La tradizione culinaria salentina è una delle più ricche di tutto il Sud Italia e lo dimostra il gran numero di piatti tipici che ci sono. Ma cosa dire dei dolci salentini? Rispondere che sono buonissimi è troppo facile, anche se corrisponde alla realtà. Per questo motivo, si andranno a elencare quelli che sono i dolci tipici salentini e le loro origini.
Il dolce più conosciuto in assoluto, che, ad oggi, viene definito uno degli emblemi del Salento, assieme all’altrettanto noto rustico, è senza dubbio il pasticciotto leccese. Probabilmente tutti sanno di cosa si parla, ma si deve specificare lo stesso che si tratta di un dolce tipico fatto di pastafrolla e riempito di crema pasticcera. L’equilibrio fra i due ingredienti è alla base del successo del pasticciotto, così come la tipica forma ovale con tanto di coperchio di pastafrolla. Si tratta di una vera e propria delizia che i leccesi e non solo hanno imparato ad amare alla pazzia. Ma non finisce di certo qui: chi arriva in Salento non può di certo esimersi dall’esplorare i gusti della pasticceria locale. Ad esempio, la pasta di mandorle è uno degli ingredienti più tipici di tutto il Salento e della sua pasticceria. Si trovano dei piccoli frutti realizzati con la pasta di mandorle, il pesce pasquale, l’agnello natalizio e tanto altro ancora.
Ma anche il fruttone è a base di pasta di mandorle. Di cosa si tratta? Il fruttone, nella forma e nelle dimensioni, è molto simile al pasticciotto, dal quale, però, si distingue sia per la copertura di cioccolata, che per il ripieno. Qui, infatti, ci sono pasta di mandorle e amarena o cioccolata, al posto della crema pasticcera che, invece, c’è nel pasticciotto. Anche questa specialità, venduta in tutti i bar e nelle pasticcerie più rinomate, è un dolce che le nonne e le mamme salentine non fanno mai mancare sul tavolo della colazione.
Anche le cosiddette pasticeddhe sono molto famose e usate per la colazione salentina: si tratta, in buona sostanza, dei biscotti da latte che vengono rigorosamente fatti in casa con ingredienti genuini e con l’amore di chi li prepara. Altra specialità salentina sono le bucce di arance candite. Si tratta di un qualcosa di veramente tipico, apprezzato da turisti e non. La ricetta è molto semplice: basta tagliare la buccia dell’arancio che deve essere privata della parte bianca e che deve immersa nell’acqua per un paio di gioni e poi cotte con zucchero e, infine, rum. Altra specialità che prevede la presenza del rum sono i mustazzoli che sono dei dolci molto tipici, non solo del Salento, ma di tutto il Sud Italia e che hanno un gusto molto particolare, dato dalla cannella, dai chiodi di garofano e dalla copertura al cioccolato. La tipica forma a rombo li distingue dal resto.
Anche la cupeta è un dolce tipico salentino. Si tratta di un torrone con le mandorle che si prepara in maniera davvero semplice, ma che ha un gusto del tutto particolare. Questo è il tipico dolce che si acquista durante le feste patronali, ma si può preparare anche in casa in maniera molto facile. Bastano delle mandorle sgusciate e messe a bagno nell’acqua bollente, per permettere alla buccia di venire via. Dopo questo passaggio devono essere tostate in forno, ridotte in pezzi e, successivamente, lavorate con lo zucchero che viene fatto sciogliere sul fuoco. Alla cupeta viene data la tipica forma di stecca, ma possono essere fatte le forme che più si preferiscono. Le mandorle sono uno degli elementi tipici del Salento e, pertanto, sono molto utilizzate nella pasticceria.
Al pari del pasticciotto, del fruttone, della cupeta, anche la cotognata è uno dei dolci tipici del Salento. Si tratta di una bontà che si trova solo in zona e che altro non è che un composto di mele cotogne e zucchero. Le mele cotogne vengono bollite in acqua, scolate, tagliate e unite allo zucchero fino a formare un’unica massa, alla quale viene data la tipica forma di rettangolo. Lasciate raffreddare sono una vera e propria delizia che non si può non amare. Anche le zeppole di San Giuseppe sono un dolce tipico salentino. Fritte o al forno, questi dolci accompagnano la tavola imbandita per la festa del papà e, in ogni caso, sono uno dei dolci preferiti della Pasqua.
E per il Natale? I Porceddhuzzi sono su tutte le tavole salentine. Si tratta di una specialità che ricorda moltissimo gli struffoli campani e sono delle palline di pasta fritta con miele, canditi, codette di cioccolato e quant’altro. Con lo stesso impasto si preparano anche le cartellate, altro dolce tipicamente natalizio e anch’esso immancabile sulle tavole di Puglia.
Questi sono solo alcuni dei dolci tipici salentini che sono tutti da provare e amare. Come si vede c’è qualcosa per tutti i gusti, dalle cose più dolci e mielose a quelle che possono essere consumate per la colazione giornaliera. Una tipica colazione tutta leccese è composta da pasticciotto ed espressino o da latte e biscotti fatti in casa e tutti i bar si attrezzano per offrire a tutti coloro che lo desiderano solo il meglio della pasticceria locale, in ogni momento della giornata.
Le pasticcerie leccesi e salentine (consulta l’elenco su Tripadvisor) sono un vero e proprio spettacolo per le papille gustative, ma anche per gli occhi: tanta varietà di dolci non può che fare gola. Tuttavia, anche i dolci preparati in casa sono all’altezza di quelli di bar e pasticcerie e questo perché si tratta della tradizione che, non dimentichiamolo, nasce dalle sapienti mani delle nonne per poi arrivare nelle pasticcerie. In Salento tutti sanno fare un ottimo pasticciotto, che tra l’altro si trova anche sotto forma di torta, per moltiplicare la goduria, così come tutti sanno fare cartellate, purceddhuzzi, cupeta e quant’altro: del resto, la tradizione è tradizione e le basi della stessa si tramandano di generazione in generazione, in modo che delle bontà del genere non vadano mai perdute. Chi arriva in Salento può stare tranquillo: non si rimane a digiuno e, anzi, si scoprono delle bontà che sarà difficile dimenticare.
Per ulteriori info sui piatti tipici del Salento, si rimanda all’apposita sezione del sito su VacanzeLecce.net