due mani, tuttora funzionante, realizzato da Gaetano Callido, con le ante dipinte da Giacomo Lauro.
La Loggia dei Cavalieri, realizzata nella seconda metà del Duecento, quando a Treviso era podestà Andrea da Perugia. Si tratta di un edificio romanico in mattoni, a pianta quadrata, con un tetto a quattro falde in coppi, aperto su tre lati da portici di cinque arcate ciascuno. Nello spazio interno, si trova al centro una grossa colonna, per metà in granito violetto, che sorregge il peso della copertura. La Loggia, era originariamente destinata in modo esclusivo al ritrovo dei nobili cittadini.
La Porta San Tomaso, eretta sotto la podestà di Paolo Nani ai primi del ’500, è la più monumentale delle tre porte di Treviso (le altre due sono, a ovest Porta S.Quaranta e a sud Porta Altinia). La sua facciata è decorata con trofei di armi e stemmi, opera di Guglielmo D’Alzano di Bergamo, e con al centro il leone di San Marco. È presente anche, sul lato verso la città, un’iscrizione in latino “Dominus custodiat introitum et exitum tuum”, (Il Signore protegga il tuo ingresso e la tua uscita).