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E’ l’ampia zona verdeggiante dell’entroterra ligure punteggiata di antichi paesi e borghi contadini. Deve il suo nome al fiume Vara, che l’attraversava prima di confluire nel Magra. Si trova grosso modo nell’entroterra delle Cinque Terre.
Foto CC BY di Davide Papalini
In questi luoghi la gastronomia è vicina a quelle di altre zone dell’entroterra ligure e presenta numerosi piatti tipici che si possono gustare nei molti ristoranti e trattorie.
Ricordiamo: minestrone e trenette al pesto, “croxetti” di Varese Ligure (un tipo particolare di pasta), torte d’erbe, funghi in vari modi, cinghiale, formaggi locali, torte di riso, canestrelli (dolci) di Brugnato, castagnaccio.
Nelle zone più vicino alla Lunigiana si trovano i testaroli e i panigacci tipiche focaccette di farina e acqua cotte nei testi di terracotta. Tra i vini citiamo l’Albarolo di Beverino, a denominazione geografica, Bianco di Tirolo (Bolano), Albarola, Erta Verde e Trebbiano (Riccò): altri ottimi vini prodotti a Ponzò, Tivegna e Bolano.
Ora vi racconto questa zona paese per paese.
Riccò del Golfo (Ponzò e Carpena)
E’ il primo comune che si incontra lungo l’Aurelia, valicata la Foce provenendo da La Spezia, creato nel 1808 riunendo i territori di Ponzò e Carpena. Il capoluogo era un’antica dipendenza del Castello di Ponzò, con funzione di stazione stradale, ed era sede di un ospizio, filiale della Pieve di Pignone.
Nei secoli XII e XIII il nucleo di Ponzò per la sua facilità di collegamento con la costa ebbe importanza notevole: fu oggetto del dominio degli Estensi, dei Malaspina e di piccoli feudatari alleati di Genova o Pisa, fino alla sua definitiva acquisizione da parte della Repubblica Genovese.
La frazione di Carpena, sede di Podesteria genovese dal 1273 perse la giurisdizione di La Spezia nel 2343 e nel 1371 passò sotto la Podesteria dell’attuale capoluogo di provincia.
Da vedere a Ponzò
Il centro storico di Ponzò, ancora mantenuto nella sua struttura medioevale di fortezza-residenza, costituito da una cerchia di abitazioni a pianta centrale le cui mura costituiscono un’unica superficie interrotta da vicoli di accesso: le Chiese di S. Cristoforo, S. Caterina e S.Bartoloneo, a Ponzò:le Chiese di San Rocco, a Quaratica, e quella di San Benedetto nella frazione omonima.
I Santuari di San Gottardo, tra Valdipino e Ponzò e della Madonna dell’Agostina (secolo XVII) fra Quaratica e Valdipino. Dall’Aurelia si stacca, dopo Riccò, una strada provinciale che raggiunge Pignone, per proseguire, passando per il Santuario di Soviore, verso Monterosso e Levanto.
Pignone
Esisteva già in epoca preromana, all’incontro di importanti vie di comunicazione fra l’entroterra e la costa. Dopo l’anno 1000 le vicende del borgo furono legate alla Pieve Romanica: nel 1252 Pignone, con Corvara, venne ceduto dal Cescovo di Luni ai Fieschi per passare poi alla Repubblica di Genova. Borgo murarioo dall’epoca medioevale, fu a lungo un importante nodo viario fra Pisa e Genova.
L’antica Rutumula, attuale frazione di Casale, già Roccaforte dei Vescovi di Bruganto, fu fortificata dai Genovesi. Fanno parte del comune anche le altre frazioni di Villa, Faggiona, Cattomola, Cappelletta e Monti di Pignone. Il centro storico, la Pieve di Santa Maria Assunta (Secolo XIV), il Ponte Romano, la Loggia Medioevale, le Chiese di Madonna di Trezzo e di Madonna del Ponte, il Centro Storico di Casale con borgo medioevale, le tracce del Castello di Corvara (secolo XIV), la Chiesa di San Martino, reperti archeologici dell’insediamento primitivo sono conservati nel Museo Civico di La Spezia.
Tornando sull’Aurelia e seguendola, dopo Padivarma, si incontra Borghetto Vara e poi Carrodano.
Foto CC BY di Davide Papalini
Borghetto Vara
Fondato da cittadini brugnatesi alla fine del 1200 ebbe il ruolo di stazione principale sulla via regia postale che, da Spezia a Genova, aveva sostituito la vecchia Aurelia. I fondatori per sottrarsi all’ingerenza del Vescovo Conte si posero presto sotto la protezione dei Genovesi. Data la sua posizione strategica, il paese fu quasi completamente distrutto dai bombardamenti dell’ultima guerra mondiale.
da vedere Borghetto Vara
La chiesa di San Nicolò (secolo XII, ristrutturata nel secolo XVIII) a Ripalta, la caverna ossifera, a Cassana.
