Chi si reca a Roma non può prenscindere da una visita in Vaticano. La grande basilica di San Pietro, nota in tutto il mondo, è senz’altro il punto più importante di questo piccolo stato dove risiede il Papa.
In essa sono cutodite le spoglie del primo apostolo di Gesù.
A Roma ci sono altri posti che ricordano e custodiscono reliquie di questo illustre santo: San Pietro in Carcere, che sorge sul Carcere Mamertino dove fu imprigionato; San Pietro in Vincoli, dove sono conservate le catene con le quali era legato nel carcere, la chiesa dei Santi Nereo e Achilleo, Titulus in fasciola, dove sono le bende che gli coprivano le caviglie abrase dalle catene; la chiesa di Santa Pudenziana, dove è la tavola su cui celebrò l’Eucaristia; la chiesa di Santa Francesca Romana, dove c’è la pietra con i solchi delle sue ginocchia, mentre pregava Cristo di fermare gli incantesimi di Simon Mago.
Sulla antica Via Appia c’è la cappelletta del “Domine quo Vadis?”, dove Pietro, che fuggiva da Roma, avendo visto Gesù con la croce in spalla, gli aveva chiesto “Signore dove vai?” e Lui aveva risposto che tornava a farsi crocifiggere.
Pietro, pentito, era tornato indietro ad affrontare il martirio, che la tradizione vuole avvenisse sul colle Gianicolo, lì dove sorge il tempietto di San Pietro in Montone.
La sua figura è immortalata in statue sparse per la città, da Ponte Sant’Angelo alla sommità della colonna Traiana.
Ovviamente tra tutte le opere a lui dedicate emerge per splendore e importanza, il suo sepolcro, come detto custodito nella basilica del Vaticano.
Tale sepolcro, la cui storicità è comprovata, fu eretto alle pendici del colle Vaticano dove, all’epoca, sorgeva una necropoli. Su tale tomba sorse poi una prima piccolissima cappella, sulla quale fu costruita, all’epoca dell’Imperatore Costantino, una grandiosa basilica.
Questa, a sua volta, fu distrutta, all’inizio del 1500, per dar posto all’odierno immenso luogo di culto circondato dal famosissimo colonnato del Bernini. Ma il sepolcro di Pietro è sempre stato nel luogo originario e si trova esattamente sotto l’altare papale, meravigliosamente esaltato dal baldacchino di
Gian Lorenzo Bernini (1633).
La splendida piazza, caratterizzata dal colonnato e dall’obelisco centrale alto m 41, è conosciuta in tutto il mondo e ogni anno ospita milioni e milioni di fedeli e turisti, che giungono qui da ogni dove. Al centro della facciata della basilica, di Carlo Maderno (1614), è la Loggia delle Benedizioni, da cui si affaccia il Papa nelle solennità e dove egli è presentato subito dopo l’elezione. Svetta al di sopra la grandiosa cupola di Michelangelo, la cui costruzione, interrottasi per la sua morte (1564), fu terminata nel 1589 seguendone i disegni.
E’ inutile dire di quante e stupende opere d’arte è ricca San Pietro, uno su tutti la celebre pietà di Michelangelo, più volte vittima di atti vandalici, e attualmente protetta da un’ imponente vetrata. Dipinti, statue, bronzee e marmoree, iscrizioni dorate e antichi confessionali adornano tutto l’interno, ricchissimo e incalcolabile per l’immensità dei beni in esso custoditi.
Tutti da scoprire uno ad uno. Per questo la basilica di san Pietro non merita una visita affrettata, tutt’altro. Solo un occhio contemplativo e non fuggitivo ne può apprezzare le bellezze materiali e spirituali che nei secoli si sono raggruppate in questo luogo, rendendolo il più importante della cristianità tra tutti quelli esistenti al mondo.
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