Non ci sono stagioni adatte all’immersione subacquea, anche se l’estate rimane il periodo più gettonato per una serie di motivi, non ultimo il soleggiamento che permette per un tempo più lungo di ammirare le bellezze sottomarine.
La Puglia offre molti posti dove poter effettuare immersioni, ma recentemente i sub scelgono molto spesso i fondali delle isole Tremiti e in particolare dell’isola di Caprara la più selvaggia e incontaminata delle Diomedee.
Queste isole sono una delle meraviglie del nostro Adriatico. Inoltre non c’è bisogno di essere subacquei perché per le immersioni che si possono effettuare in questi tratti di mare bastano semplicemente maschera e pinne.
L’immersione a Cala falchette inizia dalla linea di costa dove a partire dal primo metro d’acqua è presente una ricchissima varietà di alghe e specie marine.
Tra la ricca copertura algale è presente l’Anemonia viridis, una attinia dai lunghi tentacoli gialli con le punte viola che caratterizza questo tratto costiero.
Dai tre metri di profondità si incontra poi un fondale misto costituito da sabbia grossolana e grandi massi di franata in cui si evidenzia l’Aplysina aerophoba una spugna di color giallo limone dai caratteristici prolungamenti a castello.
Dai 5 metri in giù i fondali divengono un caleidoscopio di colori tra cui spiccano numerose chiazze arancione di una spugna incrostante Spirastrella cunctatrix e i cuscinetti lucidi e marroni di Chondrosia reniformis (rognone di mare) dai quali spesso sporgono prolungamenti sottili che “colano” dall’esemplare genitore fino a staccarsi per tornare un organismo indipendente.
Nascosti negli anfratti si rifugiano numerose specie di pesci, dai colori argentei e riflettenti la luce del sole che qui è particolarmente intensa.
Sotto gli 8 metri di profondità, inizia un pianoro con fondo detritico costiero costellato da ricci dalle caratteristiche spine viola con le punte bianche. In tale ambiente è possibile incontrare numerosi saraghi, ricciole, occhiate e salpe.
Lungo il versante meridionale dell’isola di Caprara a circa 100 m a sud-ovest della località denominata gli “Scoglietti” su un fondale detritico di 15 m di profondità, si erge la monumentale statua bronzea di Padre Pio posta in loco nel 1998. Intorno alla suggestiva statua, nuotano costantemente nuvole di castagnole brune.
Nei primi centimetri d’acqua, appena al di sotto della zona degli spruzzi che in gergo biologico si chiama mesolitorale, si incontra la Corallina elongata, un’alga rossa ramificata ed articolata dalla tipica colorazione viola, mentre nelle zone maggiormente soleggiate si associa l’alga verde unicellulare Valonia utricularis, le cui cellule tubolari molto ravvicinate ed attaccate l’una all’altra formano un compatto tappeto dalla caratteristica forma a nido d’ape.
Queste sono solo alcune delle meraviglie che il basso adriatico offre ai suoi ammiratori, per conoscere tutte le altre un solo consiglio: tuffatevi e stupitevi!