Se conoscete il Salento o, comunque, sognate di passarci una bella vacanza, saprete sicuramente che Otranto è una vera e propria perla da custodire gelosamente e da portare nel proprio cuore anche quando si è lontani.

Il suo centro storico, le sue bellezze e quello che questa cittadina ha significato per il Salento nel corso dei secoli sono solo alcuni dei motivi che devono spingere tutti coloro che arrivano in questa meravigliosa terra a passare almeno qualche giorno a Otranto.

Otranto è il comune più a est del nostro Paese, tanto che si può godere della prima alba del nuovo anno. Situata sulla costa adriatica del Salento, è nota per diverse peculiarità e, tra tutte, c’è quella di avere delle origini molto remote. Facciamo, quindi, un passo indietro nel tempo per andare a scoprire quello che oggi è considerato uno dei borghi più belli d’Italia  che è, dal 2010, patrimonio culturale dell’UNESCO.

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Con ogni probabilità, la zona circostante il borgo di Otranto era abitata già durante il Paleolitico anche se non possiamo asserirlo con estrema certezza. Le prime testimonianze degne di essere chiamate tali rimandano tutte all’epoca del Neolitico, anche se solo con i Messapi la bella Otranto iniziò a diventare quella che oggi conosciamo.

Ai Messapi succedettero i greci e a questi ultimi, come si immagina senza sforzi, i Romani, che la conquistarono e la resero un municipio dipendente da Roma. In quel periodo la città era conosciuta come Hydruntum e questo nome dovrebbe derivare con ogni probabilità da un torrente di nome Hydrus, che scorreva dove ora sorge la città.

Durante la dominazione romana, Otranto conobbe un periodo di grande importanza, tanto da diventare una delle città marinare più famose, grazie anche alla sua posizione non poco strategica. I romani, inoltre, misero in comunicazione la città con tutto il resto della Puglia e questo le conferiva ancora più importanza, dato che si trattava di un importante sbocco sul mare.

Ma quest’importanza venne ancora di più fortificata durante il Medioevo, quando il porto di Otranto divenne una sorta di anello di congiunzione con l’Oriente. Proprio per questo motivo la città venne conquistata svariate volte: bizantini, goti, normanni, svevi, angioini e aragonesi se la contendettero perché punto strategico.

Nel 1480, invece, arrivarono i Turchi che fecero una vera e propria strage per espugnare la città. Gli 800 martiri idruntini riposano oggi nella Cattedrale della città, come una sorta di memento. La città, tuttavia, si rialzò dalla sconfitta contro i turchi, rinascendo: quando nel 1535 gli ottomani cercarono di rientrare in città, quest’ultima resistette eroicamente.

Se il ‘600 vide un tasso di mortalità molto elevato a causa della malaria che non si riusciva a fermare, il ‘700 vide nuovamente la ripresa di questo borgo che divenne di nuovo uno dei centri più importanti della Puglia. Verso la fine del 1800 la zona venne bonificata, al fine di evitare l’esplosione di nuove e letali epidemie. Nel periodo napoleonico, Otranto venne inglobata nel Regno di Napoli, per poi diventare la cittadina che oggi tutti conosciamo, in provincia di Lecce.

Come si nota, il passato ha lasciato tante tracce sul suolo cittadino e moltissime di esse sono ancora ben visibili. Vediamo, quindi, cosa c’è da vedere a Otranto perdendosi nel suo meraviglioso centro storico con tutte le viuzze, le salite e le discese.

In primo luogo è imperdibile la Cattedrale dell’Annunziata (clicca qui per maggiori info) che abbiamo precedentemente nominato in merito alla questione dei martiri d’Otranto. La cattedrale è dedicata a Santa Maria Annunziata e risale al XII secolo. Si capisce, quindi, che è di ispirazione normanna anche se è stata costruita sulle rovine di un’antica domus romana. Quello che la rende unica nel suo genere, oltre alle reliquie degli 800 martiri, è l’immenso mosaico che si estende su tutta la superficie della chiesa. S

i tratta di un’opera di Pantaleone, che volle così rappresentare l’albero della vita e l’Antico Testamento. Ma, sebbene sia la chiesa più bella della città, la Cattedrale non è l’unica rilevante dal punto di vista storico: proprio a Otranto, infatti, sorge una delle più preziose chiese bizantine di Puglia, la chiesa di San Pietro che fu la basilica dei tempi che furono. Altra chiesa molto bella, soprattutto per la sua posizione dato che si trova su una roccia a strapiombo sul mare, è la chiesa della Madonna dell’Altomare. Se vi trovate in città, tuttavia, fate un salto anche alla chiesa di Santa Maria dei Martiri e in quella di Santa Maria del Passo.

Tuttavia, ad attirare l’attenzione di archeologi e appassionati sono soprattutto le cripte e le chiese rupestri. In zona c’è una zona che si chiama valle delle memorie  e qui sono state riportate alla luce diverse testimonianze molto remote, tra cui un villaggio rupestre e diverse cripte.

La prima è la cripta di San Nicola, famosa per il suo essere stata scavata nella roccia: qui si riconoscono affreschi di epoca bizantina. C’è anche la cripta del Padreterno che risale anch’essa al X-XI secolo e ha delle pareti affrescate di immenso valore. Da non dimenticare, infine, la catacomba di San Giovanni risalente, addirittura, all’epoca paleocristiana.

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Sono imperdibili anche i bellissimi palazzi che sorgono in città, come Palazzo Lopez e Palazzo de Mori e le varie masserie che si trovano appena fuori dal centro. Tra queste segnaliamo masseria Panareo, masseria dell’Orte, masseria Frassanito e molte altre ancora.

Tuttavia, il vero capolavoro in città è il castello Aragonese  che, da qualche anno, è anche sede di interessantissime mostre durante il periodo estivo. Inoltre, il castello in questione ha dato il nome al primo romanzo gotico della storia della letteratura e questo non è da dimenticare mai. In ogni caso, venne costruito tra il 1485 e il 1489 per volere aragonese con il chiaro scopo di difendere la città dai turchi.

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Consigliamo, infine, di perdersi tra i tanti vicoletti di una delle città più belle d’Italia: sarà un’esperienza unica nel suo genere, fatta di belle viste, panorami mozzafiato, ma anche di odori, profumi, sapori. Qui tutto è magnifico e il tempo sembra fermarsi per poi tornare a scorrere durante la notte con i suoi tanti divertimenti. Qui c’è tutto quello che si può desiderare da una bella vacanza.

ALTRE RISORSE UTILI

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Se invece volete soggiornare in un bel villaggio attrezzato consigliamo il The Village Salento a Torre dell’Orso, marina non distante da Otranto, da cui sarà molto semplice partire per una visita nella città idruntina.

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 Foto realizzate da Emanuela Rizzo fotografa per NelSalento.com

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