Carrodano
Ultimo comune della Provincia spezzina lungo l’Aurelia è caratterizzato a due nuclei distinti: Carrodano Superiore e Carrodano Inferiore. Di origine probabilmente preromana il suo nome indicherebbe il ricordo di un accampamento mobile di carri, prevenienti dalla pianura padana inseguito alle invasioni barbariche del secolo IV a.c.Nel Medioevo fu territorio dei Da Passano, nobile famiglia che godeva di franchigie ed immunità concesse dalla Repubblica Genovese.
da vedere a Carrodano
La Chiesa di San Bartolomeo, il santuario della Madonna di Roverano. Dopo la frazione di Mattarana si raggiunge il Passo del Bracco, da cui l’Aurelia discende verso la vicina costa genovese orientale. Da Mattarana si raggiunge inoltre Carro.
Brugnato
Raggiungibile da Borghetto Vara, ebbe origine da un’abbazia benedettina, attorno alla quale furono chiamati a lavorare la terra i Briniati, popolo nomade dei vicini monti liguri. L’abbazia eretta in diocesi nel 1133 sotto la giurisdizione della Chiesa Metropolitana di Genova, segnò la storia di Brugnato. La diocesi è stata assorbita da quella di La Spezia all’inizio di questo secolo.
da vedere a Brugnato
Il centro storico con case medioevali, la Cattedrale dei SS Pietro, Lorenzo e Colombano, il Palazzo Vescovile, e il Chiostro del Seminario.
Da Brugnato, attraverso due diversi itinerari, si raggiungono Sesta Godano e Varese Ligure, oppure Rocchetta Vara e Zignago.
Sesta Godano
Sesta Godano, situata nel cuore dell’Alta Val di Vara, è un comune molto esteso ed è il capoluogo di un comprensorio tra il fiume Vara e le boscose falde del monte Gottero fino al confine con le province di Massa Carrara e Parma.
Di grande interesse architettonico è il ponte medioevale sul torrente gottero, la via Vecchia quasi interamente porticata e ben conservata, la quale fiancheggia il torrente Gottero sul lato destro, nonché la Chiesa dell’Assunta con il bel campanile tardo-settecentesco.
Di notevole interesse artistico sono inoltre i centri storici di alcune frazioni di Sesta. A Groppo, splendido esempio di paese fortezza, sono visibili alcune teste Apotropaiche murate sulle pareti delle prime case del centro storico. A Rio si può ammirare il Castello appartenuto ai Fieschi.
Partendo dal capoluogo in direzione La Spezia, troviamo infine due frazioni che sono piccoli gioielli di architettura spontanea rurale,cioè Mangia e Cornice.
La prima è un po’ nascosta nella vallata del torrente omonimo interamente costruita con le pietre arrotondate del fiume e quasi tutta porticata fino alla sua chiesetta di S. Anna. La seconda costruita su un colle a strapiombo sul Vara, offre stupendi panorami delle Alpi Apuane e della piana di Santo Stefano Magra a fondo valle.
Foto CC BY di Davide Papalini
Varese Ligure
Qui si può vedere il Museo Contadino di Cassego, il borgo rotondo del capoluogo, il ponte medievale di Grecino, il Castello dei Fieschi, il Palazzo Ferrari, La Chiesa di San Giovanni Battista (sec XV) e quella di San Filippo Neri. L’oratorio dei SS Rocco e Antonio.
Da Varese Ligure si può scendere verso Sestri Levante (GE) attraverso il Passo della Velva, ove sorge un Santuario settecentesco, oppure salire fino al passo delle Centro Croci che conduce al parmense. Quest’ultimo Passo, situato in una stupenda zona agricolo pastorale, fu al centro della Lotta di Resistenza contro i nazi-fascisti, ne è testimonianza il monumento ai caduti partigiani.
Maissana
A sud ovest di Varese Ligure è un borgo naturale di progone presunta intorno al 1400, appartenuto ai Fieschi passato poi alla Repubblica di Genova e annesso, intorno al 1500, alla podesteria di Castiglione Chiavarese.
Rocchetta Vara
Vicina al crinale tra la Val di Vara e la Lunigiana nacque probabilmente come borgo fortificato in posizione strategica, nel Medioevo ed appartenne ai Fieschi. Qui si possono vedere le tracce di antiche fortificazioni e il centro storico, la Chiesa di San Giovanni, il Castello Malaspina.
Zignago
Comune con numerose frazioni prende il nome dal monte che si eleva nei pressi di Pieve. Si tratta di una zona già abitata in epoca preistorica, oggi caratterizzata da nuclei compatti sorti nel medioevo.
Calice al Cornoviglio
Paese medievale per secoli fu dominato dai Vescovi di Luni. Qui si può vedere il Castello Malaspina, la Chiesa del 1500 a Villagrossa, il Castello di Madrignano, la stupenda abetaia dell’Alpicella.
Beverino
Ha un centro storico interessante con il Castello con porta di accesso e mura e la Chiesa romanica di San Cipriano.
Follo
Borgo di origine medievale con un centro storico, assieme a quello di Tivegna, molto suggestivi. Qui si può vedre la Chiesa di San Martino anteriore al sec. X.
Bolano
Un paese che ha una vista meravigliosa. A Bolano si può vedere la Chiesa barocca di Santa Maria Assunta ricostruita su edificio gotico e l’oratorio di Sant’Antonio, oltre al Castello Malaspiniano 8privato) e al pittoresco borgo.
Tutti questi luoghi fanno parte della Val di Vara una zona che apprezza il buon cibo, caratterizzata, come abbiamo visto, da borghi medievali e con un’aria decisamente antica.
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